Icon, Full Throttle e Nightshift, tre versioni per la nuova classica di Borgo Panigale, rivista con coerenza a livello di motore, elettronica, ciclistica ed estetica
Otto anni dopo il lancio della prima versione del nuovo Scrambler, Ducati presenta la nuova generazione, da ormai sessant’anni un nome pesante nella cultura motociclistica. Era in effetti il 1962 quando dagli stabilimenti bolognesi uscirono i primissimi esemplari della specie. Nel 2015 Ducati decise di riproporre il marchio, associandolo ad una moto versatile ma di carattere, ideale per muoversi in città e per gite fuoriporta. La dedicò ad un pubblico ampio che spazia dai giovani a chi invece quel serbatoio ovale con le guancette cromate lo associa al proprio immaginario di adolescente, grazie a stilemi come il faro tondo e il serbatoio a goccia che richiamano apertamente i modelli del passato. Scrambler, con le numerose versioni che si sono avvicendate in questo periodo, ha toccato il ragguardevole traguardo delle 100.000 unità vendute nel mondo.
Il 2023 è l’anno del nuovo capitolo, che non va a stravolgere il concetto di base ma lo rinnova, lo aggiorna per mantenerlo al passo coi tempi, dal punto di vista tecnico e da quello stilistico, per renderlo ancor più appetibile e, se possibile, ampliarne ulteriormente il bacino d’utenza. Non cambiano gli elementi centrali dello Scrambler: propulsore bicilindrico a L raffreddato ad aria, telaio a traliccio in tubi d’acciaio, ruote da 18” anteriore e 17” posteriore e linea inconfondibile che mescola sapientemente vintage e moderno.
SCRAMBLER SI FA IN TRE
Icon, Full Throttle e Nightshift: tre versioni che nascono attorno allo stesso nucleo. Icon è, come suggerisce il nome, la più legata alla tradizione. Ruote in lega dal nuovo disegno, nuovo gruppo ottico anteriore full-LED rigorosamente tondo, serbatoio in acciaio a goccia con cover intercambiabile, per personalizzarne il colore con una semplice operazione. Le colorazioni standard sono tre, 62 Yellow, Ducati Red e Thrilling Black, cui se ne aggiungono ben sei come optional. Oltre alla cover serbatoio, per il cambio di livrea sono previsti parafango anteriore e posteriore, cover fanale e dettaglio sui cerchi.
Full Throttle è la declinazione più sportiva e aggressiva, ispirata alle classiche moto americane da flat track. Si distingue immediatamente grazie alle tabelle porta numero laterali con il numero 62, anno di nascita della prima Ducati Scrambler. La Full Throttle mantiene i cerchi in lega delle Icon; è personalizzata con manubrio ribassato, piastra paramotore, parafango anteriore più corto, il posteriore invece è assente, terminale di scarico Termignoni, frecce a LED e quickshifter. La combinazione di colori distintiva è Rosso GP19/Dark Stealth.
Nightshift è la più elegante del lotto, contraddistinta da una stilosa colorazione blu notte Nebula Blue abbinata a sella marrone e ruote a raggi. Della Full Throttle mantiene le tabelle laterali, qui dal design pulito, il parafango anteriore rastremato e gli indicatori di direzione a LED. Differisce dalle altre per il manubrio, più piatto, e per gli specchietti tondi posizionati alle estremità di questo. Anche Nightshift è equipaggiata con sistema di cambiata assistita elettronicamente.
UNA PIATTAFORMA TECNICA COMUNE ED EVOLUTA
Tutte e tre condividono una solida base meccanica, rinnovata rispetto al passato in numerosi aspetti. Il bicilindrico ad aria Desmodue (due valvole per cilindro) da 803 cc è più moderno, leggero, perde ben 2,5 kg rispetto al predecessore, e modaiolo, con coperchi carter ridisegnati ex novo. La potenza è di 73 CV a 8.250 giri min (ma è disponibile la versione da 35kw per conduttori con patente A2) mentre la coppia è di 65 nm a 7.000 giri. L’alimentazione è in capo ad un corpo farfallato da 50 mm. Arrivano una nuova frizione ad otto dischi in bagno d’olio derivata dalla Monster, più morbida nell’azionamento, e un tamburo cambio montato su cuscinetti, più preciso nella cambiata. Grazie a questi aggiornamenti, la nuova generazione di Desmodue avrà la possibilità di montare il quickshifter accessorio (come anticipato, è di serie su Full Throttle e Nightshift). Rivisto anche lo scarico, che ora lascia più in vista il propulsore.
Dal punto di vista elettronico arriva un comando del gas ride by wire, che permette l’introduzione di due riding mode, Road e Wet. Tutto ciò è gestibile attraverso la nuova strumentazione TFT da 4,3”, inserita in un cruscotto che mantiene il look da modern classic. Completa il quadro l’ABS cornering.
Novità importanti anche per il reparto ciclistico. Il telaio rimane un traliccio in tubi d’acciaio ma rivisto nella forma e nelle geometrie, nuovo anche il forcellone. L’angolo di sterzo sulle model year 2023 viene aperto di qualche grado, ora 24°, il manubrio è posizionato più in basso ed è più vicino al pilota. Il telaietto posteriore ora è imbullonato, non più in pezzo unico assieme alla struttura principale. Le sospensioni sono Kayaba, con forcella a steli rovesciati da 41 mm e ammortizzatore regolabile nel precarico molla. Entrambe consentono una corsa ruota di 150 mm.
L’impianto frenante fa affidamento su un disco singolo da 330 mm di diametro, accoppiato ad una pinza a quattro pistoncini monoblocco Brembo ad attacco radiale. Il serbatoio in acciaio, naturalmente a goccia, ha una capienza di 13,5 litri. Grazie a tutte le migliorie, nel complesso Scrambler perde ben 4 kg rispetto al precedente modello, per un totale di 170 kg a secco. Il cerchio anteriore è da 3,00’’ x 18’’ e quello posteriore da 5,50’’ x 17’’, di primo equipaggiamento montano pneumatici Pirelli MT60 RS da 110/80 ZR18 all’anteriore e da 180/55 ZR17 al posteriore.
Per il momento non vengono comunicati i prezzi né i tempi di disponibilità delle nuove Scrambler.
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