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Kawasaki W800 (Street e Cafe): il GRANDE ritorno
Kawasaki rispolvera la più classic delle sue moto, la W800, proponendola in due versioni, la Street e la sportiveggiante Cafe. L'abbiamo provata sulle strade del pavese
Il 2019 per Kawasaki è l'anno dei ritorni: dopo due anni di assenza è rientrata nel segmento delle naked di piccola-media cilindrata con la Z400 (al posto della precedente Z300) ed è tornata, anch'essa dopo un paio d'anni di silenzio, la classic W800. O dovrei scrivere le W800, visto che la Casa giapponese ne ha realizzate ben due versioni: la "passeggiatrice" Street e la più cattiva Cafe.
Due vestiti
Le due Kawasaki W800 si differenziano più per il look che per scelte tecniche dedicate: la W800 Street è molto dark con il nero che la fa da padrone ovunque, tranne che sui cerchi, i collettori di scarico e il comando della distribuzione, che sono cromati. La W800 Cafe, invece, spicca per il cupolino compatto in argento satinato, la stessa cromia utilizzata per le fiancatine e per il serbatoio, dalla verniciatura cangiante. Anche le selle cambiano, così come i manubri, che sono uno l'opposto dell'altro: basso e proteso in avanti quello della Cafe, alto e rivolto verso il pilota quello della Street, che nelle forme si rifà a quello montato sulla prima Kawasaki 650-W1 del 1965, progenitrice di tutte le W firmate Kawasaki.Le due Kawasaki W800 si differenziano più per il look che per scelte tecniche dedicate: la W800 Street è molto dark. La W800 Cafe, invece, spicca per il cupolino in argento satinato, la stessa cromia utilizzata per fiancatine e serbatoio