CFMOTO 675 NK e 675 SR-R: La loro forza non è (solo) il prezzo

CFMOTO non scherza. Non scherza perché è impegnata nel Motomondiale, non scherza perché sta ampliando la gamma con modelli sempre più coinvolgenti e centrati per il mercato europeo, non scherza perché -e si percepisce subito- hanno voglia di fare con la consapevolezza di avere tanto da imparare. Non scherza anche perché è l’unico produttore cinese ad avere una forte impronta stilistica sui propri modelli, evidenziata anche dalle livree azzurro-grigio quasi onnipresenti e già riconoscibili. Le rosse sono Ducati, le arancioni KTM, le CFMOTO… azzurre e grigie. Non è cosa da poco: significa che dietro c’è del marketing, una parola che non è sempre sinonimo di insidia per l’appassionato o per il consumatore. Sicuramente, non in questo caso.

CFMOTO 675 NK e 675 SR-R: debutto bagnato

Fatta questa premessa, occorre aggiungere che la Casa cinese non scherza anche perché è arrivata sul mercato con due prodotti come la 675 NK e la 675 SR-R che, oltre ad avere un prezzo molto molto appetitoso, sono mosse da un tre cilindri realizzato in casa e corredate da una dotazione che media perfettamente la difficile equazione “quantità di cose offerte-prezzo di vendita”. Piattaforma identica per entrambe, dunque, estetica innanzitutto piacevole, figlia della matita di Carles Solsona, e caratteristiche di guida che invogliano all’acquisto, così come il prezzo: 6.690 euro la nuda, 7.590 la carenata. Vorrei dirvi con precisione come vanno ma dovrò giocoforza soffermarmi maggiormente sul “come sono fatte” perché la giornata di test, sul circuito dell’Algarve di Portimao, è stata battezzata da una pioggia insistente che ha limitato la mia presa di contatto con la SR-R a due giri in un circuito allagato, e la mia prova della NK a 2 turni da 10 minuti su un kartodromo poco adatto a comprendere come -effettivamente- si comporta la moto nell’uso di tutti i giorni.

CFMOTO 675 NK e 675 SR-R: ci sono i numeri

Partiamo dal tre cilindri, allora: 90 cavalli a 11.000 giri e 70 Nm di coppia a 8.250 giri. Numeri che molto dicono della grinta e delle capacità urlatorie del motore (la cilindrata è di 674 cc, non dimentichiamo!), ma poco raccontano delle sensazioni che si provano in sella. La prima, immediata: un gran bel rumore. Il solito gracchiare roco di propulsori con questa architettura è enfatizzata da uno scarico sotto motore che lascia spazio agli acuti, senza castrarli troppo e con una minima dose di autotune. Il senso dell’udito può dirsi dunque pienamente soddisfatto. Il tatto e la vista non sono da meno: la nuda è aggraziata, compatta, ben disegnata su tratti non nuovi in senso assoluto ma amalgamati bene e moderni senza essere pacchiani. Forse, la presa d’aria sulla coppia di dischi anteriori è fin troppa cosa, ma nell’insieme voci fuori dal coro non ce ne sono. Se la naked convince, la sportiva stupisce. Qui sì, c’è del sovraccarico stilisticot, ma (ditemi se non siete d’accordo) l’insieme è davvero piacevole e inedito. Le misure compatte rendono la SR-R una grintosa “minuta”, stretta di fianchi e di spalle ma con un laterale movimentato e carico sull’avantreno, che le dona grinta e stile. Ci sono le alette, ma sono ben integrate nella carenatura, ci sono gli spoiler posteriori che non appesantiscono il codino. Insomma, è bella, moderna e originale.

CFMOTO 675 NK e 675 SR-R: piatto ricco e saporito

Ora parliamo di gusto, e perdonatemi se sarò puntuale nei limiti del piccolo assaggio che ho fatto. Parto dalla NK, che mi ha concesso due “morsi”: il canto del tre cilindri si concretizza in una bella verve e i dati tecnici, pur parlando di numeri espressi ad alti regimi, non raccontano di una curva di coppia piena già ai regimi più bassi, di un’erogazione rotonda e piacevole, di una connessione precisa con il comando del gas (a filo). Le dimensioni complessive sono compatte e la vita a bordo non lascia spazio a particolari agiatezze. Sella stretta, pedane non altissime ma comunque vicine al piano di seduta manubrio ben angolato. Le vibrazioni sono presenti, ma andranno rivalutate con un test più approfondito. A proposito di presenze: controllo di trazione su due livelli (o disinseribile), display TFT da 5” con connettività, sospensioni regolabili e quickshifter mono direzionale (solo per salire di rapporto). Anche qui, dunque, nulla di eclatante ma un corredo sufficiente a non sentire vere e proprie mancanze. Certo, inanellando qualche giro sul cartodromo un po’ di nostalgia per un cambio elettronico bidirezionale l’ho avuta, ma vabbè… Vado diretto: motore super promosso, bello, vigoroso e pieno, ciclistica funzionale, senza picchi né palesi limiti. La frenata, affidata ad una coppia di pinze J.Juan è fin troppo aggressiva e può mettere un po' in crisi la forcella, mentre il mono (per questo tipo di prova) non ha evidenziato particolari criticità. L’elemento meno convincente? Beh i pneumatici CST di primo equipaggiamento non brillano per comunicativa e rendevano piuttosto nervoso l’avantreno in staccata. Detto ciò, credo che sia una cosa che si possa perdonare, visto il prezzo di vendita della NK.

CFMOTO 675 NK e 675 SR-R: prezzi e disponibilità

I due giri che ho compiuto, sotto il diluvio, in sella alla 675 SR-R non mi permettono di dirvi molto di più di quelle che sono le considerazioni estetiche, qui sopra, e la posizione in sella, raccolta e molto caricata sull’avantreno. Il motore, lo stesso della nuda, è l’unico elemento che mi sento in grado di giudicare, grazie ad una timida accelerazione sul rettilineo allagato di Portimao. Così, ruotando un po’ il gas e sentendo il canto acuto del tre in linea, una così mi son detto fra me e me: “maledetta pioggia”. Sì perché, nonostante tutto e nonostante il poco tempo insieme, la SR-R mi ha trasmesso qualcosa. La sua compattezza, la sua carenatura sottile, i semimanubri spioventi e la sua voce conturbante mi hanno incuriosito e ricordato le supersportive di una volta, quelle "piccole", che urlavano e sulle quali molti di noi hanno vissuto le prime vere emozioni. Non è finita qui, SR-R: il nostro è un arrivederci. Se anche voi siete curiosi, le moto arriveranno nel mese di marzo (questione di giorni) in concessionaria. Ripeto il prezzo: 6.690 euro per la naked, 7.590 per la carenata.