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Beta: arriva la 450 da Cross, torna la Alp, crescono le 125 4T +VIDEO+
A Eicma Beta presenta la versione di serie della sua 450 da cross, rilancia la Alp 4.0 con motore Euro5 e ora anche in versione scrambler e inserisce al vertice della offerta 125 4T le RR enduro e motard con motore Minarelli
Tappa importante per la Casa di Rignano sull’Arno questo Eicma, che segna lo sbarco ufficiale nel mondo del Motocross dopo i successi raccolti nell’Enduro nell’ultimo decennio. C’era già la RX 300 a due tempi, una moto di nicchia nata per completare l’esperienza fatta in gara, ma è con la RX 450 che le cose si fanno serie.
La moto è la versione di produzione di quella portata in gara con buoni risultati nelle ultime tre stagioni da Jeremy Van Horebeek, Alessandro Lupino e Ben Watson, e porta nel mondo del Motocross lo stesso approccio “amichevole” che ha fatto la fortuna di Beta nell’Enduro.
Telaio dedicato, sospensioni KYB
In Beta parlano di “RideAbility” e la RX 450 punta ad offrire una guidabilità e una facilità di utilizzo da riferimento. Il telaio è in tubi di acciaio con geometrie dedicate, molto più rigido e robusto rispetto a quelli da enduro a partire dal trave principale, più largo di 1 cm. Diversi anche gli attacchi motore. Nuovo e dedicato anche il telaietto in alluminio, che integra la cassa filtro, la quale alimenta un corpo farfallato da 46 mm, valore mai raggiunto su una Beta da off-road. Su questo telaietto si innesta un codone diverso, specifico così come il serbatoio in plastica da 7 litri. Le sospensioni sono KYB: forcella con steli da 48 mm e mono con pistone da 50 mm. Sono entrambi completamente regolabili e hanno tarature specifiche ed escursione maggiore rispetto alle versioni usate sulle RR Enduro. Le ruote sono ovviamente da 21”-19” e i freni Nissin, con dischi da 260 mm e 240 mm.Motore potenziato, stessa guidabilità
Tante le novità al motore, che parte da quello usato sulle RR ma ha albero motore, contralbero, cilindro, pistone dedicati, con rapporto di compressione elevato a 13,5:1, e assi a camme differenti per garantire un maggiore allungo. Anche la frizione con molla a tazza è dedicata. La centralina elettronica offre due mappature e quattro livelli di intervento del traction control. La batteria è al litio. La nuova Beta RX 450 sarà disponibile già da novembre 2023.
Importante anche il ritorno (ad affiancare la Alp 200 con motore ad aria, che resta in gamma) della Alp 4.0, modello di lungo corso per la Casa fiorentina che guadagna un look decisamente più moderno e vede arrivare una versione scrambler. Siglata Alp X, è più orientata all’uso stradale con le sue ruote da 19”-17”, le plastiche ridotte al minimo e il faro tondo, mentre la 4.0 resta dedicata a chi vuole esplorare fuoristrada, ma senza fretta. Ruote da 21”-18”, gomme tassellate e sospensioni ben dimensionate per affrontare qualunque ostacolo.
Abbandonato il vecchio Suzuki non più omologabile, entrambe montano un motore 350 sviluppato da Beta in collaborazione con Tayo Motorcycles (proprietario del marchio Zontes). Alimentato a iniezione elettronica, eroga 35 CV a 9.500 giri e possiede un cambio a 6 rapporti. I consumi ridotti e il serbatoio da 11 litri assicurano una buona autonomia.
Per entrambe il telaio è perimetrale in acciaio con il motore appeso, lo scarico basso (ma la luce a terra è comunque buona) e sospensioni semplici con forcella tradizionale da 43 non regolabile e mono regolabile nel precarico e assistito da leveraggi. Anche qui i freni sono Nissin, con dischi da 290 mm e 220 mm e ABS Bosch, disattivabile, di serie.
La sella è posta a 865 mm da terra per la Alp 4.0 e a 855 mm per la Alp X. Si estende per accogliere il passeggero, cui sono riservate anche due robuste maniglie; sono previsti molti accessori tra cui paramani, borse laterali e bauletto.
Beta non dimentica i più giovani, cui è dedicata la famiglia piuttosto diversificata delle RR Enduro e Motard. A far girare la testa ai quattordicenni penserà l’RR 50 Track, versione al top della gamma RR a ruote lisce che vanta la forcella rovesciata R16V da 41 mm con più escursione, quote dedicate con sella più alta e cerchi a raggi.
Non c’è, come per la RR 50 Enduro, il motore racing a miscela, ma ce n’è abbastanza per far sognare grazie anche ai colori blu-bianco-rosso che contraddistinguono le Beta più sportive.
Passando ai sedicenni, si completa l’offerta delle 125 4T dove le “T” con motore Tayo vengono affiancate dalle “R”, premium e più specialistiche, dotate di motore Yamaha-Minarelli, componentistica più raffinata e grafiche racing.
Le prime, aggiornate anche nel motore con più compressione e una diversa candela, hanno la frenata combinata CBS e telaio e forcellone neri; le seconde hanno il serbatoio traslucido, il telaio rosso, il forcellone anodizzato alluminio, dettagli in ergal e grafiche “replica”; la Motard ha anche i cerchi a raggi anziché in lega come la “T”.