Nato nel 1992 e amatissimo dai 14enni di allora, ha attraversato oltre tre decenni di storia. E ancora oggi è in produzione
Nato nel 1992, in pieno boom degli scooterini all’italiana, il Piaggio Zip è il vero Highlander di una specie ormai estinta, quella che rispondeva ai nomi di Amico, SR, Quartz, F10, F12 e Typhoon. Eppure ancora oggi il cinquantino di Piaggio, omologato Euro5, fa bella mostra di sé nei listini dell’azienda di Pontedera. Una militanza così lunga da entrare a pieno diritto nella storia.
All’epoca del suo debutto, il Piaggio Zip entrò a far parte sin da subito dei desideri più sfrenati dei 14 enni di allora (già, ai tempi il sogno non si chiamava smartphone). Complici dimensioni contenute, linee accattivanti e la possibilità di poterlo elaborare in modo più o meno legale, lo Zip di Piaggio strizzava l’occhio a chi cercava un mezzo buono per muoversi in città, ma non disdegnava un’indole sportiva. Gli ingredienti erano quelli tipici dei ciclomotori di allora: motore due tempi da 50 cc, 4,5 CV di potenza, 80 chili di peso a secco, doppio freno a tamburo, avviamento elettrico o a pedale.
LE EVOLUZIONI DELLA GAMMA
L’anno seguente debuttò la versione con freno a disco anteriore (denominata Fast Rider), mentre nel 1996 arrivò una versione con specifiche superiori, chiamata Zip SP. Tempo tre anni, nel 1999, lo Zip si aggiorna per stare al passo coi tempi: arriva la marmitta catalitica e, man mano che vengono introdotte le omologazioni Euro, viene adeguato a livello tecnologico.
Nel 2000 arriva la versione con motore 4T, mentre nel corso del decennio debuttano versioni commercialmente richieste (ma non così fortunate, in termini di vendita) come quella da 100 e 125 cc. Con l’arrivo dell’Euro4 il “doppio binario” delle motorizzazioni vede il 2T soccombere definitivamente, a vantaggio del 4T.
SPORT E SPERIMENTAZIONI
Sin dalla sua nascita, lo Zip si presenta al pubblico anche come piattaforma ideale per le elaborazioni: non è un caso che, con le opportune modifiche, furono proprio degli Zip a vincere decine di edizioni dell’allora Campionato italiano scooter.
La bontà e la versatilità della piattaforma permisero anche a Piaggio un esperimento avanti anni luce rispetto ai tempi, come lo Zip&Zip, primo scooter bimodale mai commercializzato: prodotto dal 1994 al 97 è stato il primo scooter a disporre del doppio motore termico ed elettrico. L'alimentazione elettrica garantiva 75 minuti di autonomia ad una velocità di massimo 30 km/h.
LO ZIP OGGI
Nella versione attuale il Piaggio Zip (disponibile nel doppio allestimento base ed S) resta fedele alla linea dettata dal capostipite. Certo, gli anni sono passati e le dotazioni migliorate: oggi il motore Euro5 4T raffreddato ad aria ha 2,8 CV di potenza massima, distribuzione a tre valvole, il telaio è a culla in tubi d’acciaio, il freno a disco anteriore è da 175 mm, mentre il tamburo posteriore da 110 mm. I cerchi sono sempre piccoli, da 10 pollici, mentre l’altezza della sella è modificabile su tre posizioni (rispettivamente 750, 765 e 780 mm). Il prezzo parte da 2.099 euro.
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