Vespa PK 50: la storia di un mito

Nata nei primi Anni 80 e rimasta nei cataloghi Piaggio per due decenni, è stata una delle "piccole" più apprezzate dal pubblico. Ripercorriamo insieme la sua lunga storia

Presentata al Salone di Colonia nel 1982, la Vespa 50 PK è stato il veicolo che ha traghettato i cinquantini di Casa Piaggio negli Anni 80. Pur soffrendo del confronto con l'icona PX, anche la famiglia PK ha recitato un ruolo fondamentale nel settore delle Vespa small frame. Gemella della sorella maggiore 125, la Vespa 50 PK si distingue per una scocca dalle linee più spigolose delle precedenti Vespa 50. Montava un motore monocilindrico 2T da 49,8 cc per 1,5 CV, raffreddato ad aria forzata e alimentata con un carburatore Dell'Orto da 10 mm. Il cambio a manopola è a 4 rapporti. La ciclistica, oltre al classico telaio monoscocca, vede ruote con cerchi da 10 pollici, freni a tamburo e le classiche sospensioni con molle elicoidali e ammortizzatore. Alla versione base, in vendita a 1.148.000 lire, si affiancava la versione S, che comprende di serie le frecce e il bauletto portaoggetti nel retroscudo. Nel 1984, alla PK con cambio manuale, si affianca la PK S Automatica (in vendita a un prezzo di listino di 1.960.000 lire).  

LE SERIE SUCCESSIVE

Il bilancio iniziale della serie PK non è stato però molto positivo: il pubblico - soprattutto quello dei 14enni, a cui questo mezzo si rivolge - non ne apprezza le linee spigolose. Nel 1986, quindi, Piaggio mette mano al progetto PK XL, dalle dimensioni più generose, accesione elettronica (invece di quella con volano magnete) e strumentazione più completa. Al suo fianco arriva anche la versione Plurimatic. Due anni dopo debutta la PK Rush, il vcui motore - libero dai vincoli del cavallo e mezzo di potenza, decaduto per legge - adesso è più briosa e potente.   

GLI ANNI '90

Gli Anni 90 si aprono con la nuova 50 PK N, caratterizzata da un look dove parafango e frontale sono molto pronunciati. Il motore monocilidrico 2T da 49,8 cc ha 2,2 Cv, accensione elettronica e avviamento sia elettrico, sia a pedale. Il cambio è a tre rapporti, mentre nella versione Speedmatic è con variatore. Se sulla prima il cilindro è realizzato in ghisa, sulla seconda è in alluminio (e la potenza è di 2,5 CV). Inedite anche le ruote da 10", con dischi finestrati. I prezzi in questo caso sono di 2.150.000 lire, che diventano 2.350.000 per la Speedmatic. Nel 1992 la sua naturale evoluzione è la PK FL2, con linee più ammorbidite e la solita doppia versione con cambio a tre marce e Speedmatic. La fine della lunga carriera della Vespa 50 PK avviene nel 1996, ultimo anno di produzione di questa serie (peraltro l'ultimo 50 di Casa Vespa con motore esclusivamente 2T), che nella sua storia ha venduto circa 600mila esemplari.