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Yamaha XSR700: modern art

di Stefano Gaeta il 03/11/2015 in Anteprime

Abbiamo provato sulle strade della Sardegna la nuova bicilindrica Yamaha XSR700. Le prime impressioni di guida parlano di una moto facile, piacevole ed esteticamente accattivante. Disponibile da Novembre 2015 a un prezzo di 7.790 euro chiavi in mano

Yamaha XSR700: modern art
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Deriva dalla MT-07, ma lo stile è ora classico

Siamo partiti alla volta della Sardegna per la presentazione stampa della nuova Yamaha XSR700 con il ricordo nitido di quanto ci fossimo divertiti in sella alla MT-07. Questa moto - un po' naked, un po' motard, un po' fun bike – è la base tecnica su cui è stata sviluppata la nuova "instant classic" giapponese. La "MT-07" ci aveva colpiti per la cura dei dettagli e le ottime doti di guida ma anche per il prezzo interessante. Grande quindi la nostra curiosità intorno alla nuova bicilindrica: le novità estetiche e la diversa triangolazione sella-pedane-manubrio sarebbero state in grado di confermare la qualità della base di partenza? La risposta è affermativa! Senza tema di essere smentiti possiamo affermare che la Yamaha XSR700 è una moto da "pollice all'insù". Anche per il prezzo7.790 euro chiavi in mano.

Faster Sons, quasi una filosofia di vita

Faster Son è il nome che rieccheggia come un mantra tra gli uomini Yamaha; per chi non lo sapesse si tratta di una special realizzata dal mitico Shinya Kimura nel suo atelier nei sobborghi di Los Angeles proprio su base MT-07 e che ha dato vita a una filosofia progettuale. La XSR si inserisce nel solco aperto da Shinya, moto moderne con un design legato al passato. Il mix tra stile vintage e tecnologia contemporanea è perfettamente dosato nella XSR700. Questa nuda, come dicevamo, si differenzia dalla MT-07 solo per il design, mantenendo invariati telaio, sospensioni e motore. Il serbatoio è composto da due gusci in alluminio ben rifiniti (verniciati nella versione cromatica Forrest Green), uniti da una fascia centrale in plastica. Il nuovo manubrio proteso verso il pilota impone al busto una posizione eretta mentre le pedane risultano correttamente distanziate (chi scrive è alto 170 cm). Bella la sella realizzata in due colori; è montata su un telaietto facilmente smontabile per poter accorciare la coda in fase di customizzazione. Proprio sotto agli occhi di chi guida spicca un tondo tachimetro digitale dal design minimalista ma in grado di fornire tutte le informazioni necessarie al primo colpo d'occhio. Anche il faro anteriore adotta uno stile retrò e ricorda quello delle biciclette degli Anni 60. Stesso design per il faro posteriore, tondo e a led.

Nella guida la XSR700 si rivela facile

Rimaniamo invece un po' delusi dal rumore di scarico una volta acceso il bicilindrico frontemarcia: la fasatura a 270° e i limiti imposti dal codice in tema di emissioni giocano contro… Va però detto che il twin gira rotondo e permette di passeggiare anche con un rapporto lungo. E non si ribella troppo nemmeno quando si richiama il gas sottocoppia. Comunque sia, il cambio è un burro tanto che spesso lo si utilizza senza chiamare in causa la frizione. Le levigate strade sarde ci fanno godere del validissimo equilibrio della Yamaha XSR che vola da una curva all'altra con estrema naturalezza. Le sospensioni sono eccellenti; mentre sulla MT-07 ci erano parse troppo sfrenate a livello idraulico, sulla XSR risultano molto efficaci anche perché la tipologia di moto invita ad una guida meno aggressiva, più rotonda. Di una facilità estrema, la XSR diverte senza richiedere alcuno sforzo, una moto perfetta anche per chi ha scarsa esperienza.

Ciononostante apprezziamo ad ogni uscita di curva la piacevole predisposizione della ruota anteriore a "decollare" e cediamo alla lusinga di qualche coreografico "whellie". Quando si chiamano in causa i freni, complice un peso contenuto in 186 kg dichiarati, la XSR si accuccia morbida sulla forcella. L'impianto impiega dischi a margherita lavorati da pinze a quattro pistoncini, dalla discreta potenza e dal buon feeling. L'ABS è ovviamente di serie.

Insomma, la XSR700 ci ha convinto, anche in virtù del suo design ricercato ma allo stesso tempo non troppo pasticciato. Questa moto può essere considerata un foglio bianco sul quale ognuno potrà "disegnare" la special dei suoi sogni, approfittando della lunga lista di optional messa a punto dalla casa. Per chi avesse bisogno di una fonte di ispirazione, la Yamaha ha lanciato una App (Yamaha My Garage) che permette di customizzare virtualmente la XSR, e altri vari modelli di casa, per poter osservare in tempo reale il risultato delle proprie fantasie. Meglio di così...

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