Cosa cambia

Rispetto al T30 Evo, il battistrada del T31 ha un disegno differente, con canali più profondi per aumentare il drenaggio dell’acqua e un rapporto vuoti/pieni a favore degli ultimi sulle spalle per avere maggiore grip in piega. Al posteriore la gomma è un multimescola con la configurazione Cap&Base già descritta nella pagina precedente (strato di mescola più morbida in superficie, strato più duro in profondità per aumentare la rigidità).

I tecnici si sono concentrati anche sull’accrescere la superficie d’appoggio offerta dalla gomma e, per quanto riguarda la mescola, hanno lavorato al fine di aumentare la dispersione silicea all’interno del battistrada, alla ricerca di una maggiore sensibilità nella guida, specie nelle condizioni climatiche più sfavorevoli, come bagnato e temperature basse.

Maxinaked e maxitoruer

Testato su un’ampia varietà di moto, comprendente naked, crossover e tourer dal dna sportivo, il T31 ci ha colpiti prima di tutto per l’omogeneità di comportamento, abbinata a una maggiore comunicatività rispetto all’A41, a conferma del fatto che questo pneumatico nasce espressamente per l’uso stradale.

La discesa in piega è rapida e allo stesso tempo progressiva, l’anteriore non entra in crisi nemmeno quando si adotta uno stile di guida aggressivo e nelle pieghe accentuate si ha una sensazione di grip e sicurezza: a centro curva l’appoggio è molto buono e in uscita il grip non manca, anche nei curvoni più veloci. Altro aspetto che ci ha colpito positivamente è il poco tempo impiegato dal pneumatico per entrare in temperatura: son bastati pochi chilometri per sentirsi a proprio agio e in fiducia per aumentare il ritmo.