Anteprime
Triumph Bonneville SPEEDMASTER: born in the UK
A metà tra la Bobber e la T120, questa cruiser inglese abbina il classico stile british all'irriverenza tipica delle moto americane. Facile e alla portata di tutti nella guida, esclusiva nel prezzo
In Triumph avevano calcolato quest'eventualità, cioè che qualcuno avrebbe potuto desiderare una Bobber più versatile, e così hanno messo in gamma la nuova Bonneville Speedmaster. Non è solo questo, ovviamente: l'ultima nata di Hinckley (che va a sostituire la precedente Speedmaster da 865 cc) è innanzitutto un'elegante moto classica inglese... che però non fa nulla per nascondere la sua forte vocazione di cruiser all'americana. Insomma, un po' bobber, un po' classic.
Come è fatta
La meccanica prevede uno dei motori più gustosi in circolazione: ci riferiamo al bicilindrico parallelo High Torque da 1.200 cc con fasatura a 270°. Significa che è tarato per esprimere tanta coppia "sotto", a quei regimi tipici delle moto da viaggio all'americana: 106 Nm a 4.000 giri, e una curva che ai bassi regimi è quasi il 10% più ricca della cugina Bonneville T120. Non manca una gestione elettronica al passo coi tempi, che va dall'alimentazione ride by wire a due mappature (Road e Rain), fino al controllo di trazione disinseribile e al cruise control.La ciclistica ricalca quella della Bobber Black: telaio doppia culla in acciaio con interasse di 1.510 mm, cerchi a raggi da 16", forcellone a "gabbia" oscillante che simula una configurazione hardtail, cioè priva di sospensione. E invece, sotto la sella è nascosto un monoammortizzatore con leveraggio progressivo, regolabile nel precarico della molla. La forcella è inedita: una Kayaba con steli da 41 mm, priva di regolazioni.
Non mancano poi alcune furbizie per celare elementi di modernità che potrebbero tradire il suo look vintage: le alette dei cilindri simulano il raffreddamento ad aria, i finti carburatori (ormai un classico per Triumph) celano l'impianto d'iniezione, mentre il radiatore c'è ma quasi non si vede, incastonato in verticale nella culla del telaio. L'impianto frenante è tutto nuovo: all'avantreno ci sono due dischi da 310 mm con pinze Brembo. Le pedane sono avanzate e il manubrio "beach bar" ha una piega molto accentuata verso il pilota. Il serbatoio arriva dritto dritto dalla T120 ed è da 12 litri (3 lt. in più di quello della Bobber), mentre la fanaleria è full led. In totale, fanno 224 kg dichiarati a secco.
La prova
Ci si accomoda su una sella ben imbottita, non stretta ed estremamente bassa da terra (705 mm). Il serbatoio è largo il giusto e il manubrio, piuttosto lontano, corre incontro al pilota: è ampio e ha una piega molto accentuata agli estremi. Occorre farci l'abitudine, perché i polsi rimangono parecchio piegati. Seduti col busto eretto e le ginocchia ad angolo retto, si accendono i due tonanti cilindri, che pare non vedessero l'ora di prendere vita: la voce ricorda le muscle car americane, quelle oltre i 5 litri di cilindrata.
Muoversi con la Speedmaster è piuttosto semplice. La larga ruota anteriore da 130 e il manubrio dalla piega pronunciata non tolgono feeling all'avantreno: ci si muove con agilità grazie al baricentro rasoterra e arretrato e allo sterzo leggero e molto comunicativo, un fatto inaspettato su questo genere di moto. Lasciarsi cullare dal suo bicilindrico sottocoppia è un vero spasso: si possono quasi contare i battiti del motore ma non ci sono strappi o vibrazioni indesiderate.
Ma è tra le curve che la Speedmaster sorprende. Pur con i suoi tempi (non è una scheggia a chiudere le traiettorie), scende in piega sincera, senza richiedere sforzi particolari. Al contrario, piace la stabilità e la sicurezza con cui permette di grattare le pedane (momento che, da vera cruiser all'americana, per i nostri gusti arriva un po' troppo presto).
Si guida sciolti, pennellando con precisione le traiettorie, stando attenti a non strafare anche se invogliati dal motore e dalla bontà della ciclistica: "spigolare" non è certo nelle sue corde. Al telaio sincero e alle sospensioni ben tarate fa il paio un motore realmente gustoso. I 77 CV possono sembrare poca cosa, ma il bicilindrico è tutta coppia. La cavalleria è ben spalmata lungo l'arco di erogazione (che non è poi così ampio), e ogni giro in più del motore è spinta utile. Si può tenere la marcia alta anche per procedere spediti, certi di avere sempre a disposizione una bella riserva di muscoli. Della frenata ci si può fidare: è potente e ben modulabile. Il pacchetto meccanico ha un contorno elettronico efficace, che interviene solo quando serve: la mappa Road è buona sempre, anche per andare al trotto (non è certo aggressiva) e l'ABS è discreto nel suo intervento. Il Traction Control aiuta a gestire l'importante coppia motrice sui fondi rovinati o umidi.
Insomma, la nuova Speedmaster è un'ammiraglia coi fiocchi, godibile anche con un certo spirito da viaggiatori "all'americana". E non a caso la gamma accessori, anche in chiave touring, è ricca e variegata: il catalogo comprende più di 130 pezzi, tutti disponibili sul configuratore online.
Colori e prezzi di listino
I listini? Si parte dai 14.550 euro c.i.m. richiesti per la Speedmaster base, disponibile nella colorazione nera. Per la rossa si spendono 125 euro in più, mentre per la colorazione in bianco-nero con finiture dorate il sovrapprezzo è di 300 euro. Siamo a livelli importanti, nessuno lo nega, ma lei non è solo un bell'oggetto, ma una bella moto che si guida d'incanto.Dati tecnici dichiarati
Motore
2 cilindri in linea, 1.200 cc, alesaggio x corsa 97,5 x 80 mm, raffreddamento a liquido, rapporto di compressione 10:1, distribuzione monoalbero a camme in testa, 4 valvole per cilindro, iniezione elettronica con 2 corpi farfallati Full RbW da 44 mm, lubrificazione a carter umido
Trasmissione
finale a catena; frizione multidisco in bagno d'olio assistita con comando meccanico; cambio a 6 rapporti
Controlli elettronici
gestibili dal pilota
2 mappe motore; controllo di trazione
e ABS disattivabili
Ciclistica
telaio a doppia culla in tubi d'acciaio, inclinazione cannotto di sterzo 25,3°, avancorsa 91,4 mm; forcella da 41 mm non regolabile; forcellone in tubi di acciaio e ammortizzatore regolabile nel precarico molla; escursione 90/73,3 mm
Freni
ant. 2 dischi da 310 mm, pinze a 2 pistoncini; post. disco da 255 mm, pinza
a doppio pistoncino; ABS
Pneumatici
ant. 130/90-B16;
post. 150/80-R16
Dimensioni (mm)
lunghezza 2.195, larghezza 770, interasse 1.510, altezza sella 705, serbatoio da 12 lt, peso a secco 245,5 kg
Prestazioni dichiarate
77 kW (57 CV) a 6.100 giri, 106 Nm (10,8 kgm)
a 4.000 giri
Colori disponibili
rosso, nero, nero-bianco
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