Abbiamo provato l'allestimento Super Tech del "Vespone". Obiettivo? Riuscire a trovare dei difetti nel best seller di Piaggio, uno scooter praticamente inattaccabile da tutti i punti di vista. Ci saremo riusciti? Leggete per scoprirlo
Vespa GTS 300 Super Tech. Con un nome così magniloquente, che cosa le vuoi dire? Cioè, già "Vespa" di suo, se non sei un entomologo e ti occupi di motori, ha bisogno di poche presentazioni. In più ci aggiungi GTS 300: il vespone, quello large frame, insieme a pizza pasta mandolino il simbolo dell'Italia nel mondo. Uno - ancora oggi - dei più venduti, nonostante con quella cifra ci compri una bella moto di produzione cinese. Ma la Vespa non si compra per il prezzo o per la funzionalità. La Vespa è - qualunque sia la cilindrata - una scelta di cuore, di bellezza, di stile. La Vespa è la Vespa e guai a chi la tocca.
In più, abbiamo avuto tra le mani la versione Super Tech - me cojoni, come direbbero a Roma. Tecnologia come se piovesse, perché la Vespa è sì stile e nostalgia, ruote con cerchi piccoli e linee sempre uguali a se stesse, una sospensione anteriore che oggi è a dir poco unica (perché inimitabile, ma anche perché nessuno adotterebbe mai una soluzione così irrazionale come quello che una volta si chiamava "biscottino"). Ma siamo nel 2024, e sull'ammiraglia di Pontedera chiaramente c'è di tutto: avviamento keyless, Abs, controllo di trazione (che qui chiamano Asr), addirittura il navigatore di bordo e un display elettronico con cui è perfino divertente giocare nell'ozio delle pause al semaforo rosso. Il tutto incorniciato in una livrea davvero magnifica: la nostra si chiama Grigio entusiasta matt, è un grigio perlato opaco che tende al bianco, con due decal grigie e verde lime.
VESPA GTS 300 SUPER TECH: L'ARMA DEFINITIVA PER IL COMMUTING
Se parlassimo di numeri di vendita, la Vespa GTS 300 nel suo insieme è una gallina dalle uova d'oro per Piaggio. In questo allestimento costa 7.499 euro (ma la versione più economica parte dai 7.099 della Super): non poco, lo abbiamo già detto. Ma fino a oggi, nel solo 2024, in Italia l'hanno comprata quasi 2.800 persone. In sostanza, vende poco meno della 125: a fronte di un'ingombro leggermente maggiore, la Vespa GTS 300 è un tuttofare micidiale.
Ed è facile da gestire per tutti: non pesa tanto (148 chili a secco), la sella è alta 790 mm da terra (quindi praticabile per uomini e donne, neofiti ed esperti), affronta benissimo la città - grazie anche alla sempre utilissima pedana piatta - e i tratti extraurbani, dove spingerla a 120 all'ora è un gioco da ragazzi e l'unico nemico sono moscerini e insetti. E per di più, frena benissimo.
Stentiamo quasi a capire come, a fronte di un così ridotto diametro dei cerchi e di una così ampia potenza disponibile (23,8 CV e 26 Nm di coppia), la pinzata sia sempre bella, piena, regolare, efficace. Insomma, il mito della Vespa che non frena (come quello della Vespa poco stabile: adesso c'è un puntone di irrigidimento tra la ruota anteriore e il piantone dello sterzo) appartiene al passato. Anche perché qui ci sono due bei dischi da 220 mm per frenare.
E i consumi nel misto sono tutto sommato buoni: Piaggio dichiara 30,3 km con un litro, i nostri rilevamenti ne dichiarano 26 reali. Con 8,5 litri di pieno, e spremendo l'acceleratore come piace fare a noi da semaforo a semaforo, oggi si fanno 220 km. Se poi guidate come mia moglie, il range può tranquillamente superare i 300 km…
SOTTOSELLA E PEDANE: DUE BUCCE DI BANANA…
Insomma, per andare a trovare qualcosa che non va, bisogna proprio cercare i difetti col lanternino. Ma noi, che siamo cattivelli e non facciamo sconti nemmeno a un monumento nazionale come l'imenottero su due ruote, qualcosa che non va lo abbiamo trovato. E, siamo convinti, basterebbero davvero pochi accorgimenti per sistemare queste due piccole imperfezioni.
Iniziamo quindi dal sottosella: apparentemente capiente, anzi ben più largo che sulla Vespa 125. Peccato per la profondità, troppo poca per accogliere un casco jet di medie dimensioni. Hai voglia a spingere, la sella non si chiude.
E poi le pedane passeggero, troppo avanzate: quando si viaggia in due, il rischio è che le zampe di chi sta dietro sbuchino sulla pedana, dando quindi fastidio a chi sta guidando.
Ma alla fine tutto questo passa in secondo piano. In fondo, siamo al cospetto della Vespa: guidatela, divertitevi e non rompete troppo le scatole (come abbiamo appena fatto noi).
Editoriale Domus Spa
Via G. Mazzocchi, 1/3 20089 Rozzano (Mi) - Codice fiscale, partita IVA e iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n. 07835550158
R.E.A. di Milano n. 1186124 - Capitale sociale versato € 5.000.000,00 -
Tutti i Diritti Riservati -
Privacy -
Informativa Cookie completa - Gestione Cookies - Lic. SIAE n. 4653/I/908