Anteprime
Rieju Aventura 500: scopri la nuova adventure con 1.000 km di autonomia!
Autonomia record grazie ai consumi contenuti del twin 500 per patente A2 e ai ben 40 litri di benzina suddivisi in due serbatoi. Ma la Aventura è prima di tutto una bella dual, con le ruote da 21”-18” e dotazioni di livello
Nonostante Rieju abbia tradizione soprattutto nelle piccole cilindrate, a Eicma 2022 la Aventura 500 seppe attirare subito l’attenzione. Motore 500 bicilindrico, linea e dimensioni che strizzano l’occhio alla Honda Africa Twin, dotazioni da off-road "serio" e la peculiarità del doppio serbatoio, con 20 litri anche sottosella per un totale di 40 litri a bordo e un’autonomia "africana" che può arrivare a 1.000 km.
Una formula originale e riuscita, che lasciava presagire un buon successo ma che si è scontrata con un impedimento commerciale imprevisto: Loncin ha un accordo di distribuzione dei suoi prodotti in Italia con Padana Sviluppo, talmente forte da aver bloccato per ben due anni l’importazione della Aventura 500. Ora le cose sembrano risolte, per cui nel 2025 ci aspettiamo di vedere la bella adventure spagnola anche sulle nostre strade.
Rieju Aventura 500: DNA off-road e buone dotazioni
In realtà siamo riusciti a mettere le mani sul primissimo esemplare arrivato in Italia già in questa fine del 2024, una perfetta occasione per farci un primo pieno e una prima presa di contatto.
Forte di un prezzo "promo" di 7.100 euro che pare verrà confermato per tutto l’anno, la Rieju Aventura 500 costa un po' di più della media delle crossover 500, ma dalla sua ha dotazioni davvero interessanti. Il robusto telaio in acciaio è abbinato a sospensioni SZC, azienda cinese che incontriamo per la prima volta ma il cui funzionamento ci è parso decisamente buono, sia per la forcella rovesciata da 43 mm che per il mono abbinato a link e forcellone in alluminio, entrambi completamente regolabili senza attrezzi. Da segnalare la presenza dell’ammortizzatore di sterzo e i riser con offset regolabile, due chicche da enduro professionale.
Sono marchiati SZC anche i freni, anche qui addirittura al limite dell’esuberanza nel caso del doppio disco anteriore a margherita, assistiti da un ABS escludibile. Le ruote tubeless a raggi montano pneumatici CEAT molto tassellati, almeno sull’esemplare in nostro possesso. Di serie una robusta slitta paramotore, le protezioni motore in tubi, i paramani con una solida anima in alluminio, il portapacchi e il cavalletto centrale. Nonostante tutte questi elementi, la Aventura 500 dichiara 190 kg a secco, che lievitano poi a 220 kg con tutti i 30 kg di benzina a bordo.
Rieju Aventura 500: sapore di... Africa
Il motore Loncin è un twin parallelo con distribuzione bialbero e alimentazione non RBW, dalle quote appena sottoquadre (67 x 68,8 mm). Eroga 47,5 CV restando nei limiti della patente A2. Nonostante le dimensioni abbondanti, le quote sono relativamente compatte con 1.440 mm di interasse e la sella a 840 mm, relativamente alta per effetto della escursione sospensioni piuttosto generosa: 190 mm sui due assi.
Il ponte di comando richiama quello della Africa Twin, con un display TFT da 7” con connessione a smartphone e navigazione completa (Google Maps o Waze) e una barra inferiore dedicata in questo caso alle spie. L'elettronica è ridotta alle due mappe motore (dall'impatto limitato) e all'ABS disinseribile, ma i pulsanti al manubrio sono pratici.
La media con dimensioni da maxi
In sella la Aventura 500 sfoggia un’ergonomia distesa, comoda per tutti ma che piacerà soprattutto a chi è più alto: braccia ben distese e manubrio largo, oltre a una posizione per la guida in piedi davvero molto azzeccata: una delle migliori che abbiamo trovato su una adventure, nonostante i due ampi serbatoi da 20 litri l’uno.
Da lassù la Aventura 500 si governa sempre bene, anche se con il pieno di benzina il baricentro si alza sensibilmente, e nei cambi di direzione o nelle frenate più intense si avvertono le inerzie. Il feeling è da moto "grande", che non è un difetto visto che nella classe 500 questo è quello che ha fatto la fortuna della Benelli TRK e delle sue emule.
Rispetto alle quali la Rieju offre però un comportamento in off-road di tutt’altra pasta, visto che oltre ai semplici sterratoni è possibile affrontare qualcosa di più impegnativo grazie al buon comportamento delle sospensioni e all’ottima ergonomia in sella. Anche il motore si dimostra sempre presente e mai brusco.
Aventura 500: votata al turismo, anche dove l'asfalto finisce
Su strada invece, dal 500 leggermente sottoquadro di origine Loncin si vorrebbe qualcosa in più, per regalare più brio a una moto comunque generosa nelle dimensioni. Il twin cinese è regolare e manifesta poco on/off, ma resta lento a prendere giri. A 4.500 è a 90 km/h, a 6.100 a 130 km/h e lì in mezzo c’è il suo range di funzionamento ottimale, mentre ai bassi e in allungo è sempre regolare, ma tutt’altro che rapido.
Abbiamo comunque una moto che si è rivelata una valida turismo a 360°, più versatile di molte crossover cinesi. Rispetto alle quali costa un po' di più, ma se si guarda alle rivali europee, più potenti e tecniche anche per via di una cilindrata più alta, la Aventura costa quasi la metà. Se si cercano confort, buona protezione dall’aria (anche se il plexi non è regolabile) e grande capacità di carico, la Rieju Aventura 500 è perfetta per viaggiare, anche dove l’asfalto finisce. E con 7.990 euro si può acquistare la versione già dotata del tris di valigie Shad, che la rende veramente una globetrotter.
Insomma, una moto che ci è decisamente piaciuta per come è stata pensata e realizzata: pochi voli pindarici, grande concretezza ma tutto quel che serve in fatto di dotazioni e anche – fatta la tara ai trasferimenti di carico – una bella guida. Veri difetti non ne ha, se non che meriterebbe un motore più grande, 650 o 700. Ma è anche vero che uno dei suoi punti di forza è quello di essere nei limiti della patente A2, il che la rende una temibile concorrente per tutte le altre adventure e crossover del mercato.
Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.