Volete uno scooter GT da 125 cc? Allora il Wottan GT2 è quello che fa per voi

Quando si parla di scooter 125, in Italia si fa quasi sempre riferimento ai ruota alta, ma nel resto d'Europa le cose vanno diversamente: basta vedere le classifiche vendita per capire quale sia il potenziale di mercato dei "ruota bassa". I quali hanno diversi motivi per competere ed essere considerati in fase d’acquisto. Tra tutti, le ruote basse rendono lo scooter più maneggevole, ed essendo tendenzialmente più larghe consentono di superare ad esempio i binari senza problemi, e poi il sottosella, non essendoci ostruzioni nella zona posteriore, sono solitamente più capienti.

E per questi motivi alcune case si cimentano anche nella realizzazione di 125 a ruote basse. Un esempio è il Wottan GT2. Per chi ancora non la conoscesse, Wottan è un’azienda spagnola che realizza un’ampia gamma di scooter, come vedremo, fatti bene.

Estetica da "grande"

Una cosa che non abbiamo anticipato e che solitamente caratterizza i 125 è la semplicità. Poiché la loro destinazione è pressoché la città, le case tendono a rendere minimalisti gli scooter, anche per contenere i costi. Non si può dire lo stesso per il Wottan GT2 che già dall’aspetto si distingue dalla massa. L’estetica, realizzata da Alessandro Tartarini, è forte: davanti si sviluppa in verticale, con un muso caratterizzato da linee quasi aggressive e un gruppo ottico a LED che rende l’animo arrabbiato.

Si prosegue nella zona centrale: il tunnel presenta ai lati due cover in finta fibra di carbonio, che fanno comunque la loro scena, e la sella con una forma articolata è piena di dettagli; doppio effetto nel tessuto, cuciture a vista, in contrasto e poggia schiena per il guidatore. Dietro i due grossi maniglioni per il passeggero. E si conclude nel retro con un doppio faretto esagonale, anche questo a led, che chiude il cerchio.

Che piaccia oppure no, c’è da dire che l’estetica è sicuramente d’impatto e a occhio regala una sensazione di ben fatto già al primo sguardo.

Tecnica semplice ma tanto pratico

Wottan GT2 125 monta un motore monocilindrico raffreddato a liquido da 11,1 CV a 8.500 giri e 11,7 Nm di coppia a 6.500 giri. Nulla di sorprendente, esattamente ciò che serve. La ciclistica vede un impianto frenante con disco singolo davanti da 240 mm e 220 mm dietro. Sospensioni idrauliche, all’anteriore una forcella tradizionale da 33 mm di diametro e 96 mm di escursione, dietro i classici due ammortizzatori da 92 mm ma non regolabili nel precarico.

Ciò che fa specie è la dotazione. Partiamo dall’elettronica: è dotato di sistema ABS Bosch, controllo di trazione e sistema Start & Stop disinseribile. Lo schermo è un enorme TFT da 7” che mostra le principali informazioni ed è possibile visualizzare la navigazione turn by turn se collegato allo smartphone. Praticamente ha tutto.

E poi c'è tanto spazio di carico. Eccetto che la zona centrale, occupata dal tunnel, il sottosella è molto capiente. Si riesce ad alloggiare un casco jet di medie dimensioni e avanza spazio per altri oggetti o l’antipioggia. E nel retro scudo si trovano due vani portaoggetti, anche questi molto grandi. Anche in questo caso non ci sarebbe nulla di sorprendente ma i vani del Wottan GT2 sono disegnati bene, per contenere ciò che serve tutti i giorni.

Altro punto a favore del GT2 è la posizione in sella. Il manubrio è in stile naked, quindi a vista, e ciò permette di modificarne l’inclinazione a proprio piacimento. In realtà noi lo abbiamo trovato perfetto così come esce dal concessionario. È abbastanza alto da rilassare braccia e spalle e permette il pieno controllo grazie a un buon angolo di sterzo e alla larghezza. La sella molto comoda è a 850 mm, un valore non così contenuto ma la forma della sella nella zona delle gambe aiuta a poggiare facilmente entrambi i piedi a terra. Le pedane sono un po’ meno generose, si muovono i piedi appena avanti e indietro e viene difficile anche posizionarli sulle pedane rialzate.

Un piccolo difetto che si riscontra nella posizione di guida, soprattutto per chi supera i 180 cm di statura, è la posizione dei vani retroscudo. Essendo molto vicini alle ginocchia, in caso di frenata intensa, si aprono a causa della pressione. C’è quindi da fare attenzione.

Una proposta interessante

Ma come va il GT2? Partiamo dal motore. 11 CV sono sufficienti per l’utilizzo di tutti i giorni e in generale funziona tutto bene. Poche vibrazioni, un buon allungo e facile nella gestione. L’unica piccola pecca si rileva in partenza; al semaforo infatti si vorrebbe qualcosa di più. Non è estremamente lento, ma se avesse quello spunto in più per prendere velocità fino ai 50 km/h sarebbe perfetto a 360. Il vero limite si riscontra in due, in questo caso in partenza è abbastanza lento ma alla fine ci si fa l’abitudine.

Per il resto invece è davvero facilissimo. Comparto freni ad hoc, con un buon effetto mordente se dovesse servire, sospensioni sostenute che riscontrano l’unico limite sui dossi e sul pavè, ma in generale è davvero piacevole. È leggerissimo da gestire e le ruote piccole aiutano parecchio, lo guidi effettivamente come un GT nonostante le prestazioni siano contenute.

I sistemi elettronici tra l’altro funzionano perfettamente: l’ABS è eccellente e il controllo di trazione non invasivo, ma adatto soprattutto quando piove.

Eccetto quella piccola pecca sulle prestazioni in partenza, è uno scooter che si guida davvero bene e fa quasi strano a un prezzo così contenuto.

Prezzo e considerazioni

Il Wottan GT 2 non è esattamente qualcosa di nuovo, ma qualcosa che si va a posizionare tra la categoria dei ruote basse (per fare un esempio, Yamaha NMax e Honda PCX) e i loro fratelli maggiori, Xmax e Forza. Come idea è più simili ai primi, ma la dotazione fa pensare ai secondi, perciò è una proposta davvero interessante.

Se poi si considera che viene venduto a 2.990 euro f.c. e con cinque anni di garanzia compresa, diventa ancora più competitivo. In questo modo Wottan potrebbe diventare un vero rivale dei più grandi, combattendo con il prezzo e la dotazione, nonostante le prestazioni ancora non all'altezza.