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Prove della redazione

Husqvarna SM 630

Andrea Padovani il 05/05/2012 in Prove della redazione
Husqvarna SM 630
Husqvarna SM 630
600 cc / non disponibile / 1 cilindro verticale / Euro 3
€ 7690 c.i.m.

Ci siamo buttati nella mischia del trofeo Husky con l'ultima nata delle motard stradali. Che però da ancora il meglio di sé sulla strada

Venticinque piloti in griglia. Un metro o poco più tra uno e l'altro. Le braccia piegate a caricare l'avantreno. Il semaforo della pista di Ottobiano a pochi metri. Il motore che urla. L'adrenalina che scorre. Provare una moto in queste condizioni non è certo il massimo. Per fortuna - ci ripetiamo nel casco - poi rimontiamo targa e frecce e ce ne andiamo anche a casa. Tranquilli! Alla nuova supermotard Husqvarna, la SMS 630, abbiamo riservato un trattamento speciale: l'abbiamo iscritta al trofeo riservato alle moto della casa di Biandronno. Unico problema: le avversarie sono le 450, le 510 e le Racing. Lei invece, la SMS, è come mamma Husky l'ha fatta, gomme, scarico e sospensioni (standard) compresi. Saprà difendersi? Vedremo. Di certo non è stata progettata per gareggiare in un kartodromo: la 630 è una motard stradale, di quelle che quando la guidi non vengono i dolori al fondoschiena e non si intorpidiscono le mani per le vibrazioni. O, almeno, così dovrebbe essere. Le motard con la M maiuscola sono leggere, scattanti, essenziali, cattive. La SMS, invece, è da usare tutti i giorni: deriva dalla SM 610 da cui si distingue per la linea più aggressiva delle plastiche e per la sella dotata di un nuovo (e più comodo) schiumato a doppia densità. Le manopole per il passeggero e le pedane, invece non ci sono: le abbiamo tolte, come il cavalletto e gli specchi. In gara proprio non servono. Il peso rimane comunque elevato se paragonato a quello delle proposte specialistiche: 157,5 kg rilevati sulla nostra bilancia non sono pochi (contro i 120 circa delle più specialistiche). La novità più interessante della 630 è tuttavia il monocilindrico, passato da 570 a 600 cc - grazie all'alesaggio maggiorato (da 98 a 100 mm) - e dotato di distribuzione bialbero. Per far fronte all'aumento di prestazioni e al maggior calore da dissipare è stato rivisto anche il circuito di raffreddamento. Tra le modifiche figurano anche quelle ad alimentazione e scarico. Et voilà, la motard è servita. E tuona pure bene…

Semaforo rosso: si parte

Il semaforo si spegne e inizia la bagarre. Venticinque moto cercano di entrare nella prima curva. La nostra SMS sgomita e cerca di farsi piccola e veloce: non le riesce molto bene, viste le qualità delle motard più cattive tutto intorno. Dobbiamo ricordarci che siamo qui per fare passerella, non abbiamo molte speranze: si corre in difesa, limitando gli errori. Entriamo cauti nel tratto sterrato composto da un piccolo panettone, una curva in appoggio, whoops e due piccoli salti. Il fondo sabbioso non aiuta e il peso si sente all'avantreno, che tende a chiudersi. Per non parlare degli atterraggi dai salti e le sospensioni che vanno a fondo corsa. L'asfalto è decisamente meglio, un sollievo quando ad ogni giro ci rimettiamo le ruote sopra. Sgomitiamo in uscita di curva ma la rapportatura lunga si sente. Le rivali guadagnano 5 metri ad ogni accelerazione: in un kartodromo la guida è troppo sincopata per una moto stradale. In curva in compenso ci prendiamo qualche soddisfazione grazie alle sospensioni cui abbiamo chiuso i registri idraulici: -6 click da tutto chiuso quello della forcella, -4 giri l'estensione del mono, cui abbiamo aumentato di 2 giri anche il precarico. Il risultato? Pedane consumate sull'asfalto e qualche bel traverso in ingresso curva grazie a freni sempre gestibili e finemente modulabili. Gara1 termina purtroppo con una scivolata nello sterrato per la troppa foga. Partiamo convinti - ma prudenti - nella seconda: meglio non esagerare. In scia al gruppone rimaniamo calmi e tagliamo il traguardo a metà schieramento. Non male per una stock, una stock vera! Rimontiamo cavalletto, frecce e specchi e torniamo a casa: il mono della SMS 630 può ora dare il meglio e noi rilassarci. Le vibrazioni si sentono ma il divertimento supera il fastidio: qualche curva per scoprire che la taratura delle sospensioni è ora perfetta e permette di frenare decisi e accelerare con altrettanta convinzione. Il mono spinge bene, anche ai medi, e soffre solo di un leggero ritardo di risposta nei chiudi-apri. Ma ci si fa presto l'abitudine. Anche alla propensione all'impennata nelle marce corte. Quasi quasi torniamo ad Ottobiano!
Il Trofeo Husqvarna è giunto al quarto anno di vita: cinque le prove organizzate in questo 2010 (le rimanenti sono il 22/5 a Milano, il 27/6 a Viterbo, il 18/7 a Jesolo e il 3/10 a Castelletto di Branduzzo). Ogni appuntamento prevede due manche e vede schierarsi in griglia ben 75 piloti: questi vengono divisi in tre batterie (X, Y e Z) in base ai tempi ottenuti nelle prove uffi ciali. Le classifiche sono stilate in funzione delle classi di appartenenza: al trofeo ci si può infatti iscrivere alla Stock (suddivisa nelle cilindrate 125, 450, 510, 610 e 630) e alla più specialistica Racing. La manifestazione si svolge interamente la domenica con le verifiche tecniche, due sessioni di prove libere, una di ufficiali, la superpole per i primi quattro e, appunto, le due gare. Per informazioni www.husqvarna-motorcycles.com

Enduro a 360°

L'enduro TE 630 deriva dalla SMS 630 motard e come la gemella con le ruote lisce si propone come un mezzo di compromesso, adatto sì all'enduro più o meno estremo, ma anche ad un utilizzo meno esasperato. L'allestimento, così come il peso, la cilindrata, le caratteristiche dinamiche e l'abitabilità permettono di spaziare dalla terra, alle strade bianche, all'asfalto senza troppi problemi. Il motore è lo stesso della SMS mentre le plastiche inglobano le grafiche e sono prive di adesivi. Le differenze rispetto alla SMS sono individuabili nelle ruote (cerchi e gomme), nel freno anteriore da 260 mm, nelle sospensioni e nella trasmissione finale più corta. Il prezzo? 7490 euro c.i.m.
L'enduro TE 630 deriva dalla SMS 630 motard e come la gemella con le ruote lisce si propone come un mezzo di compromesso, adatto sì all'enduro più o meno estremo, ma anche ad un utilizzo meno esasperato. L'allestimento, così come il peso, la cilindrata, le caratteristiche dinamiche e l'abitabilità permettono di spaziare dalla terra, alle strade bianche, all'asfalto senza troppi problemi. Il motore è lo stesso della SMS mentre le plastiche inglobano le grafiche e sono prive di adesivi. Le differenze rispetto alla SMS sono individuabili nelle ruote (cerchi e gomme), nel freno anteriore da 260 mm, nelle sospensioni e nella trasmissione finale più corta. Il prezzo? 7490 euro c.i.m.

Dati Tecnici

 
Husqvarna
SM 630

Motore

1 cilindro verticale a 4 tempi, raffreddamento a liquido; alesaggio per corsa 100,0x76,4 mm; cilindrata 600 cc; rapporto di compressione 12,4:1. Distribuzione bialbero a camme in testa con comando a catena e 4 valvole. Alimentazione a iniezione elettronica, diametro corpo farfallato 45 mm. Capacità serbatoio carburante 12 litri (riserva nd). Lubrificazione a carter umido.

Trasmissione

primaria ad ingranaggi, finale a catena (15/38). Frizione multidisco in bagno d’olio e comando idraulico. Cambio a sei marce.

Ciclistica

telaio a doppia culla in acciaio; sospensione anteriore, forcella rovesciata da 45 mm regolabile nel freno in estensione, escursione ruota 250 mm; sospensione posteriore, forcellone con mono ammortizzatore regolabile nel precarico e nel freno in estensione, escursione ruota 290 mm. Cerchi: anteriore 3,50x17”, posteriore 4,25x17”. Pneumatici: anteriore 120/70- ZR17, posteriore 150/60-ZR17. Freni: anteriore a disco flottante in acciaio da 320 mm e pinze con attacco radiale a 4 pistoncini, posteriore a disco singolo in acciaio da 220 mm e pinza a singolo pistoncino.

Dimensioni

lunghezza 2170, larghezza 840, altezza sella 910, interasse 1495. Peso a secco 151 kg.

Prestazioni

non disponibili

Prestazioni

Il commento del centro prove

L’aumento di cilindrata rispetto alla SM 610 ha sortito gli effetti sperati. I dati rilevati in sella alla 630 mettono in evidenza un enorme passo in avanti in termini di prestazioni. La velocità spuntata sul traguardo dei 1500 m (che può essere considerata quella massima) è di circa 8 km/h superiore a quella della 610, e i tempi rilevati in accelerazione sui 400 e sui 1000 m non lasciano spazio ad interpretazioni: il distacco è rispettivamente di 7 decimi e 1,1 secondi, praticamente un abisso. Da segnalare la velocità di uscita sui 1000 m: 170,4 km/h, quasi coincidente a quella massima. Impressiona anche la prova di sorpasso dove la 630 distacca l’antesignana di ben 1,3 secondi, segno del gran lavoro fatto ai medi regimi in termini di elasticità. Migliorano ulteriormente gli spazi d’arresto (da record, a livello delle migliori sportive carenate), peggiora invece il peso: dai 151,5 kg della 610 si è passati ai 157,5 kg della 630.

Curva di accelerazione

Husqvarna SM 630

Condizione della prova

Cielo sereno
Vento 2 m/s
Temperatura aria 21°C
Pressione atmosferica 1002 mb
Temperatura asfalto 33°C

Rilevamenti

 
Husqvarna
SM 630

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 173,3 km/h (36,9 s)

ACCELERAZIONE

0-400 m 13,3 s (154,7 km/h)
0-1000 m 26,4 s (170,4 km/h)
0-90 km/h 3,7 s (51,6 m)
0-130 km/h 7,6 s (173,0 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

80-130 km/h 7,8 s (230,9 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

130-80 km/h 2,3 s (73,6 m)
50-0 km/h 2,2 s (21,1 m)

CONSUMO

Urbano 12,5 km/l
Extraurbano 12,9 km/l
Autostrada (130 km/h indicati) 14,5 km/l

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 157,5 kg
Distribuzione masse senza conducente (% ant./post.) 48,5/51,5
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) 46,0/54,0

Pagelle

 
Husqvarna
SM 630

In sella

3.5

Una motard è una motard: scomoda, rigida, maleducata. La SMS lo è in tutto anche se gli spigoli sono meno appuntiti.

Comfort

1.5

La sella a doppia densità ha sortito effetti benefici: ma la SMS rimane comunque una moto per masochisti. Siete avvertiti!

Dotazioni

2.0

L’essenzialità regna sovrana: il progetto non prevede extra... Certo che qualcosa in più si poteva fare, magari a livello di sospensioni!

Qualità percepita

3.5

Plastiche solide e ben fatte, lavorazioni a prova di critica. Peccato per la grafica bianca che valorizza decisamente poco la moto.

Capacità carico

0.5

Sì, certo, sotto alla sella si possono sistemare i documenti: tre foglietti di carta! Ma già una custodia per contenerli è troppo!

Motore

4.5

Il monocilindrico leader di categoria rimane il 690 KTM: ma ora l’Huski 630 fa davvero paura - specialmente nella prova di sorpasso - con prestazioni di primissimo piano. E il gap è ora davvero irrisorio.

Trasmissione

3.5

Frizione sempre puntuale e perfetta da gestire in staccata, cambio rapido e preciso. Promossi anche in gara.

Sospensioni

4.0

Danno il meglio su strada, dove offrono sostegno nella guida e copiano alla grande le asperità. Meno a punto in gara, specialmente se si affrontano salti e atterraggi. Ma non è questa la destinazione d’uso principale della 630.

Freni

4.5

La potenza non è da riferimento: ma nel motard servono di più feeling e modulabilità. E qui i freni della 630 si difendono alla grande.

Su strada

4.0

In pista, il limite più grande è il peso notevole che non agevola nello stretto e nell’off-road. Nella guida su strada invece non si avverte e la 630 diviene un giocattolo divertente con un motore generoso ai medi, prestazioni eccellenti e una guida molto soddisfacente.

Versatilità

1.5

Rispetto a una racing, la 630 è comoda: ma rimane una motard con tutti i limiti del caso.

Prezzo

3.0

Costa più di una nuda e offre un pò meno. Ma per chi cerca una motard questo non conta molto.

Pregi e difetti

 
Husqvarna
SM 630

PREGI

Prestazioni, Maneggevolezza, Feeling e prestazioni frenata

DIFETTI

Comfort, Versatilità

Gallery

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