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Prove della redazione

Kawasaki Z 1000 , MV Agusta Brutale 1090 RR

Riccardo Capacchione il 23/05/2012 in Prove della redazione
Kawasaki Z 1000 , MV Agusta Brutale 1090 RR
Kawasaki Z 1000
1043 cc / 101,5 kW (138 CV) / 4 cilindri in linea / Euro 3
€10.790 c.i.m.
MV Agusta Brutale 1090 RR
1078 cc / 106 kW (144 CV) / 4 cilindri in linea / Euro 3
€ 18.700 c.i.m

Continua l'eterna sfida Giappone contro Italia, ovvero il prodotto industriale ottimizzato contrapposto all'artigianalità costosa ed esclusiva. In questa prova mettiamo a confronto due filosofi e e due mondi

Akashi - Schiranna, diecimila chilometri separano le sedi della Kawasaki e della MV Agusta. Ma, restando nell'ambito delle moto, diventano un milione e forse più se si considerano le differenze tra le culture industriali giapponese e italiana. Per non parlare dell'approccio mentale a un progetto e della sensibilità estetica. Senza filosofeggiare troppo, il confronto tra le nuove naked Kawasaki Z1000 e MV Agusta Brutale 1090 RR porta alla luce due scuole di pensiero agli antipodi, sia per le scelte tecniche sia per il design, per finire con il posizionamento di marketing. Il prezzo d'acquisto infatti scava un solco enorme tra i due modelli: circa 8000 euro di differenza sono tanti, pur considerando il fatto che la 1090 RR è la Brutale più raffinata che esista, da noi scelta come rappresentante delle «belle e impossibili». La Z1000, per contro, è un esempio di razionalità progettuale giapponese, ma anche del design nipponico all'ultimo grido, che definire manga-style è quantomeno riduttivo.

Colpo d'occhio

Linea elegante e aggressiva, e cura dei dettagli maniacale: è la Brutale, una moto che è diventata una bandiera del design italiano due ruote. Il tempo però passa per tutti: molti dettagli della naked MV sono stati ristilizzati, ma la matita dei designer, forse temendo di rovinare la perfezione delle forme ideate da Massimo Tamburini, non è riuscita a cancellare del tutto la patina degli anni. Il team che ha realizzato la Z1000 ha preso invece ispirazione dall'universo cyberpunk che tanto affascina i designer nipponici. La porzione anteriore è massiccia, per imprimere dinamismo alla linea, effetto accentuato dal codino quasi etereo, che ha nel «batfanale» un richiamo alla prima delle Zeta.

Diamo i numeri

Brutale 1090 RR: stiamo parlando di una moto che senza carenatura è in grado di raggiungere e superare in un amen i 260 km/h. Il suo motore a valvole radiali è nettamente superquadro: alesaggio e corsa di 79,0x55,0 definiscono un rapporto di 1,436, e spiegano la propensione a girare in alto. Il rapporto di compressione è piuttosto elevato, 13,0:1. L'elettronica, dotata di due mappe per l'iniezione, tiene a bada la furia del propulsore italiano, anche grazie al controllo di trazione con 8 livelli di intervento. La ciclistica è più stabile grazie al forcellone allungato e all'angolo del cannotto più aperto (da 24,5° a 25°); sono così aumentati anche l'avancorsa, da 101,5 a 103,5 mm, e l'interasse, da 1410 a 1438 mm. Fa la comparsa sulla piastra superiore della forcella l'ammortizzatore di sterzo. Le quote del telaio Kawasaki sono molto simili a quelle della Brutale: 24,5° l'angolo del cannotto, 103,0 mm l'avancorsa, 1440 mm l'interasse. Cambiano le misure caratteristiche del motore, dotato del contralbero di bilanciamento, presente anche sulla Brutale. Alesaggio e corsa (77,0x56,0) definiscono un «tranquillo» rapporto (1,375), inferiore a quello della MV così come il rapporto di compressione (11,8:1).

La bella brutale

Per entrambe la «diritta via» viene volentieri smarrita a favore delle strade tutte curve, frenate e accelerazioni, dove le ciclistiche e i motori possono dare il meglio. La sella della Brutale, sottile sottile, trasmette ogni variazione dell'assetto, le sospensioni sono rigide e il comfort ridotto; ma se l'asfalto è ben levigato e le gomme sono calde, la MV diventa uno Stradivari che mani esperte possono far rendere al meglio. Già, «esperte», perché il suo motore spinge forte fin dai 4000 giri, dove basta un colpo di gas e la moto impenna; se poi ha il coraggio di insistere con l'acceleratore, il pilota viene «sparato» nell'iperspazio dalla spinta tremenda! Il controllo di trazione aiuta nelle accelerazioni a moto inclinata, intervenendo in modo dolce ma efficace, e anche l'antisaltellamento fa il suo dovere nelle decelerazioni più potenti, che alleggeriscono il retrotreno. In piega la MV è stabile e non si avvertono reazioni anomale all'anteriore.

Cattiva per gioco

La Z1000 ha compiuto un grande passo in avanti: le vibrazioni sono quasi sparite e l'avantreno è ora solido e preciso sia in impostazione sia in percorrenza. Il motore è un esempio di fluidità di erogazione, con dei medi regimi gustosi e tanta coppia sempre disponibile. Non fatevi ingannare dal suo aspetto «trucido», la Zeta si dimostra subito amichevole divincolandosi nel traffico con agilità, dove invece la Brutale risulta ruvida, oltre a scaldare parecchio le gambe del pilota. Le strade segnate in verde sulle mappe sono le predilette dalla Kawasaki Z1000 che dà infatti il meglio di sé nelle rapide sequenze di curve; le masse della ciclistica sono state spostate in avanti proprio per caricare l'avantreno che risultava un po' vago sulla precedente versione della naked Kawasaki. In salita poi si apprezza il tiro del motore, che limita l'uso del cambio, dagli innesti precisi. La Z1000, anche se potente e veloce, è nel complesso docile e alla portata di molti, anche per il prezzo di acquisto. Ma le sensazioni più forti nascono sulla sella della Brutale, a costo della massima e costante concentrazione alla guida. Siete disposti a pagarne il prezzo?

Dati Tecnici

 
Kawasaki Z 1000
Kawasaki
Z 1000
MV Agusta Brutale 1090 RR
MV Agusta
Brutale 1090 RR

Motore

4 cilindri in linea, 4 tempi 4 cilindri in linea

Raffreddamento

liquido liquido

Alesaggio corsa

77,0x56,0 79,0x50,0

Cilindrata (cc)

1043 1078

Rapporto di compressione

11,8:1 13,0:1

Distribuzione

bialbero a 4 valvole bialbero in testa, a 4 valvole radiali

Alimentazione

iniezione iniezione elettronica con due mappe e controllo di trazione

Lubrificazione

carter umido carter umido

Serbatoio (litri/riserva)

15 23

Frizione

multidisco in bagno d’olio e comando meccanico multidisco in bagno d’olio con antisaltellamento e comando idraulico

Telaio

doppio trave superiore a traliccio

Materiale

alluminio acciaio

Sospensione ant/regolazioni

forcella da 41 mm-tutte forcella da 50 mm-tutte

Sospensione post/regolazioni

monoammortizzatore/ precarico ed estensione monoammortizzatore-tutte, anche alte e basse velocità di comp.

Escursione ruota ant/post

120 mm/138 mm 130 mm/120 mm

Pneumatico ant/post

120/70-ZR17- 190/50-ZR17 120/70ZR17- 190/55-ZR17

Freno anteriore

doppio disco da 300 mm doppio disco da 320 mm

Freno posteriore

disco da 250 mm disco da 210 mm

Lunghezza

2095 mm 2093 mm

Altezza sella

815 mm 830 mm

Interasse

1440 mm 1438 mm

Peso a secco

218 kg 190 kg

Potenza max/giri

101,5 kW (138 CV)/9600 106 kW (144,2 CV)/10300

Coppia max/giri

110 Nm (11,2 kgm)/7800 112 Nm (11,2 kgm)/8100

Prestazioni

Il commento del centro prove

La Kawasaki ha impressionato nelle prove di accelerazione, dove fino a 130 km/h tiene dietro la Brutale. Davvero notevole lo stacco da fermo della Z1000 che fino a 90 km/h sfoggia delle performance degne di una supersportiva. La Brutale pareggia i conti nella prova di sorpasso dove stacca un tempo da riferimento. Molto simile la distribuzione dei pesi senza conducente, mentre con pilota a bordo si nota come la Kawasaki abbia un avantreno più caricato della Brutale. I tempi e gli spazi delle prove di frenata non sono indicati, dato che a causa delle basse temperature (1° C al suolo) i valori rilevati non sarebbero stati comparabili con quelli effettuati in condizioni standard.

Curva di accelerazione

Kawasaki Z 1000 , MV Agusta Brutale 1090 RR

Condizione della prova

Cielo Sereno
Vento 1 m/s
Temperatura aria 3°C
Pressione atmosferica 997 mb
Temperatura asfalto 1°C

Rilevamenti

 
Kawasaki Z 1000
Kawasaki
Z 1000
MV Agusta Brutale 1090 RR
MV Agusta
Brutale 1090 RR

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 237,9 (28,4 s) 240,6 (29,0 s)

ACCELERAZIONE

0-400 m 11,0 s (202,3 km/h) 11,5 s (205,9 km/h)
0-1000 m 20,8 s (233,7 km/h) 21,3 s (233,4 km/h)
0-90 km/h 2,9 s (37,2 m) 3,5 s (40,4 m)
0-130 km/h 4,5 s (86,4 m) 5,2 s (93,2 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

80-130 km/h 4,2 s (125,7 m) 3,8 s (112,2 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

130-80 km/h n.r. n.r.
50-0 km/h n.r. n.r.

CONSUMO

Urbano 13,4 km/l 12,0 km/l
Extraurbano 16,1 km/l 14,2 km/l
Autostrada (130 km/h indicati) 16,5 km/l 14,0 km/l

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 219,5 kg 217,0 kg
Distribuzione masse senza conducente (% ant./post.) 50,5/49,5 50,5/49,5
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) 47,5/52,5 46,5/53,5

Pagelle

 
Kawasaki Z 1000
Kawasaki
Z 1000
MV Agusta Brutale 1090 RR
MV Agusta
Brutale 1090 RR

In sella

KAWASAKI Z1000: posizione azzeccata anche per le lunghe percorrenze.
MV AUGUSTA BRUTALE 1090 RR: sella alta, pedane regolabili, l’impostazione è quasi da sportiva.
4.0
4.0

Comfort

KAWASAKI Z1000: a parte qualche vibrazione residua, in sella alla Zeta non ci si stanca.
MV AUGUSTA BRUTALE 1090 RR: qui si pensa ad andare forte, mica alle piacevolezze del viaggio!
4.0
2.5

Dotazioni

KAWASAKI Z1000: sospensioni e strumenti regolabili, freni a margherita e molto altro.
MV AUGUSTA BRUTALE 1090 RR: di meglio non sapremmo proprio che chiedere, in ogni comparto.
4.5
5.0

Qualità percepita

KAWASAKI Z1000: peccato per alcune plastiche poco curate, ma ciò che serve è ok.
MV AUGUSTA BRUTALE 1090 RR: più la si guarda da vicino e più si capisce quanto bene sia costruita.
3.5
4.5

Capacità carico

KAWASAKI Z1000: sotto la sella ci stanno gli attrezzi e ci sono gli attacchi per il ragno.
MV AUGUSTA BRUTALE 1090 RR: non vorrete appesantire la Brutale con inutili ammennicoli?
3.5
2.5

Motore

KAWASAKI Z1000: non allunga molto in alto ma è pieno ai medi regimi ed è molto godibile.
MV AUGUSTA BRUTALE 1090 RR: pronto, potente, pauroso. E a controllarlo ci pensa l’elettronica!
4.5
5.0

Trasmissione

KAWASAKI Z1000: frizione modulabile, cambio preciso e senza giochi, come la finale.
MV AUGUSTA BRUTALE 1090 RR: la frizione «attacca» un po’ bruscamente, il resto è ok.
4.0
3.5

Sospensioni

KAWASAKI Z1000: tarate sul soffice, sono perfette per la strada e in più si regolano.
MV AUGUSTA BRUTALE 1090 RR: rigide, pensate per lavorare con gomme race. Per piloti esperti.
4.0
3.5

Freni

KAWASAKI Z1000: uniscono il look da «fighter» alla buona funzionalità.
MV AUGUSTA BRUTALE 1090 RR: potenti, basta un dito e la MV si ferma. Con due dita è già «stoppie».
4.0
3.5

Su strada

KAWASAKI Z1000: si difende in ogni condizione, ed è la moto che si userebbe tutti i giorni.
MV AUGUSTA BRUTALE 1090 RR: in città innervosisce, in autostrada annoia, nel misto fa godere.
4.5
3.5

Versatilità

non disponibile
0.0
0.0

Prezzo

KAWASAKI Z1000: si compra una moto dai pochi difetti e dalla spiccata personalità.
MV AUGUSTA BRUTALE 1090 RR: la solita storia. Se vuoi avere di più, devi dare di più.
4.0
3.5

Pregi e difetti

 
Kawasaki Z 1000
Kawasaki
Z 1000
MV Agusta Brutale 1090 RR
MV Agusta
Brutale 1090 RR

PREGI

Erogazione motore, Ciclistica, Frenata Prestazioni, Frenata, Sospensioni

DIFETTI

Vibrazioni, Visibilità strumenti Comfort, Impegno psico-fisico

Gallery

Kawasaki Z 1000 , MV Agusta Brutale 1090 RR
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