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Suzuki DR-Z 400 SM, Husqvarna SM 610 S

Paolo Bergamaschi il 10/09/2012 in Prove della redazione
Suzuki DR-Z 400 SM, Husqvarna SM 610 S
Suzuki DR-Z 400 SM
398 cc / 29,3 kW (39,8 CV) / 1 cilindro verticale / Euro 2
€ 6.400 c.i.m.
Husqvarna SM 610 S
576 cc / nd kW (nd CV) / 1 cilindro verticale / Euro 2
€ 7.720 c.i.m.

Differenti per aspetto, prezzo e muscolatura, queste supermotard hanno in comune la destinazione d'uso e il colore della carrozzeria. Le abbiamo provate tra i cordoli di una pista e su strada

Se ne parla tanto, ma il settore delle supermotard è ancora povero nell'offerta. Tutti vorrebbero averne una nel box, magari come seconda o terza moto. Già, ma quale scegliere? Dipende dai gusti e dalle tasche. Per questo abbiamo concentrato l'attenzione su due mezzi dalle caratteristiche diverse, per far capire cheancheinquestosegmento le differenze ci sono eccome. Versatile e facile, la Suzuki DR-Z 400 SM ha una ciclistica derivata dalle sorelle enduro, che la rende reattiva e agile sullo stretto oltre che apprezzabile nella guida cittadina. Più radicale l'Husqvarna 610, che eredita ben poco dal modello che l'ha preceduta, e vanta oggi un design accattivante, una ciclistica più specialistica ma anche un comfort discreto. Eccole, le due «ragazze alla moda»: vestite di nero, in vetrina luccicano e attirano gli sguardi. Del resto i tempi sono cambiati, non sono più gli anni in cui ci si faceva la motard con la vecchia cross dimentica in garage. Oggi la maggior parte delle moto da derapata vanta caratteristiche tecniche innovative e i requisiti minimi sono l'avviamento elettrico e un'elettronica vera. Insomma, rispetto ai vecchi modelli c'è stato un'enorme mutamento. Ma quando si parla di vendite il settore è ancora indietro (le immatricolazioni sono ancora poche rispetto alle enduro). Questo sta a significare che anche se il prodotto piace ed è sulla bocca di tutti c'è qualcosa che non funziona o non ha funzionato nell'immagine delle motard.

Messaggi confusi

Ed è anche vero che finora, le Case hanno fatto un po' di confusione nel proporre modelli da cross «stradalizzati» capaci di accelerazioni mozzafiato ma poco affidabili quando si tratta di tenere a lungo una dignitosa velocità di crociera nei trasferimenti. Fortunatamente, con l'entrata in vigore dell'omologazione Euro-2 (che impone severe regole riguardo le emissioni inquinanti) stare al passo coi tempi è diventato un obbligo.

Sm 610: cattiva ma civile

Si nota subito che le caratteristiche ciclistiche della 610 sono di derivazione agonistica. La posizione di guida è buona, con un piano sella ben sviluppato in lunghezza: in staccata però gli spostamenti del corpo verso l'avantreno sono vincolati da uno scarso sviluppo in altezza del manubrio, che limita la corretta angolazione delle ginocchia verso l'avantreno. Resta comunque una moto godibile in tutte le condizioni di utilizzo: precisa negli inserimenti e da riferimento nella stabilità in percorrenza. La si può definire una moto senza grossi limiti, sempre in riferimento all'uso cui è destinata. Il motore in accelerazione non impressiona rispetto alla miglior concorrenza, e si distingue per un'erogazione molto progressiva. Contralberi di bilancia mento (che riducono drasticamente le vibrazioni) e motorino d'avviamento hanno restituito alla moto tutto il potenziale stradale. Il cambio è a sei marce, preciso ma non morbidissimo negli innesti. La frizione è molto efficace e la leva è morbida. Il setting delle sospensioni è tendenzialmente soffice, soprattutto la forcella: assorbe bene nella prima parte, ma nelle staccate e nelle forti compressioni va a fondo corsa. Per rimediare basta agire sulle regolazioni dell'idraulica, in modo da ritrovare un buon compromesso di funzionamento. Ineccepibile invece il funzionamento del monoammortizzatore. L'impianto frenante è molto potente, di chiara impostazione racing. Anche stressato non dà segni di cedimento, e il punto d'attacco sulla leva resta regolare.

Dr-z 400: modi urbani

Con la Suzuki DR 400 siamo in presenza di un'altra interpretazione del supermotard. Il triangolo manubrio-sella-pedane è perfetto, di conseguenza la moto si guida con sicurezza e facilità, in maniera intuitiva. Anche il motore, con le caratteristiche tipiche di un mono non troppo spinto, è molto piacevole. Le sospensioni sono rigide al punto giusto: permettono il massimo controllo nei cambi di traiettoria improvvisi e sono in grado di sopportare le staccate senza avvicinarsi al limite del fondo corsa. Certo, la moto è fin troppo vicina al concetto fuoristrada, come evidente in frenata: l'impianto è lo stesso della versione enduro, solo con un disco anteriore maggiorato. Nell'uso sportivo intenso pian piano la corsa si allunga, l'impianto va in fading e gli spazi d'arresto inevitabilmente ne risentono. Le supermotard di oggi - ancora non siamo certamente alla soluzione definitiva - sono guidabili e ideali da usare sia nel traffico sia la domenica sui tornanti ma anche - perché no? - nel turismo a corto raggio. La DR-Z non fa eccezione, anzi si rivela un'ottima via di mezzo tra le «soft-motard» che imperversano ultimamente e i modelli più specialistici.

Husky: dotazioni da pista

Arrivata alla sua seconda generazione, la nuova 610 Husqvarna ha un telaio nuovo anche se molto simile al modello precedente quanto a schema. Resta infatti il caratteristico tubone «a banana» nella parte alta, dal cannotto al forcellone. Le sospensioni sono state aggiornate: la forcella è una Marzocchi Shiver con steli rovesciati da 45 mm. Al posteriore troviamo un monoammortizzatore Sachs a doppia regolazione idraulica. Di alta qualità l'impianto frenante, con un disco flottante anteriore da 320 mm e pinza a quattro pistoncini e quattro pastiglie. Sul posteriore: disco da 220 mm e pinza a pistoncino singolo. I cerchi da 17" calzano pneumatici da 120/70 e 160/60. Il peso dichiarato supera di poco i 140 kg a secco. Il monocilindrico quattro tempi, monoalbero a 4 valvole con contralbero di bilanciamento, è raffreddato a liquido e - a dispetto della sigla che dà il nome alla moto - ha una cilindrata di qualche decimale superiore ai 576 cc.

Suzuki: anima concreta

Sulla DR-Z tutto è costruito intorno al telaio di tipo monoculla in tubi d'acciaio. All'avantreno c'è una forcella Showa con steli rovesciati da 49 mm, derivata dalla sorella da cross. Anche il monoammortizzatore posteriore è di derivazione offroad e regolabile nel precarico e nell'idraulica. L'impianto frenante ospita sull'avantreno un disco flottante da 310 mm con pinza a quattro pistoncini. Bialbero a quattro valvole e raffreddato a liquido, il motore della DR-Z è rimasto il medesimo della precedente versione, abbinato a un cambio a cinque rapporti. Il sistema di lubrificazione prevede il serbatoio dell'olio nei tubi del telaio. La DR-Z è una moto leggera (pesa 135 kg a secco), che grazie al buon rapporto peso-potenza e alla grande maneggevolezza si candida, nelle mani di un utente comune, ad essere un'accattivante alternativa ai maxiscooter in mezzo al congestionato traffico cittadino.
Tra un semaforo e una rotonda la supermotard è esattamente il genere di moto che ti invoglia a fare tutto ciò che non si dovrebbe. Sì, perchè il motore pronto nella risposta, il manubrio alto e le sospensioni morbide regalano una sensazione di controllo esaltante. Ricordiamo però a tutti che la strada non è una pista e che una sciocchezza come impennare - tanto per fare un esempio - costa un punto patente e una multa variabile tra i 68,25 e i 275,10 euro. Detto questo, è pacifico che spostarsi per le vie cittadine in sella a una supermotard sia divertente, perchè il ridotto raggio di sterzo consente di far manovra in un fazzoletto, e le forme snelle di questo tipo di moto aiutano a dribblare il traffico come su un ciclomotore. Tra i due modelli di questa prova, la miglior cittadina è la Suzuki DR, meno rumorosa e quantomeno dotata del piccolo borsello utile per riporre cellulare e documenti. Più difficile invece tener imbrigliati in città i molti CV dell'Husqvarna SM. Essendo una motard specialistica, la 610 è più nervosa e il grosso monocilindrico di Varese beve ben presto i soli nove litri di benzina contenuti dal piccolo serbatoio.

Dati Tecnici

 
Suzuki DR-Z 400 SM
Suzuki
DR-Z 400 SM
Husqvarna SM 610 S
Husqvarna
SM 610 S

Motore

monocilindrico a 4 tempi monocilindrico 4 tempi

Raffreddamento

a liquido a liquido

Alesaggio corsa

90 x 62,6 mm 98,0 x 76,4 mm

Cilindrata (cc)

398 cc 576 cc

Rapporto di compressione

11,3:1 11:1

Distribuzione

bialbero a 4 valvole monoalbero a 4 valvole

Alimentazione

a carburatore carburatore da 41 mm

Lubrificazione

a carter secco a carter secco

Serbatoio (litri/riserva)

10 l n.d.

Frizione

multidisco in bagno d’olio multidisco in bagno d’olio con antisaltellamento

Telaio

monoculla sdoppiata monoculla sdoppiata

Materiale

in acciaio in acciaio

Sospensione ant/regolazioni

forcella a steli rovesciati forcella da 45 mm

Sospensione post/regolazioni

forcellone con monoammortizzatore forcellone con monoammortizzatore

Escursione ruota ant/post

n.d. n.d.

Pneumatico ant/post

Anteriore 120/70-17”, posteriore 140/70-17” Anteriore 120/70-17”, posteriore 150/60-17”

Freno anteriore

disco da 310 mm disco da 320 mm

Freno posteriore

disco da 240 mm disco da 220 mm

Lunghezza

2.225 mm 2.2

Altezza sella

890 mm 920

Interasse

1.460 mm 1.5

Peso a secco

135 kg 140 kg

Potenza max/giri

29,4 kW/ 7.600 n.d.

Coppia max/giri

39,2 Nm/6.600 n.d.

Prestazioni

Condizione della prova

Cielo sereno
Vento 1m/s, direzione variabile
Temperatura aria 22°C
Pressione atmosferica 1.001 mb
Temperatura asfalto 41°C

Rilevamenti

 
Suzuki DR-Z 400 SM
Suzuki
DR-Z 400 SM
Husqvarna SM 610 S
Husqvarna
SM 610 S

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 149,7 km/h 167,7 km/h

ACCELERAZIONE

0-400 m 15,3 s (136,6 km/h) 14,7 s (146,1 km/h)
0-1000 m 30,2,s (148,4 km/h) 28,5 s (162,0 km/h)
0-90 km/h 5,5 s (77,1 m) 5,2 s (71,0 m)
0-130 km/h 13,1 s (315,4 m) 10,2 s (226,6 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

80-130 km/h 8,5 s (257,2 m) 8,5 s (253,0 m

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

130-80 km/h 2,8 s (89,6 m) 2,7 s (86,5 m)
50-0 km/h 2,8 s (27,3 m) 2,5 s (24,5 m

CONSUMO

Urbano nr km/l nr km/l
Extraurbano nr km/l nr km/l
Autostrada (130 km/h indicati) nr km/l nr km/l

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 146,0 kg 150,5 kg

Pagelle

 
Suzuki DR-Z 400 SM
Suzuki
DR-Z 400 SM
Husqvarna SM 610 S
Husqvarna
SM 610 S

In sella

SUZUKI DR-Z 400 SM: tutto ok: si trova a proprio agio sia il motardista esperto sia il neofita.
HUSQVARNA SM 610 S: la posizione di guida è sportiva, ma il manubrio è troppo basso.
4.0
3.0

Comfort

SUZUKI DR-Z 400 SM: è pur sempre una motard: la seduta è stretta e la sella dura.
HUSQVARNA SM 610 S: non si può pretendere granchè, ma almeno le vibrazioni sono contenute.
2.5
2.0

Dotazioni

SUZUKI DR-Z 400 SM: scarse, praticamente nulla: ma è lo standard per la categoria.
HUSQVARNA SM 610 S: vale il discorso fatto per la DR: è scarna come impone la regola.
2.0
2.0

Qualità percepita

SUZUKI DR-Z 400 SM: finiture e blocchetti elettrici datati non ci sembrano all’altezza.
HUSQVARNA SM 610 S: la componentistica è di alto livello, ma la strumentzione molto ridotta.
2.5
4.0

Capacità carico

SUZUKI DR-Z 400 SM: rispetto alla media c’è almeno il borsello in tessuto al posteriore.
HUSQVARNA SM 610 S: pari a zero. Per trasportare qualcosa bisogna dotarsi di «ragno».
2.5
2.0

Motore

SUZUKI DR-Z 400 SM: non ha la cattiveria dei modelli più specialistici, ma è fluido e corposo.
HUSQVARNA SM 610 S: brusco, come è normale per un mono spinto. Ma molto gratificante.
3.5
4.0

Trasmissione

SUZUKI DR-Z 400 SM: il cambio a cinque marce ben si adatta alla guida in città.
HUSQVARNA SM 610 S: riesce nel difficile compito di esaltare l’esuberanza del motore.
4.0
4.0

Sospensioni

SUZUKI DR-Z 400 SM: la derivazione enduristica limitano nella guida sportiva in pista.
HUSQVARNA SM 610 S: l'impianto firmato Marzocchi-Sachs è di altissimo livello.
4.0
5.0

Freni

SUZUKI DR-Z 400 SM: non troppo bruschi ma poco potenti e modulabili. Accusano lo stess.
HUSQVARNA SM 610 S: molto potenti, proporzionati alle prestazioni. Serve un po’ di cautela.
2.5
4.5

Su strada

SUZUKI DR-Z 400 SM: diverte ovunque, in città e sul misto stretto. Non disdegna la pista.
HUSQVARNA SM 610 S: il circuito è il suo habitat. Altrove fa comunque una buona figura.
4.5
4.5

Versatilità

Non disponibile.
0.0
0.0

Prezzo

SUZUKI DR-Z 400 SM: costa poco più di uno scooter, ma motore e ciclistica sostanziosi.
HUSQVARNA SM 610 S: considerando blasone e componentistica costa anche poco.
3.5
4.0

Pregi e difetti

 
Suzuki DR-Z 400 SM
Suzuki
DR-Z 400 SM
Husqvarna SM 610 S
Husqvarna
SM 610 S

PREGI

Erogazione molto fluida, Versatilità, Rapporto qualità-prezzo Prestazioni motore, Qualità della componentistica, Look grintoso

DIFETTI

Finiture di aspetto povero, Sospens. non specialistiche Posizione in sella limitante nell’uso in pista

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