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Ecco le Triumph Speed 400 e Scrambler 400. In vendita in Italia a inizio 2024
Da Hinckley due moto per un segmento molto strategico: motore monocilindrico da 40 CV e tanto stile, si guidano a 18 anni con la patente A2
Londra, presentazione novità Triumph 2024. Tolgono il velo a due moto. Una, a primo colpo d’occhio, sembra una Speed Twin 900. L’altra ricorda la Scrambler 900. Forse sono un po’ più piccine. Sono le Triumph Speed 400 e Triumph Scrambler 400 X: tutto lo stile e il mood di Hinckley, su una nuova piattaforma con motore 400. Due moto giovani, carine e pronte a fare amicizia con ragazzi e ragazze freschi di patente A2. Ma chissà, potrebbero piacere anche a un pubblico più ampio, come del resto sta succedendo sul nostro mercato a molti modelli attorno ai 300/500 cc. Se l’heritage richiama il mondo Triumph che tanto ben conosciamo, il motore invece è tutto da scoprire: è un monocilindrico, ed è la prima volta, dai tempi della rinascita a Hinckley negli Anni 90, che la Casa inglese si lancia su questo schema. Un bel cilindrone verticale, dunque, di sana e robusta costituzione. Dimostra più dei suoi 398 cc e ricorda molti gloriosi “single” del passato, grazie anche alle alette sul gruppo termico che danno un tocco classico, facendolo quasi sembrare un motore raffreddato ad aria. Anche i carter con l’elemento triangolare, distintivo di casa Triumph, strizzano l’occhio al passato.
TRIUMPH NOVITÀ 2024: DUE MOTO, UNA PIATTAFORMA
Dentro, invece, c’è tutto quel che deve avere un motore moderno, a partire dalla distribuzione (comandata a catena) bialbero a 4 valvole. Per l’alimentazione c’è un corpo farfallato con gestione RbW Bosch. Le misure di alessaggio e corsa (89 x 64 mm), più vicine a quelle di un KTM 390 che a un "corsa lunga" come il 350 Royal Enfield, lasciano presagire un motore bello vispo. E in effetti i numeri sono interessanti: vengono dichiarati 40 CV a 8.000 giri e 37,5 Nm a 6.500. Cambio a 6 marce, frizione antisaltellamento (assistita per risultare morbida nell’uso) e controllo di trazione (disattivabile) completano il panorama. Il tagliando principale vede “scadenze” a 16.000 km, un’ottima notizia. Per i consumi non ci sono ancora dati dichiarati, verranno resi noti in fase di omologazione.
Il telaio è una struttura in acciaio, con due tubi diagonali che salgono fin sotto al serbatoio; il telaietto posteriore è imbullonato. A differenza delle modern classic Bonneville, qui non c’è una coppia di ammortizzatori, ma un mono - regolabile nel precarico - infulcrato direttamente al forcellone in alluminio.
IL SERBATOIO DI FAMIGLIA
Ben dimensionata la forcella rovesciata con steli da 43 mm, un diametro usato per esempio anche su varie adventure 750/800. “Abbiamo scelto di dotare le nuove moto con sospensioni, freni e pneumatici di qualità” dichiarano con orgoglio da Hinckley, a sottolineare che entry-level non deve fare rima con prodotto povero. Il serbatoio da 13 litri che richiama nella forma tondeggiante quello delle 900/1200 e l’impianto luci full led sono elementi comuni ai due modelli, come del resto la strumentazione tonda misto analogica/digitale, ricca di informazioni, che integra anche una presa USB. Non c’è il contagiri, ma non è un problema: si cambia a orecchio e amen. In compenso c’è l’indicatore della marcia inserita. Questa la base comune, su cui poi si sviluppano i due modelli.
La Triumph Speed 400 è una roadster con ruote a razze da 17” dotate di pneumatici Metzeler Sportec M9 RR nelle misure di 110/70 davanti e 150/60 dietro. La sella è a 790 mm da terra, a portata davvero di tutti; l’interasse è di 1.377 mm, il peso con il pieno di 170 kg, l'escursione delle sospensioni di 140 mm davanti e 130 dietro. Tre i colori (rosso, blu, nero) disponibili, tanti gli accessori con cui equipaggiare la Street 400, per il comfort (non mancano le manopole riscaldate), lo stile o il trasporto dei bagagli.
TRIUMPH SPEED 400 E SCRAMBLER 400 X: LE DIFFERENZE
E poi, se nelle vostre corde ci sono le immagini di Steve McQueen alla Six Days 1964, c’è la Triumph Scrambler 400 X. Si propone con una sfumatura on/off non certo estrema, ma che al tempo stesso la rende trendy davanti al bar (la griglia sul faro fa sempre la sua scena) ed effettivamente più versatile: manubrio più largo, pedale freno dedicato, paramani, sospensioni a escursione maggiorata a 150 mm, ruota anteriore da 19” e pneumatici leggermente tassellati (Metzeler Karoo Street 100/90 davanti e 140/80 dietro) permetteranno di affrontare qualche sterrato in sicurezza, senza per questo togliere piacere su strada. Tra i vari componenti che cambiano sulla Scrambler abbiamo i cerchi (sempre a razze, ma di diverso disegno) dal canale più stretto, il silenziatore e la sella (in due pezzi, con l'altezza da terra che cresce a 835 mm). Sulla Scrambler il disco anteriore passa da 300 a 320 mm (con pinza radiale a 4 pistoncini come sulla Speed) e adotta pastiglie dalla mescola studiata per rendere la frenata piu’ progessiva e facilmente modulabile. Solo sulla Scrambler l’ABS è disattivabile. Il peso è di 179 kg. La forcella è più "in piedi" (23,6° contro 24,2° della Speed), ma per via dele altre modifiche aumenta l'interasse (1.418 mm contro i 1.377 della Speed). Anche qui tre colorazioni (nera, verde o rossa) e tanti accessori disponibili, tra i quali alcune protezioni in chiave off-road.
TRIUMPH 400, I PREZZI
Le moto di questa nuova famiglia Triumph sono state concepite e disegnate nell’headquarter inglese di Hinckley, mentre la produzione avverrà negli stabilimenti Bajaj in India, Thailandia e Brasile. “L’obiettivo per entrambi i modelli è offrire, ad un prezzo interessante, un pacchetto di classe superiore, rispetto all’attuale offerta di mercato di pari cilindrata, in termini di qualità complessiva, performance su strada e divertimento in sella” dichiarano da Triumph, anche se per conoscere i prezzi dovremo aspettare l'inizio del 2024, quando le moto saranno disponibili dai concessionari in Italia. Vedremo se i listini saranno più vicini ai 4.300 euro f.c. di una Royal Enfield HNTR 350 o ai 6.890 di un Fantic Caballero 500 Scrambler, per citare due moto che - con caratteristiche e prezzi diversi - interpretano con successo il tema della monocilindrica “per tutti”. Di certo c’è che a Hinckley hanno messo sul piatto due moto che, per dotazione tecnica e prestazioni, sono molto ben posizionate.
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