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BMW K 1300 GT ABS Sport

Riccardo Capacchione il 22/06/2012 in Prove della redazione
BMW K 1300 GT ABS Sport
BMW K 1300 GT ABS Sport
1293 cc / 118 kW (160 CV) / 4 cilindri in linea / Euro 3
€ 18.650 c.i.m. * (con 1° tagliando)

Una soluzione per viaggiare in coppia anche d'inverno? Separarsi! La passeggera sale sul treno, il pilota sulla mega tourer, per riportarla in sella lungo le vie di una grande città d'arte

Bene, siete riusciti a convincere la vostra dolce metà che i soldi spesi per la tourer nuova fiammante non sono «buttati» ma ben «investiti». La spesa è notevole: la K 1300 GT offre prestazioni al top, comfort regale, qualità che ha pochi paragoni e in più l'usato è sempre ben apprezzato, ma i 18.650 euro c.i.m., comprensivi del primo tagliando, non sono alla portata di tutte le tasche, per cui le giustificazioni devono essere solide: «Sai, cara, con la nostra milletrè gittì quest'estate viaggeremo comodissimi, spendendo un niente in benzina, assaporando la libertà che solo una due ruote sa regalare... e poi potrai portare le scarpe che vuoi: visto che valigie?». L'estate però è ancora lontana e in moto fa freddo, parecchio freddo. Ma la macina-chilometri sembra implorare di essere lanciata su interminabili nastri d'asfalto...

Gita d'inverno

In redazione abbiamo cercato una soluzione a questo problema che crediamo sia piuttosto comune: una gita di un giorno da Milano a Firenze. Il progetto è il seguente: partenza da Milano, Stazione Centrale. Il motociclista monta in sella alla K 1300 GT, mentre l'altra «metà della mela», interpretata per l'occasione dalla collega Paola Baronio, sale sul Freccia Rossa, treno ultramoderno ad alta velocità. In questo modo Paola eviterà di gelare lungo i rettilinei della A1 e si potrà godere il giro a Firenze, dove si ritroverà con l'impavido motociclista. K1300 GT e Freccia Rossa: due mezzi di trasporto total- mente diversi, ma con caratteristiche importanti in comune: sono adatti alle lunghe distanze, offrono il massimo del comfort, hanno prestazioni eccezionali e tecnologia al massimo livello.

Una moto, mille gadget

Il viaggio sarà affrontato con la più sportiva tra le tourer in commercio: 1293 cc di pura coppia, 160 CV che ruggiscono a 9000 giri, un telaio che invita alla piega e comfort ai massimi livelli. La moto del test è dotata di molti accessori: parabrezza più alto (60 euro, IVA inclusa), il cosiddetto Safety Package (comprende il controllo elettronico della pressione dei pneumatici RDC e il controllo di trazione ASC, 420 euro). In più, è stato installato il Pacchetto Touring 3 (1850 euro): faro allo Xeno, controllo elettronico della taratura delle sospensioni ESA, sella riscaldabile separatamente pilota/passeggero, manopole riscaldabili, Cruise Control, computer di bordo. Non male!

Signore e Signori, si parte!

Partiamo dal centro di Milano, dove la GT non è esattamente a suo agio. Nei continui stop-and-go da semaforo a semaforo emerge infatti la rumorosità del cambio, i rapporti si inseriscono con un «clac» sonoro, udibile a metri di distanza ed è necessario spingere il pedale con decisione, pena la sfollata se si cambia sottocoppia. Si tratta di un difetto congenito, non corretto dalle modifiche apportate a diversi componenti interni. Buche, pavé, binari del tram, tombini, sono ostacoli continui che sottopongono le sospensioni della GT ad un extra lavoro, tanto da suggerirci di impostare l'ESA su «comfort». Con questo sistema elettromeccanico è possibile adattare il set-up alla marcia in due o da solo, con e senza bagagli, ma anche alla condotta di guida, in souplesse o quella più sportiva.

Le dimensioni contano

Insomma, in sella si sta sempre comodi, e ciò aiuta, perché questo incrociatore richiede concentrazione per essere condotto in città. C'è da portare a spasso la massa della moto che con pieno, pilota e bagagli sfiora i 400 kg; svicolando tra le auto, poi, bisogna considerare i notevoli ingombri laterali. La larghezza massima della GT, rilevata all'altezza delle borse, è di 1030 mm (1010 mm agli specchietti), mediamente 200 mm in più rispetto a una moto «normale». La sella si trova, nella posizione più bassa, a 820 mm da terra (840 sulla posizione alta), quota che mette in imbarazzo chi è sotto il metro e 75. La forma ben studiata del sellino compensa in parte la distanza dal terreno. In più tra gli accessori c'è la sella ribassata (800-820 mm). Per contro, c'è chi preferisce la sella alta, dato che nella guida migliora il feeling con la moto. In ogni caso tutte le taglie troveranno la posizione ideale, dato che oltre alla sella è possibile regolare anche il manubrio su 4 posizioni, con un'escursione totale di 40 mm, grazie a un semplice sistema con due sole viti. La raffinata ergonomia della K 1300 GT è completata dal parabrezza motorizzato che si sposta su un'escursione di 100 mm, assicurando così protezione e visibilità perfette ad ogni pilota.

In campo aperto

Finalmente usciamo dal perimetro della città, e imbocchiamo l'autostrada A1 che ci porterà a Firenze. A meno che non abbiate il Telepass come noi, al casello non vi toccherà la pantomima del motociclista infagottato che, per riporre il biglietto, si sfila i guanti, apre e richiude le triple chiusure delle tasche della giacca da turismo invernale, con la fila di automobilisti impazienti che lo pressa. Su questa «Biemva» basta schiacciare il tasto con chiave dello sportellino sul lato destro della carenatura per riporre documenti, piccoli oggetti e, nel caso, il biglietto dell'autostrada. Inseriamo la prima, la frizione è piuttosto «maschia» da gestire e il suo punto d'innesto è piuttosto secco. L'accelerazione è bruciante, e la spinta così decisa che la K GT inizia ad esibirsi in una splendida impennata, interrotta però dall'intervento, piuttosto brusco, del controllo di trazione ASC (comunque disinseribile, al pari dell'ABS di serie). In autostrada si viaggia come dei pascià (a 130 km/h, il Tutor vigila...), unico appunto la rapportatura della sesta marcia, un po' corta per una moto di questo tipo. Per contro, viaggiando a 130 km/h, con il motore che ronza sornione, basta sfiorare il gas per scattare in avanti con rabbia. Visto che ci aspettano lunghi rettilinei senza troppo traffico, impostiamo il cruise control che mantiene la velocità della moto anche su salite e discese. La protezione aerodinamica è totale e anche i piedi del pilota, oltre a testa e corpo, sono riparati. Meno male, perché sul tratto appenninico la temperatura scende a -2° C e benediamo le manopole e la sella riscaldata, oltre alla carenatura e all'abbigliamento tecnico, che ci fanno uscire indenni da questa cella frigorifera naturale.

Finalmente a Firenze

Arriviamo a Firenze e ci ritroviamo con Paola che, puntualissima, sale in moto per la visita delle tante bellezze che Firenze sa offire ai turisti. La giornata passa veloce e, per non tornare col buio, ci avviamo presto, salutando la nostra passeggera che sparisce ancora dietro le porte del Freccia Rossa. Niente autostrada adesso: le curve della Futa ci aspettano per vedere se questo bestione così comodo è anche in grado di far divertire quando si fa sul serio. Siamo stupiti dal bilanciamento della ciclistica della GT: è incredibile che una moto così pesante, così ingombrante possa tenere un passo così rapido! Nei destra/sinistra l'inerzia si avverte, ma non più di tanto e con un po' di «mestiere», aiutandosi col corpo, non si rimpiangono troppo i mezzi manubri di una race-replica. L'ABS dalla taratura perfetta aiuta a frenare fin dentro la curva, senza timori di bloccaggio: l'avantreno imposta preciso e la moto segue, neutra. La leggera tendenza ad allargare la linea in uscita si compensa aprendo generosamente il gas, tanto le scodate in accelerazione sono gestite, un po' bruscamente in verità, dal controllo di trazione. Quindi il segreto della guida di questa moto sta nell'elettronica? Diremmo piuttosto che la K 1300 GT riesce a divertire, nonostante la mole, grazie a una ciclistica sana, a un motore ben progettato, assistiti efficacemente dall'elettronica di bordo. A questo punto, se la moto vi interessa, non vi resta che convincere, nel caso, la vostra amata... Fatele leggere questa prova, magari aiuta!
La partita da Milano e Firenze si conclude per un pareggio. Il Frecciarossa vince la gara contro il tempo (4 ore e 18 minuti tra andata e ritorno) mentre la moto - ma solo se si viaggia in prima classe - è più conveniente dal punto di vista economico (91 euro complessive, benzina e autostrada comprese). Con la BMW entrando nella A1 al casello di Milano Sud, abbiamo impiegato circa 3h e 30 minuti per arrivare a Firenze Sud, comprese le soste per rifornimento della moto e... del pilota. La velocità di crociera è stata di 130 km/h per una media oraria di circa 86 km/h. Per la sola andata abbiamo consumato 23,6 litri di carburante, mentre la tariffa autostradale, sempre di sola andata è stata di 17,7 euro. Il biglietto in prima classe di sola andata in treno è costato 57 euro (114 euro complessivi) usufruendo di una promozione lancio. Qui sotto le tariffe massime del servizio anche per la tratta Milano-Roma Fast. Dal lancio del servizio sono attivi molti sconti promozionali da verificare sul sito www.ferroviedellostato.it. Acquistando il biglietto online la riduzione è sempre del 5%.
La coppia massima ai bassi regimi è molto importante nella guida, soprattutto di un modello pesante come la K 1300 GT. I motoristi della BMW hanno ottenuto un buon risultato con accorgimenti raffinati, derivati dal mondo auto. Uno dei metodi «meccanici» per aumentare la coppia di un motore è elevare il rapporto di compressione; il limite è dato dall'autoaccensione della carica (battito in testa), problema aggirato dalla BMW con l'adozione di sensori di battito nelle testate: quando viene rilevata un'accensione anomala la centralina ritarda l'anticipo di accensione, ricreando le condizioni normali di funzionamento. Per questo la GT può utilizzare senza problemi benzine a 95 ottani invece dei soliti 98. Sulla GT le informazioni digitali viaggiano su un «anello» (CAN-BUS) dal quale prendono le informazioni necessarie le diverse centraline, a vantaggio della velocità di trasmissione e del peso dei cablaggi.
Il Telepass è utilizzabile anche sulle due ruote, per pagare i pedaggi sui 3.400 chilometri della rete del Gruppo Autostrade per l'Italia. La targa della moto va indicata sul contratto se nuovo, o aggiunta ad un contratto esistente. Si può utilizzare lo stesso Telepass dell'auto, o richiederne un altro a soli 60 centesimi al mese IVA inclusa. Unico accorgimento richiesto è quello di transitare nelle porte dedicate alle due ruote, dove si trovano tre simboli di moto in sequenza verniciati. Le sbarre di queste porte hanno dimensioni ridotte, per transitare in sicurezza. Per il montaggio sul manubrio si possono usare supporti dedicati o si può inserire il Telepass nella tasca delle borse da serbatoio. In entrambi i casi va posizionato correttamente, in senso ortogonale all'asse del veicolo e con il Velcro (usato per il fissaggio al parabrezza delle auto), rivolto verso l'alto e inclinato in avanti. Sugli scooter è possibile montare il Telepass nel portaoggetti anteriore, a condizione che quest'ultimo e lo scudo siano realizzati in plastica.
Nella riunione di redazione, quando abbiamo stabilito che avrei raggiunto Firenze in treno e non in moto, ho tirato un sospiro di sollievo. Le previsioni meteo davano una temperatura tra i -2 e i +5 gradi e l'idea di languire quasi quattro ore in autostrada sul sellino del passeggero era francamente scoraggiante... senza contare che poi Riccardo Capacchione si è dovuto sobbarcare anche il viaggio di ritorno. A esperienza conclusa, confermo che mi è andata bene, non solo dal punto di vista del comfort, ma anche per l'esperienza di viaggio in sè, dato che l'alta velocità rappresenta ancora una novità per la maggioranza degli italiani. Primo dato: il Frecciarossa è partito come da programma da Milano Centrale alle 10.30, si è fermato a Bologna alle 11.35 ed ha toccato la stazione di Firenze mentre scoccavano le 12.39, rispettando al secondo gli orari previsti. Da quando la linea è stata inaugurata il 14 dicembre scorso, a parte qualche episodio isolato, sta funzionando bene, tanto che l'Eurostar Fast che percorre la distanza Milano-Roma in tre ore e trenta minuti sta sottraendo il 30 per cento dei passeggeri ai voli verso la Capitale. Tornando a noi, quando il treno dopo la stazione Milano Rogoredo aumenta l'andatura fino a raggiungere nel tratto verso Bologna i 300 chilometri, si prova una sensazione davvero singolare: le macchine che sfrecciano parallele ai binari sulla A1 spariscono alle nostre spalle una dopo l'altra. Si viaggia alla velocità di una moto da Gran Premio in un silenzio ovattato, senza vibrazioni, in un ambiente luminoso, su una comoda poltrona dotata di tutti i dispositivi per comunicare con il mondo. Senza retorica è davvero un viaggio nel futuro. In prima classe si apprezzano piccoli comfort come il quotidiano e una bevanda calda, ma anche in seconda si viaggia comodi. La sensazione ferruginosa del vecchio viaggio in treno svanisce completamente: si va veloci sotto tutti i punti di vistatanto che le pratiche di acquisto dei biglietti o le variazioni di orari sono facilitate da personale presente anche sui binari prima della partenza. Certo, la moto è un'altra cosa. E una volta a Firenze, sul comodo sellino (scaldato!) della BMW K 1300 GT non era affatto male fare la passeggera!

Dati Tecnici

 
BMW
K 1300 GT ABS Sport

Motore

4 cilindri in linea trasversali a 4 tempi, raffreddamento a liquido; alesaggio per corsa 80,0x64,3 mm; cilindrata 1293 cc; rapporto di compressione 13,0:1. Distribuzione bialbero a camme in testa con comando a catena e 4 valvole per cilindro. Alimentazione a iniezione elettronica con sensori di battito in testa, diametro corpi farfallati 46 mm. Capacità serbatoio carburante 24 litri (di cui 4 di riserva). Lubrificazione a carter secco.

Trasmissione

primaria ad ingranaggi, finale a cardano. Frizione multidisco in bagno d’olio e comando idraulico. Cambio a sei marce.

Ciclistica

telaio a doppio trave in alluminio con motore portante; sospensione anteriore BMW Duolever con ammortizzatore centrale, escursione ruota 115 mm; sospensione posteriore, BMW Paralever regolabile nel precarico molla e nell’idraulica in estensione, escursione ruota 135 mm. Cerchi: anteriore 3,50x17”, posteriore 5,50x17”. Pneumatici: anteriore 120/70-ZR17, posteriore 180/55-ZR17. Freni: anteriore a doppio disco flottante in acciaio da 320 mm e pinze a 4 pistoncini, posteriore a disco in acciaio da 294 mm e pinza a doppio pistoncino.

Dimensioni

lunghezza 2318, larghezza 965, altezza sella 820/840, interasse 1572. Peso a secco 255 kg.

Prestazioni

potenza 118 kW (160 CV) a 9000 giri, coppia 135 Nm (13,8 kgm) a 8000 giri.

Prestazioni

Il commento del centro prove

Nell’accelerazione il sistema di trasmissione è violentemente stressato, in particolare nel caso di moto potenti e pesanti come la K 1300 GT. Al di là dei tempi staccati da questa BMW, ci ha impressionato positivamente la costanza di prestazione della frizione, un po’ meno il cambio che nell’uso concitato di questa prova si è rivelato rumoroso e soprattutto poco preciso, tanto da arrivare alla sfollata. Il controllo di trazione, quando inserito, non consente alla moto di impennare, ma questo non va a vantaggio della prestazione sul dritto perché il «taglio» della centralina rallenta l’azione. Da sottolineare che i tempi, realizzati con borse, bauletto e parabrezza alto, sono appena superiori sui 400 e 1000 a quelli di una sportiva da 1000 cc, mentre sui 1500 metri il distacco si fa più ampio, dato che la GT è limitata a 250 km/h, velocità che raggiunge appena dopo i 1000 metri. Ottime le frenate, considerando la massa della moto

Curva di accelerazione

BMW K 1300 GT ABS Sport

Condizione della prova

Cielo sereno
Vento 2 m/s
Temperatura aria 8°C
Pressione atmosferica 999 mb
Temperatura asfalto 11°C

Rilevamenti

 
BMW
K 1300 GT ABS Sport

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 250,4 km/h (28,0 s)

ACCELERAZIONE

0-400 m 11,3 s (203,9 km/h)
0-1000 m 20,8 s (243,4 km/h)
0-90 km/h 3,2 s (37,3 m)
0-130 km/h 4,9 s (91,0 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

80-130 km/h 5,1 s (149,5 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

130-80 km/h 2,4 s (78,6 m)
50-0 km/h 2,4 s (23,8 m)

CONSUMO

Urbano 14,0 km/l
Extraurbano 14,9 km/l
Autostrada (130 km/h indicati) 19,2 km/l

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 307,0 kg
Distribuzione masse senza conducente (% ant./post.) 47,5/52,5
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) 43,5/56,5

Pagelle

 
BMW
K 1300 GT ABS Sport

In sella

5.0

Ci piacerebbe conoscere il pilota che non si trova a suo agio. Manubrio e sella sono regolabili, e quest’ultima è disponibile in versione ulteriormente ribassata (optional).

Comfort

4.5

La seduta soddisfa, come detto sopra, proprio tutti. Protegge dalla testa ai piedi e non è un modo di dire. Vibra, ma è poca cosa.

Dotazioni

4.5

Di serie l’ABS, una ciclistica e un motore tecnicamente controcorrente e il plexiglass elettrico. Infiniti gli optional ad alta tecnologia.

Qualità percepita

5.0

I puristi della meccanica la vedono quasi come un’auto, tanto è rifinita in tutto, dagli accoppienti alla veniciatura. È un complimento?

Capacità carico

4.5

Più di così vi comprate un Transit. Le valigie sono capienti e si possono smontare facilmente, peccato che la verniciatura si righi facilmente.

Motore

2.5

Potente come quello di una sportiva, ma dotato di più coppia e di quel «tiro» che solo i motori con volani pesanti riescono a generare.

Trasmissione

0.0

Il cambio ha innesti lunghi e poco precisi ed è molto rumoroso, quasi quanto il cardano che ha giochi di trasmissione negli apri-chiudi.

Sospensioni

4.5

Perfette per questo tipo di moto, definicono un assetto azzeccato e non risentono del carico e del passeggero. Eccezionale l’ESA.

Freni

4.5

Potenza e modulabilità ok e sotto stress non abbiamo rilevato fading. L’ABS interviene in modo appena percepibile e lo si benedice in condizioni di fondo pessimo. Se non fosse arrivato quello sportivo Honda, sarebbe il migliore.

Su strada

4.5

Indole: viaggiare, senza perdere il gusto della piega anche in due. Una granturismo «seria», priva dell’aspetto un po’ da luna-park della sorella LT e della Gold Wing.

Versatilità

3.5

In città più che soffrire, fa soffrire chi la guida. Certe volte non si ha voglia di sbatacchiare in giro 400 kg... ma quando viaggia è la numero uno!

Prezzo

2.5

La GT «base», con ABS e parabrezza elettrico, costa già parecchio. Con gli optional della moto in prova si arriva a 20.980 euro, tanti soldi, anche se la qualità c’è e l’usato tiene.

Pregi e difetti

 
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K 1300 GT ABS Sport

PREGI

Prestazioni motore, Ciclistica, Comfort, Capacità di carico, Freni e ABS

DIFETTI

Cambio e cardano rumorosi, Azionamento cavalletto centrale

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