Piaggio MP3 250 LT

Lunedì mattina, ore nove. Pioviggina e il geometra Colombo ha nostalgia delle coperte e bisogno di un caffè. Sta viaggiando su uno scooter da 250 cc, è in ritardo e corre svelto verso l'ufficio. Zigzaga nel traffico come il Tomba dei bei tempi, pur avendo pochissima esperienza: ha sempre guidato solo l'auto e non ha la patente A. Si avvicina al semaforo, ma il cellulare continua a squillare e lo distrae dalla guida. Scatta il giallo: i riflessi sono ancora intorpiditi e l'asfalto è bagnato. Rosso: Colombo si spaventa e inchioda, mette le ruote proprio su un tombino viscido per la pioggia ed ecco che... no, non cade. Anzi, si ferma in pochi metri e non deve nemmeno fare la fatica di poggiare i piedi per terra, perché il suo non è uno scooter tradizionale bensì un MP3: basta schiacciare un tasto al manubrio e si attiva il blocco dell'avantreno, così lo scooter resta in piedi da solo. Come? Dite che qualcosa non quadra? Che per guidare uno scooter da 250 cc serve la patente A? Vi sbagliate: il nostro immaginario lunedì da neofita non è frutto di una fantasia astrusa, ma descrive una situazione possibile, visto che è oggi disponibile l'MP3 in versione LT, con carreggiata più larga di quattro centimetri, freno a pedale e indicatori di direzione non più integrati nelle plastiche della carrozzeria. Accorgimenti che servono a omologare il veicolo come triciclo e quindi a renderlo guidabile, indipendentemente dalla cilindrata (esiste anche con motore da 400 cc), con la semplice patente B, quella dell'auto.

Pieghe senza patente

Geniale: finalmente un mezzo alternativo all'automobile più stabile di una moto (con l'MP3 cadere è quasi impossibile), comodo e che non richiede la fatica e la spesa per sostenere un esame per il conseguimento della patente A. I tester di Dueruote hanno vestito per una settimana l'abito blu del geometra Colombo per capire pregi e difetti dell'MP3 LT, guardandolo con gli occhi del neofita assoluto. Di primo acchito, è uno scooter come un altro: si guida a schiena dritta, coi piedi ai lati dell'ingombrante tunnel centrale. Solo che il peso è nettamente superiore: la differenza è dovuta alla sofisticata struttura anteriore a parallelogramma (che integra la sospensione e consente alle ruote di essere indipendenti e basculanti). Alle basse andature non è molto maneggevole e, in particolare, questa versione con carreggiata aumentata di quattro centimetri ha lo sterzo pesante in manovra.

Quanto frena il triciclo!

Superati i 20 km/h però il peso non si sente più e la differenza con uno scooter qualsiasi è evidente solo nei cambi di direzione, dove occorre un maggiore lavoro di braccia. Impagabile invece il senso di sicurezza in percorrenza di curva. Con l'MP3, in breve tempo anche un principiante può vincere la paura e godersi serenamente una delle emozioni più belle della guida motociclistica, cioè la piega. Ma in città, nel tragitto casa-ufficio, piegare potrebbe anche non rappresentare una priorità assoluta. Irrinunciabile, invece, una frenata pronta: da questo punto di vista l'MP3 garantisce spazi di arresto estremamente ridotti, grazie all'impianto anteriore potente e modulabile: come nel caso del nostro geometra Colombo, nemmeno i panic stop su fondi viscidi rappresentano un problema e si può frenare anche a scooter inclinato. L'unico neo è rappresentato dalla tendenza al bloccaggio della ruota posteriore, dovuta al bilanciamento dei pesi che favorisce l'avantreno. Con l'MP3 LT si può scegliere se utilizzare le leve al manubrio o il comando a pedale (che agisce sia all'anteriore sia al posteriore), con quest'ultimo che sarà particolarmente gradito a chi ha sempre guidato solo l'auto.

Funzionalità: qualche neo

Siccome questa versione dell'MP3 è pensata per facilitare la vita a chi non ha esperienza motociclistica, segnaliamo alcuni particolari in quest'ottica poco convincenti: il blocco dell'avantreno, ad esempio, si attiva con un piccolo ritardo rispetto alla pressione sull'apposito comando. Ciò significa che, per trovarsi fermi senza dover mettere giù i piedi occorre premere il pulsante quando ancora si sta frenando. Nell'uso quotidiano si notano la mancanza di vani nel retroscudo e l'assenza di rientranze sui fianchetti che aiutino a sollevare la sella. Abbiamo anche riscontrato un'infiltrazione di acqua nel vano, quindi è sconsigliato riporvi oggetti di valore.

Weekend tra le mura

La nostra «Settimana con...» questa volta non prevede il resoconto della classica sgroppata nel weekend. Il motivo è semplice: l'MP3 LT non può entrare in autostrada (come spiegato nel box apposito) e questa preclusione costituisce il suo principale limite.

Pochi millimetri di carreggiata in più trasformano l'MP3 da «motociclo con sospensione anteriore a due ruote» a «triciclo». La versione LT del tre ruote Piaggio rientra nella categoria dei motoveicoli, ma non più (a differenza della versione standard) nella sottocategoria dei motocicli. Un'inutile precisazione di carattere burocratico? Non proprio, visto che i risvolti della faccenda sono molti e importanti. Cominciamo con la patente richiesta: per guidare l'MP3 LT, in entrambe le cilindrate 250 e 400 cc, basta la B, anche se presa dopo il 25 aprile 1988 (chi l'ha conseguita precedentemente può guidare qualsiasi motociclo), perché questa abilita alla guida di tutti i motoveicoli esclusi i motocicli oltre i 125 cc e gli 11 kW di potenza massima. Ma all'MP3 LT è precluso l'ingresso in autostrade e tangenziali, perché queste sono aperte ai motocicli oltre i 149 cc (e come abbiamo visto l'LT non è un motociclo), ai sidecar oltre i 249 cc e a tutti i veicoli di massa a vuoto pari ad almeno 400 Kg: una condizione che ovviamente l'LT non rispetta. Inoltre non si può circolare sulle corsie preferenziali, come quelle di Milano, aperte alle moto, perché la delibera concede una deroga solo ai motocicli. Un'altra preclusione potrebbe presentarsi in caso di divieto di circolazione nelle giornate di «smog alarm»: se le delibere comunali parlano di motocicli, l'LT non circola. «Sì, d'accordo - dirà qualcuno - ma nessun vigile verrà a controllare se la mia versione di MP3 è proprio la LT». Forse, ma i problemi potrebbero sorgere in caso d'incidente, soprattutto se l'assicurazione dovesse accorgersi che il triciclo viaggiava su una strada dove a norma di Codice non avrebbe potuto transitare. Infine l'omologazione: l'MP3LT è un'Euro 2. Non perché inquini più dell'MP3 classico, ma perché per i tricicli non esiste ancora il protocollo Euro 3.