Anteprime
Garelli Ciclone: a volte ritornano (e senza sfigurare)
La ricetta è nota: prendi un marchio storico, progetta un modello (magari elettrico) e fai co-design con un’azienda in Cina. Il Garelli Ciclone nasce così, e il risultato convince
Cento anni. Non sono tante le Case a tagliare questo traguardo, e Garelli ci arriva con l’ennesimo cambio di pelle, che la porta a San Marino dove la Armony ha preso in licenza dalla famiglia Berlusconi il glorioso marchio per riproporlo in veste elettrica.
C’era una volta il tubone
Si (ri)parte dal Ciclone, celebre ‘tubone’ degli Anni 70 e 80 ricostruito con stile minimal e componentistica moderna: il telaio è in alluminio, al posto del radiatore c’è l’inverter e il motore Bosch è nella ruota, sostenuta da un bel forcellone monobraccio che aziona un monoammortizzatore centrale. Forcella rovesciata, due freni a disco, luci led e una strumentazione mista analogico-digitale che avrebbe fatto impazzire i ragazzi di quegli anni.
Senza perdere la sua indole impertinente, il Ciclone vira al green grazie alla batteria li-ion estraibile, alloggiata sotto la sella, che con i suoi 1,9 kWh consente un centinaio di km di autonomia e si ricarica in 6-8 ore. Il motore da 2 kW e 120 Nm di picco dispone di tre mappe (Eco, Tour, Sport) e di frenata rigenerativa.
Nel generale revival Anni 80 che ha preso piede negli ultimi tempi, paiono riaffacciarsi anche i tuboni, e il Ciclone elettrico è del tutto in linea con i tempi moderni: propulsore elettrico e tocchi vintage come in questa versione Scout
Il Ciclone oggi dà una pista a qualunque scooterino elettrico
Per quanto compatto, in sella il Ciclone si rivela comodo e abitabile; fa strano l’assenza del motore, che lascia una sensazione di “vuoto” tra le alte e larghe pedane. Discretamente curate le finiture, ma il vero plus del Ciclone è la dinamica di guida: proprio come negli anni 80 i tuboni si guidavano molto meglio delle Vespa di allora, così il Ciclone oggi dà una pista a qualunque scooterino elettrico, specie se con motore-ruota.
Facile e intuitivo da condurre, ha una grande scorrevolezza e le sospensioni, pur semplici, oltre a digerire bene le normali asperità non vanno in tilt sul pavé. L’esperienza di guida è insomma davvero gradevole, anche se la protezione da vento e pioggia è minima. Le prestazioni sono quelle, buone, garantite dal motore Bosch.
Piccolo, ma meno di quanto sembri, il Ciclone è accogliente e vanta buone doti ciclistiche rispetto ai diretti concorrenti (ciclomotori elettrici con motore-ruota). Capacità di carico e protezione sono modeste ma possono essere migliorate con il parabrezza o le borse flosce optional
Prezzo e disponibilità
Cinque allestimenti, qualche accessorio e prezzi ragionevoli (si parte da 2.990 euro) per un mezzo che ha altre carte da giocare oltre a quella della nostalgia.
Dati tecnici dichiarati
Batteria
Samsung, Li-ion, estraibile. Capacità nominale 1,92 kWh, voltaggio 48 V, tempo di ricarica 6-8 ore (3-4 ore con Fast Charge).
Ciclaggio per l’80% della capacità nominale: 800 cicli
Motore
Bosch, sincrono a magneti permanenti interni, raffreddato ad aria
Trasmissione
Motore-ruota
Controlli elettronici gestibili dal pilota
Mappe motore (Eco, Tour, Sport)
Ciclistica
Telaio monotrave in alluminio.
Telaietto posteriore in acciaio. Forcella USD.
Sospensione cantilever, mono regolabile.
Freni
Ant. e post. a disco da 220 mm
pneumatici
Ant. e post. 130/60-R13
Prestazioni dichiarate
2 kW (1,47 CV) - 120 Nm - 45 km/h
Dimensioni (mm)
Lunghezza 1.669 - Larghezza 750
Interasse 1.145 - Altezza sella 820
Peso in ordine di marcia 66 kg
Colori disponibili
Nero-alluminio-grigio
matt-rosso-verde
Prezzo
Da 2.990 euro
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