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Moto Guzzi V7: un altro passo avanti
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La Moto Guzzi V7, la settemmezzo di Mandello va avanti, senza colpi di testa, per la sua strada. Per il 2014 sfodera ritocchi estetici, colorazioni inedite e un nuovo alternatore. Disponibile in tre versioni (Stone, Special e Racer), si guida a 18 anni con la patente A2
Moto Guzzi V7, rieccoci qua. Per il 2014 arriva solo un nuovo alternatore in bagno d'olio, che sostituisce il precedente a secco. La potenza del motore scende da 50 CV a 48, e così la V7 si guida anche a 18 anni. Scriveremmo una bugia dicendo che, nel breve test di lancio alla stampa, ci siamo accorti di questi interventi.
Rimane dunque la stessa facile, leggera e maneggevolissima moto che conosciamo. Non certo potente, ma con il suo carattere. Ricordate la carburazione un po' incerta delle V65? Scordatevela. Il settemmezzo è regolare ai bassi e sale con un certo corpo fino ai 4.000/5.000 giri, dove trova il suo regime di miglior utilizzo. Tira fuori dalle curve bene, mentre in autostrada a 120 frulla sereno a 4.500, senza vibrazioni. Vibrazioni che arrivano andando a cercare (inutilmente) il limitatore a 7.500. Ricordate i fondocorsa degli ammortizzatori delle V35? Dimenticate pure quelli. Insomma, la V7 è una moto che va bene.
Certo qualcosa si può migliorare, come il posteriore che blocca presto in frenata. Ma se han messo l'ABS sulla cara vecchia Vespa, prima o poi ce la faranno a innestarlo anche qui. Posizione di guida per tutti, ragazze comprese. Una moto compatta. Il passeggero sulla Stone e sulla Special non sta scomodo, ma per andare in vacanza in coppia senza rimanere sempre attaccati ci piacerebbe una sella un filo più lunga (a proposito, ci sono tanti accessori per i viaggi).
Chi è stregato dalla Racer, non si spaventi dei mezzi manubri. Non sono né bassi, né troppo chiusi. Ne deriva una posizione piacevolmente reclinata in avanti.
Una domanda. Ma perché comprare una V7, quando certe medie giapponesi (più veloci e tecnologiche) costano meno? Una questione di stile. Se un ragazzo trova insopportabile l'idea di guidare una jap perfetta ma uguale a tutte le altre jap, allora faccia un pensierino alla V7.
Chi è stregato dalla Racer, non si spaventi dei mezzi manubri. Non sono né bassi, né troppo chiusi. Ne deriva una posizione piacevolmente reclinata in avanti.
Una domanda. Ma perché comprare una V7, quando certe medie giapponesi (più veloci e tecnologiche) costano meno? Una questione di stile. Se un ragazzo trova insopportabile l'idea di guidare una jap perfetta ma uguale a tutte le altre jap, allora faccia un pensierino alla V7.
Nella gamma l'entry level è la Stone, che costa 8.670 euro c.i.m. per lei manubrio alto, ruote in lega e largo uso di nero opaco per tanti componenti. La V7 Special è in vendita a 9.070 euro c.i.m. ed è disponibile in due colorazioni ispirate alle 750 S3 degli Anni 70 (nera/arancio come nella foto, oppure grigio/nera). La versione Racer con semimanubri, serbatoio cromato e tabelle portanumero è disponibile a 10.420 euro c.i.m. la moto è omologata per due persone; il kit con sella biposto, maniglione e pedane passeggero si paga a parte (263 euro).
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