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ELETTRICO: Zero FX

Christian Cavaciuti, foto Marcello Mannoni il 30/08/2018 in Anteprime

Alla base della gamma Zero c'è questa interessante enduro: ben dotata, leggera e con una bellissima erogazione, è perfetta per affrontare le insidie della città... e non solo. È in vendita a partire da 12.700 euro chiavi in mano

ELETTRICO: Zero FX
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Pur venendo da una terra ‘alternativa’ come la California, la gamma Zero è di una razionalità quasi tedesca. Al cuore c’è la naked S, declinata in versione liscia, ‘gassata’ (la SR con il 30% di coppia in più) o rialzata (DS o DSR, con ruote a raggi da 19”-17”). Due allestimenti e due livelli di potenza: totale, quattro modelli. Cristallino. Rimane però una Zero che sfugge a questa classificazione.

Una Zero che, per quanto sempre piacevole su strada, ha un DNA off-road. È meno appariscente e performante delle sorelle puramente stradali, ma in lei pulsa il cuore di un’azienda nata da un manipolo di appassionati di MTB.

La FX riserva piacevoli sorprese fin dal primo contatto: seduta alta (881 mm) P e comoda, manubrio largo e peso contenuto in soli 131 kg, valore davvero notevole per una elettrica con batteria da 7,2 kWh: piccola per lo standard Zero, ma non lontana ad esempio da quanto offre il BMW C Evolution, che pesa il doppio.

Montata longitudinalmente, la compatta unità Z-Force a ioni di litio consente di fare un centinaio di km in extraurbano senza sacrificare troppo l’andatura, e almeno 70 guidando disinvolti. La nuova chimica MY18 ha aumentato la densità di energia del 10%, con benefici evidenti.

Nel ciclo urbano, come per tutte le elettriche, l’autonomia migliora e 120 km si fanno comodi; nella maggior parte dei casi, quindi, anche con 7,2 kWh la ricarica non è un’esperienza troppo frequente. Peccato che sia lenta, per via del piccolo caricabatterie da 650 W: servono dieci ore, le stesse delle S e DS con il doppio dei kWh.

Del resto la FX non è una moto da viaggio ma pur sempre una Enduro, impiego per cui questa autonomia è più che sufficiente. E non è un’off-road solo nell’aspetto: con il kit opzionale della trasmissione a catena e le gomme giuste, la FX ha mostrato di non temere passaggi in fuoristrada anche di medio impegno. Con la cinghia e le Pirelli Scorpion di serie il ventaglio di terreni affrontabili si restringe, ma nemmeno di tanto.

La prova della Zero FX

Su strada la FX è svelta, le strette gomme da 90/90-21 e 120/80-18 la rendono agilissima, anche se ovviamente la sensazione di appoggio in piega non è quella di una S col 140/70 posteriore. Ma come detto questa non è una moto da curvoni veloci, bensì un furetto da traffico dove la sagoma snella, il manubrio largo, la prontezza di erogazione e l’assenza di frizione e marce la rendono l’arma totale. Il motore a magneti permanenti raffreddato ad aria eroga 44 CV (33 kW) con una coppia di 106 Nm (+11% rispetto al 2017). Il nuovo inverter delle Zero MY18 ha migliorato l’erogazione, ancora più dolce in prima apertura e vigorosa nella seconda parte. Di spinta in Sport ce n’è fin troppa, e con il powertrain 2018 se si spalanca il gas l’anteriore tende a sollevarsi anche in mappa Eco.

Per cui, anche se è sempre possibile personalizzare l’erogazione tramite l’App Zero, meglio essere prudenti sul viscido, dove il Traction Control non farebbe male. Anche perché la FX è pur sempre una Euro4, il che significa che è già dotata di ABS su entrambi gli assi.

In extraurbano la FX sa rivelarsi una interessante commuter: silenziosa, pronta e capace di toccare, in Sport, i 137 km/h effettivi, che corrispondono a 145 al tachimetro. La guida, disimpegnata e gradevole, è quella tipica delle enduro stradali, con una posizione alta ma sospensioni “giuste”: le Showa regolabili si comportano bene anche sul pavé, e nelle frenate più decise non “scompaiono”, complice il fatto che il freno anteriore è... da enduro, cioè piuttosto morbido. La sella è un po’ infossata e cedevole, ma comoda per il tipo di distanza che è possibile immaginare su una moto come questa.

Il prezzo e le dotazioni

A 12.700 euro (più altri 842 se si vuole il caricabatterie rapido), la FX costa quanto una KTM Freeride E XC, rispetto alla quale è meno tecnica e più adatta alla strada per struttura, autonomia e prestazioni. Ma se c’è da sporcarsi non si tira indietro, e questo equilibrio la rende interessante in assoluto: anche se tra le gambe non si stringe un serbatoio, ma una batteria. La FX con il suo telaio a cassetta in acciaio e batteria integrata, ha uno schema diverso dalle altre Zero. In comune ha però il forcellone e il display, semplice ma completo.

Dati tecnici dichiarati

Batteria
Z-Force ZF7.2 Li-ion, chimica NMC.
Voltaggio 102 V, raffreddamento
ad aria, capacità nominale 6,3 kWh,
capacità massima 7,2 kWh.
Tempo di ricarica 9,7 ore.
Ciclaggio per l’80%
della capacità nominale:
1.500 cicli
 

Motore
Motore Z-Force 75-5, sincrono a magneti
permanenti interni, raffreddato ad aria.
 

Trasmissione
Tramissione monomarcia.
Finale a cinghia (18/90)
o catena (optional)
 

Controlli elettronici gestibili dal pilota
Mappe motore (Eco, Sport, Custom)
Velocità massima
Freno motore
 

Ciclistica
Traliccio in acciaio con batteria integrata
inclinazione cannotto di sterzo 25,4°
avancorsa 104 mm
forcella Showa USD 41 mm regolabile
ammortizzatore Showa regolabile
escursione 218/227 mm
 

Freni
ant. disco da 240 mm
pinza flottante J.Juan a 2 pistoncini
post. disco da 240 mm
pinza J.Juan monopistoncino, ABS Bosch 9.0

Pneumatici
ant. 90/90-R21 - post. 120/80-R18
 

Dimensioni (mm)
lunghezza n.d. - larghezza n.d.
interasse 1.438 - altezza sella 881
peso in ordine di marcia 131 kg

Prestazioni Dichiarate
33 kW (44 CV) a 4.500 giri/min,
106 Nm (10,80 kgm)

Colori disponibili
Bianco

LE (ALTRE) PROVE DI MOTO ELETTRICHE

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