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Top & Flop: i migliori modelli Triumph e i buchi nell’acqua
Dalla Speed Triple alla controparte carenata Daytona, dall’intramontabile Bonneville alla Trophy 1200 (chi se la ricorda?). Tra fisiologici alti e bassi, ecco alcuni dei modelli più significativi, nel bene e nel male, usciti dagli stabilimenti di Hinckley
Negli oltre 100 anni di storia motociclistica, Triumph ha prodotto moto di ogni tipo, diventando uno tra i marchi con più personalità nel panorama delle due ruote. Fondata nel 1902, Triumph ha sviluppato la propria reputazione attorno ad uno stile britannico inconfondibile e più recentemente al motore a tre cilindri, sviluppato con convinzione senza pari.
Modelli come la Speed Triple e la Street Triple hanno rivoluzionato il mercato delle naked sportive con un look che è diventato immediatamente cult, imponendosi poi come punti di riferimento per le qualità meccaniche e dinamiche. La Bonneville, un classico intramontabile, incarna lo spirito retrò delle moto britanniche, mantenendo vive le tradizioni, ma aggiornandosi con tecnologia moderna.
Tuttavia non tutte le scelte del marchio sono state fortunate. Come ogni produttore, Triumph ha avuto i suoi alti e bassi: moto sbagliate per concetto, per realizzazione oppure per mancanza di tempismo. Qualche esempio: la naked 4 cilindri da 600 cc Speed Four, la tourer Trophy 1200, arrivata in un momento di contrazione del mercato del segmento di riferimento, oppure la Daytona 955i, mai compiuta fino in fondo e mai apprezzata quanto le controparti naked.
Nonostante alcuni passi falsi, la personalità e la fedeltà alla propria identità hanno permesso a Triumph di emergere come uno dei marchi più rispettati e longevi nel mondo delle moto. Ecco dunque la nostra selezione dei modelli Top & Flop concepiti negli stabilimenti di Hinckley.