Scrambler Ducati Full Throttle: voglia di giocare

Alfredo Verdicchio il 19/06/2019 in Anteprime

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Stilisticamente si ispira alle moto da flat track, non disdegna lo sterrato per andare alla scoperta di calette fuori mano, ma il meglio lo dà tra i tornanti di montagna

Nella Land of Joy ad affiancare la Icon esistono tre varianti “specialistiche” del concetto scrambler alla bolognese: la stradista Café Racer, l’endurista Desert Sled e la protagonista di queste pagine, la Full Throttle, che guarda al mondo sporco del flat track (anche se non nasce per fare solo questo, anzi).

Scrambler Ducati Full Throttle: voglia di giocare

La Full Throttle sa stregare sia per lo stile che per il piacere di guida, grazie alla ciclistica ben studiata. Il motore è piacevole e sfodera un bel carattere; buona la frenata con ABS cornering

La verniciatura bicolore orizzontale è un richiamo alle moto da ovale Anni 70, così come le tabelle portanumero e i pneumatici scolpiti, mentre il manubrio basso e largo aiuta nei tornanti e nel traffico urbano.

Lei è un chiaro invito al divertimento. Lo è nel nome “Full Throttle” (a tutto gas), lo è nella facilità con cui ti accompagna tra le curve, anche quando si vuole esagerare un po’. Senza strafare, com’è filosofia di Scrambler Ducati, che non dà medaglie a chi arriva primo alla grigliata ma punta al piacere di guida, grazie a una ciclistica sana e a un motore corposo, poco avvezzo a correre forte e concentrato a sprigionare tanto groove ai bassi e medi regimi.

Il pompone

Il motore bicilindrico da 803 cc ad aria è elastico, pronto nella risposta al gas e progressivo nel salire di giri, dando il meglio tra i 4.000 e gli 8.000 giri. Che poi sono quelli più usati su strada, sia quando si passeggia in due sia quando si sgasa tra un tornante e l’altro, evitando di pensare troppo alla marcia da mettere. Anche perché messo sotto stress, il cambio perde fluidità.

Le sospensioni sono un po’ morbide ma piacciono perché confortevoli, assorbono le imperfezioni della strada e lavorano sfruttando tutta l’escursione disponibile. Alla maneggevolezza pensa il telaio, pochi tubi in acciaio intrecciati tra loro che, insieme a una distribuzione dei pesi leggermente spostata sul retrotreno, donano alla Full Throttle una guida rotonda, intuitiva e allo stesso tempo precisa nel disegnare le traiettorie impostate. Ed è proprio questo il suo bello.