Dal 1980 con furore: una Suzuki GS 550 E usata uniproprietario

Per la puntata odierna della settimanale rubrica dedicata all’usato, abbiamo scovato, navigando nel nostro portale Dueruote Annunci, una sfiziosa Suzuki GS 550 E del 1980 che vanta la curiosa caratteristica di essere, dopo 45 anni, uniproprietario.

La Suzuki GS 550 fu presentata per la prima volta in Giappone nel giugno 1977. Si presentava come una nuda in linea con gli standard dell’epoca: quattro cilindri in linea raffreddato ad aria con 8 valvole e doppio albero a camme, quattro carburatori Mikuni e due scarichi cromati 2 in 1 che corrono uno per ogni lato della moto. La potenza erogata è di 47 cavalli.

L’estetica è quella che andava di moda al tempo: faro anteriore rotondo, serbatoio a goccia allungato, sella lunga a due posti e codino corto. Ciclisticamente, si basa su un telaio in acciaio monotrave a doppia culla; all’avantreno si trovano una forcella tradizionale e una ruota da 19”, al posteriore un forcellone in acciaio, doppi ammortizzatori e una ruota da 18”. I cerchi sono a raggi e su questa prima versione l’impianto frenante prevede un disco singolo anteriore e un tamburo posteriore.

Un anno più tardi, nel ’78, arrivò la GS 550 E, il modello del nostro annuncio. Questa differisce essenzialmente per due elementi: le ruote diventano in lega d’alluminio e l’impianto frenante si ammoderna: doppio disco anteriore e disco singolo posteriore. Segnaliamo che sempre nel ’78 arrivò la GS 550 L, una declinazione dal sapore differente ispirata alle moto custom americane.

I proprietari di Suzuki GS 550 E ne parlano come di una moto dal motore fluido e silenzioso, anche se non molto potente, affidabile, intuitiva e godibile in passeggiata o negli spostamenti a breve e medio raggio. Per contro, deve scontare un peso elevato, si parla di 196 kg a secco, e consumi inevitabilmente disallineati dagli standard moderni.

Ma veniamo alla GS 550 E del nostro annuncio. È un esemplare del 1980, il primo anno in cui questa cilindrata fu importata in Italia (ricordiamo che la famiglia GS annovera cubature dai 125 ai 1.150, con modelli intermedi davvero di ogni taglia). Dicevamo uniproprietario, caratteristica da non sottovalutare se si parla di una moto d’epoca: rivolgersi ad un venditore che ne conosca per filo e per segno la storia può rivelarsi un vantaggio decisivo.

I chilometri percorsi sono 43.000, le condizioni estetiche sono buone ma la moto è ferma da 8 anni. Per rimetterla in strada servirà necessariamente un tagliando generale approfondito, ma, come già menzionato, queste quattro cilindri giapponesi sono tendenzialmente note per la loro affidabilità, soprattutto a livello di motore. Il proprietario segnala in particolare che saranno da sostituire i silenziatori, presumibilmente corrosi dalla ruggine. 

La moto è già iscritta ASI, si può quindi risparmiare su bollo e assicurazione, si trova a Vedeseta (BG) e il prezzo è di 1.490 euro. Considerato lo stato di conservazione, che buona parte delle simili in vendita sono state pasticciate o personalizzate come café racer e che quelle fedeli all’originalità si trovano in vendita attorno ai 3.000 euro, sembra un affare ragionevole.