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Ducati Scrambler Icon: il mito vive ancora

Carlo Pettinato
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Rivista da cima a fondo, la versione 2023 della modern classic di Borgo Panigale rimane fedele agli stilemi originali, ma fa un balzo verso la modernità con contenuti tecnici evoluti

Ducati Scrambler Icon: il mito vive ancora
Ducati Scrambler Icon: il mito vive ancora
Ducati Scrambler Icon: il mito vive ancora
Ducati Scrambler Icon: il mito vive ancora
Ducati Scrambler Icon: il mito vive ancora
Ducati Scrambler Icon: il mito vive ancora
Ducati Scrambler Icon: il mito vive ancora
Ducati Scrambler Icon: il mito vive ancora
Ducati Scrambler Icon: il mito vive ancora
Ducati Scrambler Icon: il mito vive ancora
Ducati Scrambler Icon: il mito vive ancora
Ducati Scrambler Icon: il mito vive ancora
Ducati Scrambler Icon: il mito vive ancora
Ducati Scrambler Icon: il mito vive ancora
Ducati Scrambler Icon: il mito vive ancora
Faro tondo, serbatoio a goccia in metallo con le guancette satinate, sella piatta e lunga. Bastano tre elementi per identificare un filone: Scrambler. Nello specifico, Ducati Scrambler Icon in versione 2023. L’abbiamo messa alla prova durante il lancio stampa in Spagna, a Valencia, tra centro città e le aride colline limitrofe: ecco come va, pregi e difetti della nuova modern classic di Borgo Panigale.  

IL MITO SCRAMBLER DUCATI

Partiamo dal principio. Erano gli anni ’60, il 1962 per l’esattezza, e l’importatore statunitense di Ducati chiamò Bologna con una richiesta molto specifica. Serviva una moto facile che fosse capace egualmente su strada e fuoristrada, quello che chiedeva il mercato americano. Il mito Ducati Scrambler nacque così e, visto il successo, dopo poco tempo la moto venne commercializzata anche in Italia e nel resto del mondo, in cilindrate da 125 a 450 cc. La moto rimase disponibile per oltre quindici anni, fino al 1976, poi uscì di produzione. La storia è ripartita nel 2015, quando in Ducati se ne sono usciti con il nuovo corso, una moto contemporanea che non punta tanto sulla tecnologia, è un mezzo semplice e concreto, ma sull’aspetto retrò, con gl’inconfondibili stilemi di cui sopra. Otto anni più tardi, è il 2023, Scrambler si rinnova ancora. La nuova versione è disponibile in tre allestimenti, Icon, Nightshift e Full Throttle. La prima, oggetto della prova, è la meno elaborata, la più fedele al concetto originale di funzionalità ed immediatezza, disponibile in tre colorazioni standard e ben sei optional. Nightshift la più elegante, cerchi a raggi, livrea blu notte e sella testa di moro; Full Throttle la più sportiveggiante, con una colorazione da corsa ispirata alle moto da flat track degli anni ’70.
Ducati Scrambler Icon 2023
Ducati Scrambler Icon 2023
Ducati Scrambler Icon 2023
Per tutti i dettagli tecnici e per le differenze tra gli allestimenti vi rimandiamo però all’approfondimento pubblicato in occasione di EICMA 2022, quando la moto fu per la prima volta svelata a stampa e pubblico. Di seguito, tutte le impressioni derivanti dalla prova su strada.  

IL PRIMO CONTATTO CON LA SCRAMBLER ICON 2023

L’impatto visivo è forte, gialla come l’antica 450. La riconosci subito, è sempre lei, non ci sono dubbi, ti sembra uguale a prima vista ma allo stesso tempo capisci che qualcosa è cambiato. Aggiornare un look così senza far danni non è scontato, ma i designer di Borgo Panigale ci sono riusciti in pieno, l’hanno svecchiata efficacemente lasciando intaccate quelle proporzioni perfette, che in una moto scarna come una scrambler sono tutto. Bello il fanale tondo a led, mix sapiente di classico e contemporaneo; un colpo al cuore dei nostalgici il serbatoio, anche se ora è satinato e non più cromato. Salendo a bordo ci si trova subito a proprio agio. La Ducati Scrambler 2023 si distingue dalle precedenti per la presenza di un pacchetto elettronico più sofisticato, che include un comando del gas ride-by-wire, due riding mode con controllo di trazione e mappe motore, poi una piattaforma inerziale con cornering abs. Tutto ciò governabile tramite un piccolo ma chiaro strumento TFT con cui si prende la mano abbastanza in fretta, d’altro canto le opzioni con cui giocare non sono poi tante. Sella morbida e comoda, manubrio alto e largo, nonostante la moto sia complessivamente piccola (sella ad appena 795 mm) si sta in perfetto comfort anche se si supera il fatidico metro e ottanta. Il serbatoio tra le gambe è largo il giusto e anche le pedane sono correttamente posizionate. Molto apprezzate le leve di freno e frizione regolabili. Quest’ultima di consistenza adeguata; ricordo che la Icon non è provvista di quick shifter, acquistabile optional, e quindi la frizione va tirata spesso e volentieri.
Ducati Scrambler Icon 2023
Ducati Scrambler Icon 2023
Ducati Scrambler Icon 2023
Ducati Scrambler Icon 2023
Ducati Scrambler Icon 2023
Ducati Scrambler Icon 2023

LA PROVA SU STRADA DELLA NUOVA DUCATI SCRAMBLER

Giri la chiave, metti in moto. Il sound della nuova Scrambler è piacevole, educato ma capisci subito che ha carattere. In rilascio borbotta amabilmente. Già dalle prime rotonde inizi a capire che la ciclistica c’è. Non è fatta solo per essere ammirata al bar, la Scrambler si fa guidare e pure bene. Nonostante il gommone posteriore Pirelli semi tassellato da 180, non oppone resistenza alla discesa in piega. Non è fulminea ma rotonda e omogenea. Aspetto che si apprezza sì in città tra le rotonde, ma diventa un moltiplicatore di divertimento quando ci si arrampica sulle colline e la strada si arrotola su sé stessa. La Scrambler dà confidenza da subito, poche curve e arrivano pieghe generose, non serve più di tanto prenderci la mano per strisciare a terra con la punta delle scarpe. Anche l’assetto è azzeccato, sulle asperità tipo dossi artificiali e rotaie del tram sa essere confortevole, sicuramente è d’aiuto la sella, ma quando ci si vuole togliere qualche sfizio tra i tornanti è adeguatamente sostenuto. Non c’è affondamento della forcella in staccata, né movimenti indesiderati del retrotreno lungo le curve in appoggio. A proposito di staccate, ottimi i freni: nonostante il disco singolo anteriore c’è tutta la potenza che serve, valido anche il posteriore. Il motore è la classica L Ducati raffreddata ad aria, 803 cc per 73 cavalli. La spinta è buona alla prima apertura, si nota poi una lieve flessione ai medi prima che riprenda a spingere verso il regime di potenza massima. Il pelo nell’uovo, sia chiaro, nel complesso le prestazioni sono più che adeguate al tipo di moto. Ottimo il cambio, spaziato bello lungo e molto preciso negli innesti senza essere secco.
Ducati Scrambler Icon 2023
Ducati Scrambler Icon 2023
Ducati Scrambler Icon 2023
Ducati Scrambler Icon 2023
Ducati Scrambler Icon 2023
Parlando di propulsore va però segnalato l’unico reale contro della Ducati Scrambler 2023: il calore. Non si nota nulla durante la marcia, soprattutto se con temperatura esterna non troppo elevata, ma quando ci si ferma al semaforo, e nel centro di Valencia ce ne sono davvero tanti (ma tanti tanti) il caldo emanato dal cilindro posteriore è importante. È probabile che la colpa sia dei necessari interventi per rispettare la normativa Euro 5, ma tant’è. Potrebbe al contrario fare molto comodo per muoversi in inverno, ma il giorno della prova si sfioravano i 30°C. Il pacchetto elettronico, come anticipato, è contemporaneo ma semplice. I riding mode sono due, Sport e Road, e influiscono principalmente su mappa motore e controllo di trazione. Ho guidato la moto prevalentemente in Sport e il carattere del bicilindrico è quello di cui sopra, brioso e divertente senza mettere mai in imbarazzo. Passando a Road la differenza si nota, perde un po’ di brillantezza e potrebbe far comodo su fondi scivolosi o a chi non abbia molta esperienza. Ok il resto dei controlli, il traction è disattivabile se si vuole fare gli asini sul piazzale sterrato a bordo strada e l’intervento dell’abs è tarato a dovere.   Il gusto è soggettivo, non ci piove, ma crediamo di andare sul sicuro affermando nuova Ducati Scrambler Icon è bella. Per una moto così, obiettivo non secondario e centrato in pieno. Ma, sorprendentemente o no, a lei piace anche correre, non è solo per la città e per fare il figo con gli amici o la ragazza, è valida anche per divertirsi tra le curve. D’altro canto, sul serbatoio sta scritto anche Ducati, e si sa quale sia il DNA delle moto di Bologna. La Ducati Scrambler Icon 2023, così come le sorelle Nightshift e Full Throttle, è già in consegna presso i concessionari. Il prezzo della Icon è di 10.690 euro, per le altre due, con dotazioni superiori, ci vuole qualcosa in più, 12.390 euro.
Ducati Scrambler Icon 2023
Ducati Scrambler Icon 2023
Ducati Scrambler Icon 2023
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Ducati Scrambler Icon 2023
Ducati Scrambler Icon 2023
Ducati Scrambler Icon 2023
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