Non solo prezzo super: ecco perché la CFMoto 800 MT-X è destinata al successo +VIDEO+

Tempi duri... per gli altri. CFMOTO cresce di oltre il 20% anno, è cinese ma è il produttore cinese con la mentalità più occidentale, ha forza, capacità, volontà di espandersi e attacca il mercato con una gamma di prodotti sempre più adatta al mercato "ricco" del vecchio continente.

La gamma MT, ad esempio, una serie di crossover bicilindriche più o meno "off" che ha già conquistato estimatori con la 650 (ora 700), ha svoltato con la 800 motorizzata KTM e convinto definitivamente con la entry-level 450, arrivando ora a proporre al vertice della gamma una dual vera, la 800MT-X che va ad affiancarsi alle rinnovate 700 e, di fatto, completa la famiglia rendendo l'offerta davvero articolata.

CF MOTO 800 MT-X: non è come le altre

Una moto come un'altra, direte. Sì, solo che costa 9.490 e ha tutto. Solo che ha una decisa personalità estetica. Solo che ha alle spalle un brand che sta lavorando forte sul proprio appeal. Con ottimi risultati, peraltro.

Sapete qual è la vera differenza con gli altri brand asiatici? Che, e l'ho vissuto sulla mia pelle durante i giorni di press test della 800 e della SR-R, il personale di CFMOTO ha un approccio socratico al mercato. Sa di non sapere (tutto), quindi sono curiosi, fanno domande, danno risposte, si aspettano la verità e sono pronti ad affrontarla. E, non ultimo, parlano (ottimamente) inglese. Tutti. Può sembrare una cosa da poco ma è un approccio radicalmente diverso rispetto a chi vuole imporre il proprio prodotto, il proprio stile, la propria filosofia. I giapponesi, ad esempio, sono nettamente più chiusi, anche linguisticamente. Vabbè, rifletteteci e aiutatemi a capire. E ora torniamo alla moto.

CFMOTO 800 MT-X Come è fatta

L’estetica definisce subito l’indole, che è quella di una vera dual: decisa verticalità sul frontale, sottolineata dal parabrezza (regolabile) e dal display TFT (verticale, appunto), snellezza al posteriore. In mezzo, il serbatoio da 22,5 litri che si sviluppa in basso ma lascia la zona centrale della moto molto snella, ottimamente conformata per la guida in piedi. Telaio in acciaio, telaietto imbullonato e forcellone (molto lungo) in alluminio. Le sospensioni sono completamente regolabili e hanno ampia escursione (230 mm per entrambi gli assi).

Finito? No, ci sono 240 mm di luce a terra, una sella ampia e ben rifinita a 870 mm da suolo e un peso a secco di 205 kg che diventano circa 220 in ordine di marcia. Su quest’ultimo punto ci sono numeri discordanti sulle varie schede tecniche, ma l’ordine di grandezza è quello.

Ovviamente, ruota anteriore da 21", posteriore da 18" e dotazione elettronica completa: 3 Riding Mode, cruise control, ABS cornering disinseribile al posteriore, controllo di trazione disinseribile anch’esso, connettività con smartphone, quickshifter up/down. Se pensate che la sella sia troppo alta, c’è anche la versione con altezza limitata a 830 mm. Non cambia l'imbottitura ma le sospensioni, che per abbassare la seduta hanno una corsa inferiore (190 mm). Il pacchetto è completo, dunque, e il prezzo è allettante: lo ripetiamo: 9.490 euro.

CFMOTO 800 MT-X Come va

Partiamo dal motore che è, con poche modifiche, il bicilindrico utilizzato anche sulla KTM 790. In numeri: 92 cavalli a 8.500 giri e 86 Nm di coppia a 6.750 giri. Un cuore pulsante dalla doppia personalità: morbido, fluido, rotondo ai bassi regimi, grintoso e urlante una volta superati i 4.500 giri. Questo sdoppiamento di personalità aiuta chi, come il sottoscritto, ha un rapporto altalenante con lo sterrato e ha dovuto affrontare oltre 100 km di fango e pietUn filo di gas e lei va su, re. Ecco, questa moto, questo motore, mi ha dato fiducia e aiutato ad affrontare i miei (fondatissimi) timori. senza intoppi. Le considerazioni conseguenti sono dunque ineluttabili: il comando del gas dialoga proficuamente con il motore e l'on-off è davvero minimo. Senz'altro meglio rispetto alla prima 800MT che avevamo provato un paio di anni fa. In verità, c'è un po'di seghettamento in prossimità dei 4.000 giri, ma è davvero poco fastidioso.

Passo ai punti deboli subito, così il quadro risulterà più completo. Non è idilliaco il rapporto con i pneumatici CST di primo equipaggiamento che, nonostante l'ampia tassellatura (come disegno ricordano i Pirelli Scorpion STR) non riescono a dare estrema fiducia. Va detto, però, che durante la prova il fondo era davvero insidioso. C’è un altro punto che non mi ha del tutto convinto: la frenata. Anche in questo caso, si può trovare una giustificazione nei pochissimi chilometri percorsi dalle moto, ma in ogni caso mi aspettavo più mordente dalla coppia di dischi anteriori. Le pinze J.Juan ad attacco radiale hanno un aspetto promettente, ma quando si alza il ritmo gli spazi di arresto e la corsa alla leva si dilatano, c'è poco da fare. Ben più convincente il rendimento del freno posteriore; anche in questo caso un po di corsa a vuoto nella parte di attacco, ma è questo un bene per la modulabilità, soprattutto se si utilizzano stivali da enduro.

CFMOTO 80MT-X: motore morbido, il 21" si sente, buona protezione

Passiamo al reparto ciclistico, con un occhio di riguardo per le sospensioni; la taratura standard è sostenuta per un utilizzo off-road ma valida su strada. I trasferimenti di carico ci sono, ma sono sempre molto gestibili e non disturbano la pulizia di guida, né in fase di ingresso curva, né in uscita quando si va a richiamare il gas. Fra le curve la MT non si scompone, nonostante già ai primi passi di danza denunci la sua attitudine off e la detenzione di ruota anteriore da 21 pollici. La rotondità nella discesa in piega è però gradevole, così come la stabilità a centro curva. Si imposta una linea e lei sta lì, dove si vuole e come si vuole. E piu non domandare… Sono infatti sicuro che, con le scarpe giuste, il divertimento non venga affatto meno anche per chi soffre di pruriti al polso destro.

Dual vera, dunque, in grado di accontentare anche chi vuole mettere, fra uno sterrato e l'altro, un po' di chilometri sotto al sedere. La posizione in sella è comoda: buona l’ imbottitura, ottima la triangolazione pedane, manubrio, piano di seduta. C'è qualche vibrazione ai regimi medio alti, ma nulla di realmente fastidioso. Inoltre, abbiamo guidato senza gommini sulle pedane quindi vorrei rimandare il giudizio definitivo a più dettagliata prova. Il parabrezza, regolabile tramite morbida coppia di rotelle, devia efficacemente l'aria dal busto e dalla testa lasciando un po' esposte solo le spalle. Anche le gambe, dietro alle parti discendenti del serbatoio, trovano un comodo riparo. Bene anche la rapportatura, con una sesta non così lunga da soffocare il bicilindrico, ma capace di far mantenere buoni ritmi senza troppo tirare il collo al motore. Avrei voluto dirvi di più dei consumi, ma è stato impossibile avere dei riferimenti.

A proposito di rapporti e cambio: il quickshifter bidirezionale fa parte della dotazione di serie. Si può escludere, attraverso la strumentazione, oppure sfruttare, con una discreta dose di soddisfazione. Non è il più veloce né il più preciso che abbia mai provato ma, se sulle prime mi era sembrato troppo contrastato, con il passare dei chilometri la sua fluidità è aumentata considerevolmente. Insomma, promosso pure lui. E gli ultimi voti positivi vanno al reparto elettronico: la strumentazione da 7" a sviluppo verticale è chiara, il controllo di trazione lavora bene e l'ABS Cornering (che non è escludibile all’ anteriore) permette di divertirsi lo stesso anche sui fondi molto mossi. Anche destreggiarsi fra le impostazioni non è difficile, grazie alla pulsantiera sinistra comoda e dotata di tasti ampi.

CFMOTO MT 800-X prezzi, disponibilità e considerazioni finali

Tempi duri per gli altri, dicevo all’inizio. E sì, lo snocciolare queste considerazioni non mi ha fatto cambiare idea: la MT è una moto piacevole alla vista e al tatto, con una sua personalità estetica e caratteriale. Provo a parametrarla alle sue concorrenti dirette… è meno offroad della Ténéré perché più pesante e meno snella, ma per un uso più stradale ha più allungo ed è più confortevole grazie al riparo aerodinamico e ad una sella più permissiva. È piu "off" della Suzuki V-Strom 800 DE, della quale non raggiunge quella rotondità e morbidezza che quando si viaggia quasi esclusivamente su asfalto, sono una bella manna dal cielo.

È (prevedibilmente?) più simile alla KTM 790 Adventure, anche se un po' più acerba in termini di ciclistica. In termini di versatilità, la trovo compatibile con la BMW F 900 GS, l'altra dual a cui non piace eccedere. Ciò che è imbattibile nella MT, di fatto, è il rapporto dotazioni/prezzo. Come detto, per mettersela in garage bastano 9.490 euro e, tutto considerato, lo ritengo un ottimo affare. La scelta di colori offre solo due opzioni: azzurro e grigio, che sono già noti come colori CFMOTO, o un sobrio ma meno personale total black.