Anteprime
Moto Morini Super Scrambler 1200: punta dritta al cuore
Morini esplora una strada tutta sua: offrire il bello dell’esperienza di guida delle moto di una volta, con un prodotto privo di elettronica. Il risultato? Appagante per l’occhio e per il polso destro. In vendita da 15.500 euro c.i.m.
Diceva Albert Einstein che è più facile rompere un atomo che un preconcetto, cosa che la Moto Morini Super Scrambler 1200 è riuscita a fare con noi. Quando abbiamo ricevuto l’invito a partecipare al test, e abbiamo letto la cartella stampa allegata che ne raccontava le caratteristiche, qualche perplessità ci era infatti venuta. Non tanto sul design della nuova arrivata in casa Morini: i ritocchi al già bel prototipo presentato ad EICMA 2017 hanno portato a un risultato che ci sembra centrato e al passo coi tempi. Piuttosto, ci stupiva la volontà di lasciare la moto completamente ‘analogica’: niente ride-by-wire e niente filtri tra le esuberanti prestazioni del bicilindrico a V e il polso destro del pilota.
Elettronica? No, grazie
Se la corsa all’introduzione di sempre nuovi sistemi di ausilio alla guida si sta estendendo per la maggior parte dei costruttori verso il basso di gamma, questa scelta controcorrente di Moto Morini è figlia di una impostazione ben precisa: la Super Scrambler è una moto volutamente dedicata agli appassionati che ancora apprezzano la possibilità di guidare il loro mezzo mettendosi anche un po’ in gioco. Questa nuova proposta deriva dalla Scrambler e dalla Milano, dalle quali mutua il generoso bicilindrico a V di 87° incastonato in un bel telaio a traliccio.
Oltre alla quasi assenza di elettronica, è caratterizzante anche la scelta da parte dell’azienda italo-cinese (capitali orientali, cuore italiano) di continuare a fa assaporare un prodotto dal forte sapore made in Italy. Sul serbatoio campeggia fiera la scritta “Fatta a mano in Italia” a sottolineare che la moto è completamente assemblata a mano e con il 90% dei componenti di produzione nostrana. Le sospensioni sono infatti Mupo pluriregolabili, con forcella rovesciata da 46 mm di diametro ed escursione di 120 mm, e monoammortizzatore sempre dotato di leveraggio progressivo, escursione di 110 mm e possibilità di variare l’altezza del retrotreno.
NIENTE EFFETTI SPECIALI
MA TUTTO AL SUO POSTO:
E IL RISULTATO È INTRIGANTE
I pneumatici Pirelli Scorpion Rally STR calzano dei bei cerchi a raggi da 17”, misura che suggerisce una scarsa propensione all’off-road; e in effetti questa scrambler non ha certo l’ambizione di portare nelle mulattiere, ma vuole divertire il suo pilota su strada e regalargli la possibilità di percorrere strade bianche senza difficoltà. Ci riesce grazie anche ad una posizione in sella davvero centrata, con un bel manubrio largo e inclinato il giusto, e pedane correttamente posizionate mentre gli 830 mm di altezza della sella permettono un agevole contatto col terreno, utile nelle manovre da fermo.
Una questione viscerale
La Super Scrambler è una moto che fa la sua bella scena, con quell’aria vagamente rétro, mescolata a quella di una moto customizzata ad arte. I componenti sono di pregio e il gusto negli accostamenti cromatici è azzeccato. Belle le tabelle portanumero, la cui cromatura richiama quella della copertura del radiatore, e da vero maschio alpha il doppio scarico laterale sovrapposto che emette, tra l’altro, un suono decisamente appagante, peraltro da sempre prerogativa di questo Bialbero Corsa Corta.
Ora però siamo davvero curiosi di scoprire se l’attento sviluppo della Super Scrambler 1200 ha dato i suoi frutti. Come da indicazioni, giriamo la chiave e attendiamo un paio di secondi prima di premere il tasto di avvio. Il motorone prende vita con un profondo sound al minimo. Frizione morbida, leva regolabile nella distanza, cambio contrastato il giusto e partiamo per il nostro test. Fin dai primi metri ci rendiamo conto di essere al cospetto di una moto che fa di un insospettabile equilibrio generale la sua carta vincente. La risposta al comando del gas del grosso twin è davvero a punto: lontano ricordo l’evidente on-off della Corsaro o anche della Milano, e scomparsa la ruvidità di erogazione nella primissima parte del contagiri.
La Super Scrambler si muove anche a bassa velocità senza mostrarsi mai recalcitrante: si possono usare le marce alte del cambio e trotterellare senza fretta sulle strade tutte curve di questa meravigliosa zona di vini. La situazione perfetta per godersi a pieno le caratteristiche di una scrambler che non disdegna le gite fuori porta, magari in coppia.
Gusto sorprendente
La resa delle Pirelli semitassellate è fantastica, e sembra quasi di calzare pneumatici stradali per quanto sono alti il rigore direzionale e la trazione in uscita di curva, pur con la robusta coppia del 1200.
Parte del merito va alle sospensioni, ben tarate per l’uso stradale anche dove l’asfalto non è perfettamente levigato e che assorbono in maniera più che accettabile le asperità, senza risultare mai troppo secche nelle reazioni. Quando poi la guida si fa più arrembante, regalano sempre il corretto sostegno idraulico. Anche a causa di un primo ‘bite’ delle pastiglie sul disco bello aggressivo (fin troppo per i nostri gusti), la forcella si accuccia velocemente nella prima parte della frenata, senza però mai arrivare nei pressi del fondo corsa, e distendendosi alla corretta velocità una volta mollata la leva dei performanti Brembo per andare a cercare il punto di corda. La Super Scrambler affronta l’ingresso in curva con nonchalance, con un piglio quasi da naked sportiva per l’equilibrio generale della risposta ai comandi del pilota.
In uscita il mono non soffre la spinta robusta del twin, e anche in questo frangente un plauso va alla validissima risposta del comando del gas, che permette di gestire alla perfezione la richiesta di potenza. Addirittura, anche la guida d’attacco viene digerita con facilità, provocando un certo stupore. La trazione resta sempre eccellente e nei cambi di direzione questa scrambler risulta ben controllata e comunicativa. Certo, l’impostazione della moto rende impegnativa la totale esposizione all’aria per via della posizione eretta del busto; anche alla luce di prestazioni del motore che sono davvero ragguardevoli, con un tiro ai medi da allungare le braccia e una eccellente propensione del Bialbero Corsa Corta a puntare la parte alta del contagiri senza significativi cali di spinta, fino all’intervento del limitatore.
Off-road? perché no
Insomma: moto promossa a pieni voti su strada, dove alla mancanza di elettronica sopperisce la grandissima comunicatività di motore e ciclistica (come si sarebbe dovuto fare ‘una volta’, ovvero fino a una decina di anni fa). Ci concediamo a questo punto anche qualche chilometro di off-road leggero, giusto per saggiare le reazioni di questa affascinante Super Scrambler una volta messe le scarpe sulla terra. Ovviamente la posizione da in piedi sulle pedane non è il suo forte; interessante però la possibilità di disinserire l’ABS al posteriore per la guida fuoristrada. Nonostante la ridotta escursione delle sospensioni, la Morini ci accompagna docile per campi e carraie risultando comunque facile nell’approccio anche se non si è particolarmente avvezzi. E qui ci verrebbe voglia di sfruttare la bella borsa laterale in cuoio, fornita come optional, per riporre tutto il necessario per un classico picnic domenicale in perfetto stile scrambler; anzi, Super Scrambler!
Tolta la vistosa flessione alla voce Elettronica (c’è solo il minimo sindacale: iniezione e l’ABS obbligatorio per legge), la Super Scrambler strappa voti mediamente alti e omogenei. Ottima la parte meccanica, sia per un motore che non avevamo mai trovato così a punto che per un pacchetto sospensioni davvero versatile. Ottime la qualità e la lista degli optional, con proposte di gran gusto. Alla fine l’unico ambito in cui la nuova Morini non fa miracoli è sulla terra, dove comunque si muove senza impaccio. Una proposta costosa, ma riuscita e piena di personalità in un mondo sempre più omologato: bravi.
Pregi
Guida godibile
Finiture di pregio
Difetti
Niente elettronica
Frenata molto reattiva
Moto Morini
Super Scrambler |
|
---|---|
Motore |
2 cilindri a v longitudinale |
Raffreddamento |
Liquido |
Alesaggio corsa |
107x66 |
Cilindrata (cc) |
1.187 |
Rapporto di compressione |
12,2:1 |
Distribuzione |
2 assi a camme in testa |
Alimentazione |
Iniezione |
Serbatoio (litri/riserva) |
21 l |
Frizione |
In bagno d'olio |
Telaio |
Traliccio |
Materiale |
Acciaio |
Sospensione ant/regolazioni |
Forcella rovesciata |
Sospensione post/regolazioni |
Forcellone |
Escursione ruota ant/post |
12/11 mm |
Pneumatico ant/post |
120/70-17";180/55-17" |
Freno anteriore |
Doppio disco da 320 mm |
Freno posteriore |
Disco da 220 mm |
Lunghezza |
2.120 mm |
Altezza sella |
830 mm |
Interasse |
1.500 mm |
Peso a secco |
202 kg |
Potenza max/giri |
85,4 kW (116 CV) a 8000 giri |
Coppia max/giri |
108 Nm (11 kgm) a 7000 giri |
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