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Suzuki GSX S1000 F ABS

Alessandro Codognesi il 21/04/2017 in Prove della redazione
Suzuki GSX S1000 F ABS
Suzuki GSX S1000 F ABS
999 cc / 145,6 CV / 4 cilindri in linea / Euro3
€ 13.090 c.i.m.

Alla streetfighter giapponese mancavano giusto un paio di accessori per allargare gli orizzonti. Detto, fatto: con le borse laterali la "sportiva totale" è servita

Un anno fa, di questi tempi, mettevamo sotto torchio la nudissima Suzuki GSX-S1000, in un confronto fuoco e fiamme con l'Aprilia Tuono. Ora torniamo a parlare della giapponese, provandola nella versione carenata F. Una moto che mantiene intatte le qualità dinamiche da streetfighter dura e pura, ma che al tempo stesso permette trasferimenti autostradali con una certa protezione. Ebbene, se siete nell'ottica di allargare gli orizzonti, sappiate che potete richiedere le borse laterali SW-Motech Blaze al concessionario. Che, arrivati a questo punto, consiglierà il kit completo di borsa posteriore (che diventa zaino) e paramani con frecce a Led integrate. Per un totale di 599 euro, da aggiungere ai 13.090 euro c.i.m della moto. Ed ecco così la GSX-S1000 F della nostra prova.

Una ricetta equilibrata

Sulla meccanica della moto si è già detto tutto, ma un ripassino non guasta. Il motore è il quattro in linea DOHC da 999 cc derivato da quello della GSX- R1000 K5-K6, scelto per le sue doti di spinta ai bassi e medi regimi grazie anche al fatto che è un corsa lunga: 59 mm contro i 57,4 mm dell'attuale modello. Inoltre ha il cambio posizionato orizzontalmente, fatto che lo rende ideale per abbassare il baricentro. Rispetto al motore originario, però, qui sono nuovi i pistoni, più leggeri, i profili delle camme, ottimizzati per dare il meglio ai bassi regimi, i cilindri con trattamento speciale, il radiatore e la cassa filtro, completamente ridisegnata. Ad accordare il tutto ci pensa lo scarico 4-2-1 con terminale corto. Il risultato sono 145,6 CV e, soprattutto, 106 Nm. Il telaio in alluminio è tutto nuovo, più leggero di quello adottato dall'attuale GSX-R1000. Il forcellone è dello stesso materiale. L'interasse è di 1.460 mm, l'inclinazione del cannotto di 25°. Le sospensioni sono valide: forcella KYB da 43 mm full adjustable e mono regolabile nel precarico e ritorno, mentre al reparto freni ci pensa Brembo, con pinze monoblocco a 4 pistoncini che lavorano dischi da 310 mm. C'è poi il Traction Control regolabile su tre livelli (più off) che sfrutta i sensori dell'ABS firmato Bosch. La bilancia si ferma a 214 kg in ordine di marcia. Scendendo nel dettaglio delle borse, va detto che sono ben realizzate, con materiali robusti. Sono montate utilizzando delle compatte staffe laterali, che oltretutto possono essere asportate in un secondo, con un "click". Alla fine, rimane solidale alla moto solo un piccolo supporto (fissato al telaietto delle pedane posteriori), per nulla invasivo alla vista. Le laterali hanno una capacità da 14 a 21 litri ciascuna (sono estensibili) e sono dotate di borse interne impermeabili. L'accesso verticale è comodo, perché evita fastidiose fuoriuscite degli effetti personali. Una volta regolate le cinghie, le operazioni di montaggio e smontaggio sono abbastanza veloci. La borsa posteriore, che sta sul sellino del passeggero, ha una capacità di 13 litri ed è anch'essa dotata di sacca impermeabile.

Tanta sostanza

Il motore si avvia in un lampo anche a freddo e ronza a un minimo molto regolare, così come il duo cambio-frizione. Il feeling che la Suzuki GSX-S1000F trasmette in tempo zero è tipicamente giapponese. Merito della posizione di guida, sportiva ma non esasperata grazie al manubrione Renthal Fatbar, e del propulsore che seppur potente risponde sornione, dell'idraulica delle sospensioni ben tarata e del baricentro non elevato. Il cupolino non è regolabile, resta basso pagando qualcosa rispetto alla concorrenza più touring, ma lo stesso la protezione dall'aria sul busto non è male (chi scrive è alto più di 1,90 metri). In questo quadretto di facilità e immediatezza stona la risposta al gas, che soffre di un effetto on-off abbastanza pronunciato. In compenso l'erogazione del "four-in-line" fa tornare il sorriso. Piena e corposa ai bassi regimi, viene su in un crescendo entusiasmante. La curva di coppia si appiattisce leggermente a metà scala del contagiri, una piccola pausa, prima di riprendere vigore ed esplodere fino a poco prima della zona rossa. E bastano due curve come si deve per trovare confidenza con la ciclistica. L'idraulica di base un po' sfrenata dona alla moto un'agilità naturale, soprattutto quando si tratta di cambiare direzione rapidamente. Di contro, nella guida più spinta viene a mancare quella sensazione di avantreno ancorato all'asfalto a centro curva che tanto amano gli sportivi più impallinati. Ma nulla di grave, anche perché le sospensioni rispondono bene a ogni minima modifica di assetto. L'elettronica semplice ma vigile aiuta soprattutto nelle situazioni spinose, come il classico pavé cittadino. Magari umido. Nelle altre occasioni non si sente mai l'intervento: entra in funzione solo se si esagera. Non è la più potente, originale o piccante delle sportive, ma la GSX-S1000 offre tanto al giusto prezzo. Se c'è un elemento che accomuna tutte le moto di Hamamatsu, è di certo la sostanza. Parliamo della consistenza meccanica dei componenti, della qualità dei materiali, della razionalità con cui ogni leva di regolazione o registro idraulico è stato progettato. Sono aspetti spesso sottovalutati, soprattutto durante un breve test, ma sulla lunga distanza la bontà del progetto è uno dei maggiori punti di forza. Ecco, la GSX-S1000 è una moto che più la guidi e più ti piace.

Dati Tecnici

 
Suzuki
GSX S1000 F ABS

Motore

4 cilindri in linea, 999 cc, alesaggioxcorsa 73,4x59 mm, raffreddamento a liquido, rapporto di compressione 12,2:1, distribuzione bialbero a camme in testa, 4 valvole per cilindro, iniezione elettronica con 4 corpi farfallati a doppia valvola da 44 mm, lubrificazione a carter umido

Trasmissione

finale a catena; frizione multidisco in bagno d'olio con comando meccanico; cambio a 6 rapporti

Ciclistica

telaio a doppia trave in alluminio, inclinazione cannotto di sterzo 25°, avancorsa 100 mm; forcella rovesciata da 43 mm tutta regolabile; forcellone in alluminio e ammortizzatore regolabile nel precarico molla e ritorno idraulico; escursione 120/63 mm

Dimensioni

lunghezza 2.115, larghezza 795, interasse 1.460, altezza sella 815, serbatoio da 17 lt, peso a secco 214 kg

Prestazioni

107 kW (145,6 CV) a 10.000 giri, 106 Nm (10,8 kgm) a 9.500 giri

Prestazioni

Il commento del centro prove

La velocità massima è autolimitata a 240 km/h, valore che viene raggiunto già in prossimità dei 1.000 metri. Il quattro cilindri in linea della GSX-S1000F è un gran motore: confermati i valori rilevati a suo tempo con la sorella nuda (comparativa con l'Aprilia Tuono V4 1100 RR sul n.125 di Dueruote, Settembre 2015). Per apprezzare ancor di più la sostanza del propulsore di Hamamatsu basta confrontare il dato della prova sorpasso con quello dalla più "muscolosa" Kawasaki Z1000SX: 4,2 secondi in 121,8 metri (sul n.127 di Dueruote, Novembre 2015). Da sportiva vera la distribuzione dei pesi, che con il kit di borse passa a 51/49 per i 4 kg dei tre elementi sul posteriore.

Curva di accelerazione

Suzuki GSX S1000 F ABS

Condizione della prova

Cielo sereno
Vento 1,5 m/s
Temperatura aria 20°C
Pressione atmosferica 1.008 mb
Temperatura asfalto 30,2°C

Rilevamenti

 
Suzuki
GSX S1000 F ABS

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 241,2 km/h (27,9 s)

ACCELERAZIONE

0-400 m 11,1 s (211,4 km/h)
0-1000 m 20,5 s (241,3 km/h)
0-90 km/h 3,2 s (39 m)
0-130 km/h 4,8 s (86,2 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

80-130 km/h 4,4 s (128,9 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

130-80 km/h 2,4 s (77,3 m)
50-0 km/h 2,5 s (24,6 m)

CONSUMO

Urbano 13,6 km/l
Extraurbano 16,5 km/l
Autostrada (130 km/h indicati) 17,3 km/l

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 215,5 kg
Distribuzione masse senza conducente (% ant./post.) 52/48
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) 47/53

Pagelle

 
Suzuki
GSX S1000 F ABS

In sella

4.0

La posizione a bordo permette una guida aggressiva tra le curve, ma al tempo stesso è naturale, grazie anche al manubrione. In più, non manca lo spazio per muoversi avanti e indietro lungo il cuscino.

Comfort

3.5

Una sportiva di velluto. Le sospensioni assorbono bene le asperità senza trasmettere troppo alla spina dorsale. La sella è abbastanza morbida, mentre sarebbe bello avere un cupolino regolabile.

Dotazioni

3.0

Rispetto alle dirette concorrenti la Suzuki non offre molto, ma aggiungendo qualche centinaia di euro il discorso cambia. Borse laterali, manopole riscaldabili, paraleve e tamponi paratelaio gli accessori consigliati.

Qualità percepita

4.0

Sui materiali non c'è nulla da dire: difficile che i giapponesi sbaglino. Le leve di freno e frizione si regolano con facilità e le poche plastiche montate non sono economiche.

Capacità carico

3.0

Di serie nel sottosella ci stanno giusto i documenti e un piccolo bloccadisco. Ma se prevedete lunghi viaggi (senza passeggero), non esitate: kit di borse e non se ne parla più.

Motore

4.0

Il 4 cilindri ha origini sportive e si sente: nonostante la coppia importante ai bassi regimi (dove sa anche essere dolcissimo) è capace pure di grandi allunghi. Nel chiudi-apri si segnala un certo effetto on-off.

Trasmissione

4.5

La frizione è morbida, il cambio ha una corsa breve e la rapportatura è pure ben spaziata, con le prime marce corte e la sesta di riposo.

Sospensioni

4.5

Buche e asfalti non sono mai un grosso problema grazie alla taratura standard morbida e alla buona scorrevolezza. Se volete più rigore a centro curva qualche click ai registri e l'assetto sportivo è servito.

Freni

4.0

La potenza frenante non manca, così come il feeling alla leva al manubrio. In più l'attacco non è mai brusco. Soltanto nella guida più sportiva l'ABS si fa sentire con interventi a volte invasivi.

Su strada

4.0

Facile e immediata, la Suzuki offre anche tanta sostanza nella guida sportiva. Per il resto, nel guidato stretto o veloce, grande feeling. È abbastanza maneggevole nei cambi di direzione e non si rivela mai nervosa.

Versatilità

3.5

La sua stessa indole la rende una moto buona un po' per tutto, specie col kit di borse. Il passeggero però ha un piano di seduta alto e risicato e tende a scivolare indietro: tenetene conto quando portate qualcuno.

Prezzo

4.0

Il rapporto con la qualità è al top della categoria. In più le concorrenti europee, più potenti e tecnologiche, costano qualche migliaio di euro in più.

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