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Husqvarna Svartpilen 801: una modern classic con gli anabolizzanti +VIDEO+
Ottima nel commuting urbano, la modern classic media della (ex) casa svedese si trasforma in una vera e propria fun bike, grazie a una ciclistica raffinata e a un’elettronica di primo livello. Prezzo un po’alto, ma ne vale la pena
Husqvarna debutta nel segmento delle naked di media cilindrata, una anteprima assoluta, e lo fa con una moto che vuole subito distinguersi forte di un design in grado di renderla inconfondibile e con una ricetta fatta da motore, ciclistica ed elettronica che la mettono velocemente nella parte alta della classifica delle moto più divertenti ed efficaci da guidare. Ecco che gli svedesi scendono in campo con la loro nuova Husqvarna Svartpilen 801.
Una ricetta già riconosciuta come efficace vista la parentela strettissima, dal punto di vista tecnico, con la KTM Duke 790. Dalla quale la Svartpilen prende il motore bicilindrico in linea da 799 cc, dotato di doppio contralbero per diminuire al massimo le vibrazioni, con 105 CV di potenza massima a 9250 e 87 nm a 8.000 giri. Motore comandato da ride by wire che gestisce corpi farfallati Dell’Orto da 46 mm.
HUSQVARNA SVARTPILEN 801: SPECIFICHE TECNICHE
Il telaio in acciaio a traliccio è specifico per la Svartpilen, vanta quote leggermente diverse rispetto a quello di Ktm e sfrutta il motore come elemento stressato. Simile invece il telaietto posteriore in alluminio pressofuso cosi come simile il forcellone, anch’esso in alluminio, fuso per gravità e con nervature di irrigidimento esterne.
Le sospensioni sono WP con forcella a steli rovesciati da 43 mm di diametro Apex con escursione di 140 mm e regolabile su 5 click in compressione ed estensione. Di pregio la presenza di piastre in alluminio forgiate. Al posteriore troviamo un mono WP, anch’esso regolabile in estensione e precarico e collegato al forcellone senza leveraggi, con 150 mm di escursione utili. A completare il pacchetto ciclistico un funzionale ammortizzatore di sterzo posizionato sotto al cannotto di sterzo.
I cerchi sono da 17 pollici con l’anteriore che calza un pneumatico da 120/70 mentre al posteriore c’è un 180/55. Le gomme sono Pirelli MT60 con un leggero intaglio dal look molto scrambler. I freni arrivano da J Juan, famiglia Brembo, con dischi flottanti da 300 mm sui quali agiscono pinze attacco radiale a quattro pistoncini.
HUSQVARNA SVARTPILEN 801: L’ELETTRONICA
Molto completo il pacchetto elettronico gestito da una imu a 6 assi che supervisiona il funzionamento del controllo di trazione e dell’Abs cornering. Ci sono poi tre riding mode, sport, street e rain, con settaggi degli ausili preimpostati e una risposta del comando del gas dedicata. Scegliendo poi di dotare la Svart del Dynamic pack, offerto come optional, si ha la possibilità di regolare le soglie di intervento del traction su dieci livelli, del freno motore e dell’antiwheelie su cinque livelli. Nel pacchetto Dynamic è previsto anche il cruise control. Di serie invece il quickshifter bidirezionale che lavora in sinergia con la frizione antisaltellamento e la possibilità di disinserire l’Abs sull’asse posteriore con la modalità Supermoto, che elimina anche la funzionalità cornering.
Una bella novità sono i blocchetti al manubrio, ora più facili da azionare anche con i guanti; tutti i comandi sono retroilluminati, e permettono di regolare in maniera facile ed intuitiva le varie funzioni dell’elettronica visualizzate sul display Tft a colori da 5 pollici, connettibile allo smartphone. Tramite l’app gratutita Ride Husqvarna Motorcycles, poi, si può pianificare un itinerario e visualizzare sul pannello le indicazioni turn by turn. Il peso dichiarato è di 181 kg ai quali vanno aggiunti i 14 litri di benzina del serbatoio.
HUSQVARNA SVARTPILEN 801: COME VA
Visti i dati tecnici molto simili a quelli della Ktm Duke ero curioso di mettermi alla guida della nuova Svartpilen per scoprire se fosse di fatto altrettanto simile alla sorella austriaca anche nella resa dinamica, tranne che per un vestito completamente nuovo.
Ma sono bastati pochi chilometri per scoprire la personalità della nuova media svedese. A cominciare dalla posizione in sella che è meno sportiva per via di un manubrio molto largo e una sella piatta (altezza 820 mm da terra) che impongono una seduta più “classica” con il busto molto eretto. Il feeling con il comando del gas è subito buono e ritrovo l’erogazione del motore che ricordavo sulla Ktm, con un buon inizio della spinta nei primi giri motore e una bella coppia che arriva facendosi sentire in maniera evidente con significativo cambio di carattere, anche a livello di sound.
La Svart mette subito a proprio agio e si dimostra una moto perfetta per un utilizzo davvero molto ampio. A bassa velocità e nel traffico si lascia condurre facilmente complice anche una sensazione di peso ridotta. Ottimo in questi frangenti il funzionamento del quickshifter che rimane valido anche a basso numero di giri sia a salire che a scendere di rapporto.
Le sospensioni concorrono a rendere la Svart confortevole grazie ad un valido setting di compromesso che le fa lavorare bene sulle asperità ma allo stesso tempo le fa rimanere ben sostenute quando la guida si fa più sportiva. La scelta poi di Husqvarna di limitare le regolazioni delle sospensioni a soli 5 “macro click” mi è sembrata vincente. Impedisce all’utente meno smaliziato di complicarsi la vita tra mille regolazioni di fino e le rende per contro evidentemente sensibile alle regolazioni. Cosa che ho potuto verificare aumentando di un click sia compressione che ritorno della forcella, tramite pratici registri separati posti sopra alla testa degli steli, percependo subito un significativo miglioramento della resa dinamica con un maggior sostegno in frenata e una accresciuta velocità nello scendere in piega.
Se la Svart risulta essere un’ottima compagna per commuting urbano e tranquille gite fuori porta, magari in coppia vista la buona porzione di sella dedicata al passeggero, può trasformarsi velocemente in una vera e propria “fun bike” in grado di dire la sua sui percorsi più guidati divertendo il suo pilota come poche altre nel segmento.
Perché il pacchetto motore-ciclistica-elettronica della Svart 801 è funzionale anche al divertimento puro. Sfrutto quindi la possibilità di cucirmi addosso l’elettronica fornito dal pacchetto Dynamic presente sulla mia moto. Riduco la soglia di intervento del traction, disinserisco l’abs al posteriore, riduco leggermente l’incidenza del freno motore e dell’antiwheelie e seleziono la risposta la comando del gas nella modalità media. E così il parco giochi è pronto! Strada piena di curve perfetta per vedere come si comporta la media svedese.
Per prima cosa la discesa in piega ha perso un po’ di quella rapidità che ricordavo il sella alla KTM. Credo che questo dipenda principalmente dal diverso tipo di gommatura. Scende svelta ma necessita di un po’ di spostamento del corpo per agevolare la manovra. Una volta in piega tutto va bene e la Svart segue la linea con precisione, con un buon rigore dando l’impressione di essere eventualmente pronta a correzioni dell’ultimo secondo.
Nei transitori non rilevo on-off del comando del gas e la risposta in uscita di curva mi piace. I 105 cavalli di potenza massima permettono un full throttle senza problemi con la ruota anteriore che si stacca quel tanto che basta dall’asfalto controllata da un antiwheelie molto efficace. Puro gusto! La spinta del motore è progressiva con una evidente entrata in coppia che spinge il bicilindrico verso la parte alta del contagiri senza alcuna difficoltà. Anche il quickshifter concorre al piacere nella guida sportiva con inserimenti rapidi e precisi, sia a salire che a scendere condito da qualche bello scoppiettio in rilascio che arriva nitido dallo scarico.
Valido il lavoro dell’impianto frenante che ha una buona potenza ma un primo attacco non tra i più aggressivi, scelta dettata per rendere la frenata della Svart poco imbarazzante per gli utenti meno smaliziati. Insistendo però sulla leva la decelerazione arriva in maniera efficace. Senza mai alcuna pulsazione alla leva per inserimenti non voluti del sistema abs. Se poi si scalano una paio di marce in rapida sequenza in ingresso curva, con i freni in mano, è un grande piacere sentire il posteriore che parte per un leggero traverso che agevola l’ingresso in curva.
Insomma, stupisce come una moto dall’aspetto da modern scrambler possa essere anche così efficace quando si viene presi dalla voglia di fare un po’ di chilometri con il coltello tra i denti. Non trascurabile poi che il motore vibra quasi niente rendendo la 801 comoda anche nei trasferimenti a velocità costante.
HUSQVARNA SVARTPILEN 801: PREZZO E CONSIDERAZIONI FINALI
Il tutto per un prezzo non proprio popolare (fissato in 11.530 euro f.c.) che però permette a Husqvarna di entrare nel combattuto segmento delle naked medie, grazie a una moto che si distingue per un design unico, ottima per un ampio utilizzo, ben realizzata e con doti di guida di alto livello.
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