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Prove della redazione

MV Agusta F3 675

Andrea Padovani il 28/05/2013 in Prove della redazione
MV Agusta F3 675
MV Agusta F3 675
675 cc / 94,2 kW (128 CV) / 3 cilindri in linea / Euro 3
€ 12.190 c.i.m.

Il motore a tre cilindri, da molti considerato il miglior compromesso tra le sportive di media cilindrata, spinge la purosangue varesina. Che sfodera una guidabilità formidabile ma ha anche qualche pecca nell'elettronica. L'abbiamo provata sulla storica e tecnica pista di Rijeka

Forse non tutti lo ricordano, ma un tempo il Mondiale GP varcava anche la cortina di ferro andando a correre in Jugoslavia, prima sul tracciato stradale di Opatija, poi - dal 1977 - sul circuito permanente di Grobnik, a due passi da Rijeka. Circa il primo lasciamo la parola a Mario Lega - uno che di piste stradali se ne intende...- nelle pagine seguenti a questo servizio; sul secondo invece abbiamo messo alla frusta l'ultima sportiva marcata MV Agusta, la F3 675. Quella croata è infatti una pista tosta, rimasta congelata agli Anni 70 per tipologia e sovrastrutture. Proprio qui, dopo la comparativa delle maxi sportive uscita sul numero 87, siamo ritornati con la tre cilindri italiana, per verificare se quello che abbiamo "assaggiato" di buono durante la fredda anteprima a Le Castellet è davvero realtà.

Una pista difficile e fascinosa

Le strutture dei box sono vecchie, il paddock incasinato, le reti di recinzione non proprio in perfetto stato. In compenso il fascino e quello d'altri tempi e la pista molto impegnativa, caratterizzata da sezioni tecniche e da un fondo in molti tratti sconnesso. Una pista storica per provare una moto dal marchio...storico. Quando imbocchiamo il rettilineo di partenza il casco sfiora il serbatoio, le braccia toccano le ginocchia, le marce entrano una dopo l'altra con il motore che urla a oltre 14.000 giri. Non c'è tempo per rilassarsi: la velocità è elevata e il rettilineo piega verso destra per una staccata a moto inclinata, per di più sullo sconnesso. Il tre cilindri spinge come un dannato ai medi regimi ed allunga anche con decisione: le tacche sul display si muovono frenetiche tra i 7000 e i 15.000 giri di limitatore. Ma non serve insistere tanto. La schiena c'è e si sente... Ci attacchiamo ai freni, potenti ma non tanto da far gridare al miracolo, buttiamo la moto prima destra e poi a sinistra a cercare il cordolo (che a Rijeka ha le fattezze di un vero gradino...): e proprio qui emerge il meglio di questa moto, grazie alla forcella sostenuta ma anche in grado di filtrare le sconnessioni del fondo senza problemi e una capacità di chiudere la traiettoria più unica che rara. La F3 ha la reattività di una bicicletta e si lascia violentare da una parte all'altra senza sforzo: meraviglie dell'albero controrotante... Tiriamo la terza al limitatore e ci buttiamo in un curvone a destra: anticipiamo il punto di corda riprendendo in mano subito il gas lasciando scorrere la moto verso l'esterno, verso una marcata pecca dell'asfalto. La ciclistica della F3 è sana ed è proprio in questi frangenti che si vede: in accelerazione il mono filtra le malformazioni e permette di scaricare a terra tutti i CV senza problemi.

Elettronica: work in progress

Dentro la quarta e giù di nuovo in una piega velocissima a destra molto sconnessa. Un sospiro...e poi di nuovo i freni in mano per un infinito tornante a sinistra. Nella modalità Normal la risposta del Ride by Wire è misurata e il feeling col gas elevato: peccato solo che il Traction Control si riveli un po' troppo invasivo quando non si va tanto per il sottile in uscita. Seconda, terza e ancora seconda per la chicane che immette nella discesa verso la "Buca". Anche nei chiudi-apri l'elettronica non è affatto male, almeno fino a quando si rimane nella modalità "N". Se invece si passa a quella Sport la situazione si fa più complicata: a un motore più cattivo (caratteristica che non guasta di certo...) si abbina un controllo di trazione meno invasivo (anche questo apprezzabile) ma anche una taratura del ride by wire troppo aggressiva e diretta che a centro curva, quando si riprende in mano il gas, spesso mette in difficoltà innescando lievi perdite di aderenza. All'uscita dalla esse, con l'asfalto in contro-pendenza, è inevitabile finire sul cordolo: panico vero! Anche perché sbagliare di dieci centimetri significa mettere le ruote sulla terra che è ornata da pietre e tutt'altro che liscia. La pista picchia verso il basso, con una semicurva da terza a sinistra piuttosto veloce. Non bisogna esagerare per non ritrovarsi in ritardo nella sequenza di curve e controcurve successiva che - in salita - immette nel rettilineo di ritorno: mollare il gas significa perdere un po' di spinta e quindi preziosi km/h sul dritto che porta al tornante di ritorno. Decimi di secondo, insomma. Il cambio non è il massimo quanto a precisione, nonostante la presenza del quick-shift, ma in un lampo siamo alla staccata. L'antisaltellamento elettronico che gestisce il freno motore asseconda la frenata senza scomporre l'assetto e la moto si tuffa in un attimo nella lunga curva che presenta ben tre raggi differenti. La traiettoria è unica e raccordiamo al millimetro la linea prima di buttarci sul rettilineo di arrivo. Il prossimo giro però si torna ai box a lavorare sulla mappa "Custom" che permette di personalizzare la taratura della centralina lavorando sui singoli parametri: visto che gli ingredienti "elettronici" ci sono tutti - e sono di prima qualità - perché non amalgamarli a dovere?

Dati Tecnici

 
MV Agusta
F3 675

Motore

3 cilindri in linea trasversali a 4 tempi, raffreddamento a liquido; alesaggio per corsa 79,0x45,9 mm; cilindrata 675 cc; rapporto di compressione 13,0:1. Distribuzione bialbero a camme in testa con comando a catena e 4 valvole per cilindro. Alimentazione a iniezione elettronica con doppio iniettore per cilindro, diametro corpi farfallati 50 mm. Capacità serbatoio carburante 16 litri (di cui 5 di riserva). Lubrificazione a carter umido.

Trasmissione

Primaria ad ingranaggi (19/36), finale a catena (16/43). Frizione multidisco in bagno d'olio con dispositivo antisaltellamento e comando meccanico. Cambio a sei marce.

Ciclistica

Telaio misto a traliccio in acciaio e piastre in alluminio; inclinazione cannotto di sterzo nd, avancorsa 99 mm; sospensione anteriore, forcella rovesciata da 43 mm completamente regolabile, escursione ruota 125 mm; sospensione posteriore, monobraccio con monoammortizzatore completamente regolabile (anche nel freno idraulico alle alte e basse velocità di affondamento), escursione ruota 123 mm. Cerchi: anteriore 3,50x17", posteriore 5.50x17". Pneumatici: anteriore 120/70-ZR17, posteriore 180/55-ZR17. Freni: anteriore a doppio disco flottante in acciaio da 320 mm e pinze con attacco radiale a 4 pistoncini, posteriore a disco singolo in acciaio da 220 mm e pinza a doppio pistoncino.

Dimensioni

Lunghezza 2060, larghezza 725, altezza sella 812, interasse 1380. Peso a secco 173 kg.

Prestazioni

Potenza 94,2 kW (128 CV) a 14400 giri, coppia 71 Nm (7,24 kgm) a 10600 giri.

Prestazioni

Il commento del centro prove

Le prestazioni della nuova MV Agusta F3 (rilevate nella modalità di guida Sport) sono allineate a quelle delle migliori quattro cilindri presenti nel mercato ma ancora lievemente inferiori a quelle spuntate dalla rivale diretta Triumph Daytona 675. In particolare abbiamo registrato un distacco di 6 decimi sui 1500 m, che scendono a 4 sul traguardo dei 1000 e dei 400 m, questo nonostante la presenza sull'italiana del cambio assistito che fa risparmiare qualche decimo ad ogni passaggio di marcia. Davvero abissale invece il distacco che l'inglese infligge all'F3 nella prova sorpasso: ben un secondo e mezzo. Una prestazione non proprio lusinghiera. Allineati alla migliore concorrenza invece i valori rilevati nella prova di frenata, quelli relativi al peso e alla distribuzione delle masse, con e senza pilota in sella.

Curva di accelerazione

MV Agusta F3 675

Condizione della prova

Cielo sereno
Vento 2 m/s
Temperatura aria 26°C
Pressione atmosferica 1002 mb
Temperatura asfalto 35°C

Rilevamenti

 
MV Agusta
F3 675

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 245,8 km/h (28,4 s)

ACCELERAZIONE

0-400 m 11,5 s (206,1 km/h)
0-1000 m 20,9 s (239,4 km/h)
0-90 km/h 3,4 s (41,5 m)
0-130 km/h 5,2 s (94,7 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

80-130 km/h 6,3 s (187,8 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

130-80 km/h 2,4 s (78,5 m)
50-0 km/h 2,5 s (24,3 m)

CONSUMO

Urbano 7,8 km/l
Extraurbano 14,7 km/l
Autostrada (130 km/h indicati) 16,5 km/l

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 193,5 kg
Distribuzione masse senza conducente (% ant./post.) 52,0/48,0
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) 48,5/51,5

Pagelle

 
MV Agusta
F3 675

In sella

4.5

Estrema sì, ma non come quella della Triumph. I manubri sono larghi, le pedane alla giusta altezza e il feeling sempre elevato, anche quando si spinge al limite tra i cordoli.

Comfort

2.5

Una voce, questa, che in una sportiva passa in secondo piano. Comunque sia, la F3 è piccola ma non scomodissima grazie alla buona triangolazione pedane-sella-manubrio.

Dotazioni

4.0

L'elettronica di gestione c'è, è sofisticata ma merita una messa a punto migliore. La componentistica è di elevato livello ma non eccelsa: aspettiamo la Serie Oro!

Qualità percepita

5.0

Le moto marcate MV non temono confronti e la F3 non smentisce l'assunto. Da qualsiasi prospettiva la si osservi è difficile coglierla in fallo, tanto nei materiali impiegati quanto nelle verniciature.

Capacità carico

1.0

Il sellino si alza, certo, ma sotto ci sta al massimo un portafoglio e i documenti. E non sperate di fissare qualcosa sul serbatoio o sopra il cuscino del passeggero: impresa impossibile!

Motore

3.5

Dati alla mano, la Daytona 675 rimane leader: considerata la freschezza del progetto, il lavoro svolto in MV è tuttavia buono. Quel distacco nella prova di sorpasso però...

Trasmissione

3.0

Nonostante la presenza del quick-shift, il cambio ha dimostrato qualche imprecisione: il lavoro più difficile è far dialogare tutti i sistemi (ride-by-wire, mappature motore, TC, ecc) come si deve.

Sospensioni

4.0

Una stella in meno perché siamo curiosi di provare la versione più esclusiva della F3: già così, però, siamo ad un livello ottimo. Forcella e mono fanno alla grande il loro lavoro, in pista e su strada.

Freni

4.0

Senza infamia e senza lode: la potenza c'è, ma occorre agire con decisione sulla leva, e anche la modulabilità non è male. Complessivamente però abbiamo provato impianti migliori.

Su strada

4.0

Il suo pregio più grande è la maneggevolezza e l'inserimento in curva: ottime anche la stabilità e la precisione. Appena il motore sarà all'altezza, le concorrenti dovranno temere.

Versatilità

2.0

Le sospensioni estremamente efficienti ne fanno un mezzo da sfruttare anche su strada. Non si pensi però di avere a che fare con una turistica... la F3 rimane una racer senza compromessi.

Prezzo

4.5

È allineato a quello della concorrenza. La F3 offre tuttavia un pacchetto elettronico di alto livello e l'esclusività stilistica e tecnica del marchio italiano. Non è certo poco!

Pregi e difetti

 
MV Agusta
F3 675

PREGI

Agilità, Stabilità, Personalità estetica, Finiture

DIFETTI

Prestazioni, Gestione elettronica

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MV Agusta F3 675
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