Moto & Scooter
La Kawasaki Ninja ZX-6R arriva dai concessionari
Gli appassionati di supersportive medie possono festeggiare l'arrivo della nuova verdona anche con la livrea 40th Anniversary. Ora con winglet, display TFT, quickshifter ma sempre l'amato quattro in linea da 636 cc, è in vendita a 12.990 euro c.i.m..
Era uscita dalla gamma di Akashi da qualche anno, e il suo ritorno è a tutti gli effetti una dichiarazione di intenti: accanto alle elettriche e al motore a idrogeno, la Ninja ZX-6R rilancia a tutta forza il motore 4 in linea che è una vera e propria bandiera tecnologica Kawasaki. E non solo con le maxi, ma anche nelle medie cilindrate dove il "quattro" sembrava destinato all'estinzione fino a qualche mese fa, con il ritorno prima della Ninja ZX-6R e poi della Honda CBR600RR.
Lo slogan "Supersport obsession" (ossessione supersportiva, ma c'è anche il gioco di parole con la categoria Supersport) la dice lunga sull'intonazione di questo modello, che riceve in dote tutto quello che ci si aspetta da una moto MY24, in particolare dal lato elettronico.
La prima Ninja ZX-6R con le alette
Cattura subito l’attenzione il "volto" Ninja, dotato di aero-winglet dalla linea aggressiva e che incorpora per la prima volta una nuova generazione di proiettori (parte di un pacchetto completo di illuminazione a LED) e un nuovo parabrezza sportivo dotato di speciali aperture per ridurre le turbolenze. L'intera carenatura per il 2024 utilizza strati intrecciati per creare un effetto 3D.
Nella strumentazione debutta un display TFT a colori da 4,3 pollici (11 cm) dotato di connettività allo smartphone tramite l'app Rideology di Kawasaki. Fornisce informazioni quali l’avviso luminoso di cambiata, promemoria per il Service Kawasaki e per il cambio dell'olio, l’indicatore della modalità di guida e le notifiche di messaggi e chiamate dallo smartphone. Inoltre, insieme alle consuete informazioni sull’utilizzo e stato del veicolo, ci sono un indicatore Bluetooth e un indicatore di guida a basso consumo.
Motore Euro5, elettronica giusta, taglio stradale
Dal punto di vista tecnico, il sempre apprezzato 4 in linea da 636 cm3, bialbero raffreddato a liquido, resta il cuore della moto. Per rientrare nella normativa Euro 5 sono stati rivisti i profili degli alberi a camme, riprogettati i condotti di aspirazione e ridisegnati i tubi dei collettori, che si uniscono per ottenere un miglior rendimento ai bassi e medi regimi.
Le sospensioni sono Showa con forcella SFF-BP (Separate Function Fork-Big Piston), i freni a disco hanno profilo tondo (scuola Brembo) e non più a margherita riflettendo l'attuale immagine della famiglia Ninja ZX-10R e le gomme Pirelli Diablo Rosso IV. L'elettronica conta sul quickshifter KQS, il controllo di trazione KTRC a tre livelli e diverse mappature; non è specificato se è presente il ride-by-wire o il sistema a doppia farfalla visto sulla famiglia 650, ci sono comunque i riding mode integrati.
A giudicare dalle gomme e dal pacchetto elettronico, valido ma non spinto, nonostante l'aggressivo claim la nuova Ninja ZX-6R non sembra aver preso la strada della pista come la Yamaha R6, ma piuttosto volersi proporre come una bella sportiva stradale. È disponibile in due varianti cromatiche, nero-grigio con elementi a contrasto verdi e verde-nero con elementi a contrasto rossi, oltre all'evocativa "40th Anniversary Edition" con accenti azzurri.
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