Anteprime
SWM Superdual T: cuore selvaggio
Nella filosofia si ispira alle enduro Anni 80: un solo cilindro, attorno a cui costruire una moto agile su strada, adatta all’off-road vero, ma anche meno veloce nei lunghi trasferimenti. In vendita a 7.690 euro c.i.m.
Il ritorno delle enduro come quelle di una volta (Anni 80, per intenderci), leggere, versatili e tanto semplici quanto efficaci, ci dà lo spunto per parlare di una moto che a quel mondo si è ispirata in tempi non sospetti, ancora prima che l’ondata delle moto adventure indirizzasse il gusto del mercato: la SWM Superdual T.
È spinta da un monocilindrico 600, ha un telaio in tubi, ruote a raggi con all’anteriore una da 19”, il portapacchi, il parafango alto, lo scarico che corre lungo la sella, le sospensioni a lunga escursione e la piastra paramotore per le uscite in fuoristrada. Il serbatoio è capiente, 18 litri, mentre la seduta con i suoi 890 mm è alta: chi è sotto i 180 cm di altezza fatica. In compenso il peso dichiarato a secco è di soli 169 kg. Che, con due calcoli veloci (14 kg di carburante e 1.584 kg – 1,8 lt – di olio motore), sono meno di 190 kg in ordine di marcia.
La SWM Superdual T è una moto pensata per chi ama le enduro leggere e versatili, con un motore schietto. Bene le sospensioni e i freni, meno il comfort. Buona la componentistica e l’equipaggiamento, che giustificano solo in parte il prezzo, non lontano da quello delle 650/750 bicilindriche dotate di motori di più recente concezione