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SBK Magny Cours: Rea fa poker, Carrasco nella storia
Un'altra doppietta per il campione nordirlandese che al termine di Gara 1 conquista il quarto titolo Mondiale consecutivo con la Kawasaki che festeggia anche il primo successo di una ragazza nel Mondiale con Ana Carrasco campionessa della SSP300
Rea il campione imbattibile
Jonathan Rea - dal 2015 - è un campione che sa i suoi punti di forza e sa come sfruttarli e questo lo rende micidiale. Poi ha voglia di vincere anche quando ha già vinto tutto e per gli avversari battere un pilota così diventa una missione quasi impossibile. Se ne è reso conto ancora una volta in Gara 1 il compagno Tom Sykes e nella successiva manche Chaz Davies, che ancora dolorante, ha provato a tenergli testa ma senza riuscirci. E di questo passo, con Rea in questo stato, anche la prossima stagione sarà durissima per gli avversari.
Certo la Yamaha si sta mostrando in crescita costante e Michael Van der Mark pilota concreto (terzo in Gara2). Ducati con Chaz Davies è sempre da podio e anche con quella privata del team Barni, terzo in gara 1, mentre Marco Melandri ha sofferto più del previsto su questo tracciato:"Sono un po’ amareggiato, ha commentato il ravennate, perché purtroppo nel tentativo di migliorare in fase di frenata rispetto a Gara 1, abbiamo fatto un passo indietro dal punto di vista della guidabilità. Ero in difficoltà nei cambi di direzione e per compensare ho forzato parecchio con l’anteriore. Dopo metà gara il grip era calato molto, e non è stato possibile fare di più. Peccato perché il podio sarebbe stato alla nostra portata, ma guardiamo avanti e proveremo a rifarci in Argentina”.
Segnali di ripresa per l'Aprilia del team Milwaukee che con Lorenzo Savadori ha conquistato la prima fila e ha chiuso quarto e sesto la domenica, segno che l'ex campione della STK è in crescita ma la RSv4 oggi paga rispetto alle più aggiornate Kawasaki, Yamaha e Ducati e richiede più impegno per stare nei piani alti. Se Aprilia in questo finale di stagione sale, Honda scivola ancora più indietro. Per il team Ten Kate un altro anno difficile, e poco meglio è andata alla BMW gestita dal team Althea che con Loris Baz non mai salita sul podio. Delusione anche per MV Agusta che dopo gli sprazzi di inizio campionato e la voglia di Torres ha faticato a stare al passo.
La prima donna a vincere un Mondiale Carrasco nella storia
A Magny Cours Ana Carasco, ha scritto una pagina storica del motociclismo: è lei la prima donna a vincere un titolo Mondiale. A 21 anni la spagnola ha conquistato Il Mondiale della combattuta classe 300 Supersport in sella ad una Kawasaki. Ha vinto portando a termine al 13esimo posto una gara difficile in cui scattava dalla 25esima posizione, ha vinto per un solo punto il titolo battendo il connazionale Mika Perez.
L’ultima gara stagionale del Campionato Mondiale Supersport 300 è stata ricca di colpi di scena. L’olandese Scott Deroue (Motoport Kawasaki), in lotta per il titolo iridato, riesce ad ottenere la pole position mentre la spagnola Ana Carrasco (DS Junior Team), leader della classifica generale, sente la pressione e non riesce ad andare oltre la venticinquestima casella. Ma, come spesso accade, è la corsa a decidere tutto. Pochi giri dopo la partenza Deroue è costretto al ritiro per un problema tecnico, nel frattempo lo spagnolo Mika Perez (Kawasaki ParkingGO Team)si prende la testa della corsa mentre Ana Carrasco riesce a risalire fino alla diciannovesima posizione. Se la gara fosse terminata così Perez avrebbe vinto il Campionato ma ad un giro dal termine lo spagnolo scivola prima in terza e poi in sesta posizione fino a risalire in quarta mentre la Carrasco riesce a risalire la china fino alla tredicesima. Nel frattempo Perez si porta in prima posizione e sembra avere il titolo mondiale in tasca ma all’ultimo giro viene superato da Dani Valle. Il tredicesimo piazzamento basta così alla Carrasco per laurearsi Campione del Mondo FIM Supersport 300, prima donna nella storia a vincere un Campionato del Mondo di motociclismo.
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