Ducati Panigale V4 R 2023: un’arma da pista senza compromessi

240 cavalli e soluzioni estreme per la superbike stradale di Borgo Panigale, sorella della moto da mondiale di Alvaro Bautista

Pensi a Ducati e pensi a corse, Superbike prima e MotoGP poi. Asfalto, cordoli, pieghe. Se devi scegliere una lettera dell’alfabeto scegli la R. 996 R, 1098 R, Panigale 1199 R. Da sempre la versione più corsaiola delle carenate di Borgo Panigale, quella che tradizionalmente si presta come base per le moto che corrono nel mondiale delle derivate di serie. Ed eccoci a lei: Panigale V4 R 2023, l’ultima nata tra le sportive estreme Ducati. Dopo Streetfighter V4 Lamborghini, Monster SP, Multistrada V4 Rally, a Bologna si fa sul serio con un vero peso massimo, la quarta novità per la stagione ventura. La Panigale V4 R 2023 deriva strettamente dalla moto con cui Alvaro Bautista si sta giocando il mondiale Superbike, nel tentativo di riportare in Ducati i titoli piloti e costruttori che mancano entrambi dal 2011, quando campioni del mondo furono Carlos Checa e la bicilindrica 1098. La nuova V4 R è immediatamente riconoscibile dalla livrea, che porta un richiamo neanche tanto velato alla mitica 996 di Fogarty, con quel numero 1 su fondo bianco su cupolino e carene. Inconfondibile anche il serbatoio in alluminio spazzolato da 17 litri e profilo rivisto, nell’ottica di offrire al pilota un miglior appoggio in tutte le fasi della guida. Ai lati delle carene svettano le nuove alette a due elementi, che offrono un carico aerodinamico equivalente alla precedente versione ma sono più compatte e quindi meno penalizzanti sui rettilinei ad alte velocità.  

IL CUORE: DESMOSEDICI STRADALE R

Il propulsore della Panigale V4 R è il nuovo Desmosedici Stradale R da 998 cm³, un motore in grado di raggiungere un regime di rotazione massimo di 16.500 giri al minuto in sesta marcia (16.000 negli altri rapporti) ed erogare in configurazione “standard” una potenza di 218 CV a 15.500 giri/minuto, un valore leggermente più basso rispetto la precedente versione per via delle imposizioni antinquinamento della stringente normativa Euro 5. Diciamo “standard” perché è disponibile uno scarico racing che porta i cavalli a 237 (oltre a far perdere ben 5 kg), 3 in più rispetto alla R precedente. Ma ancora non è tutto, perché grazie ad un particolare olio messo a punto da Shell in collaborazione con Ducati Corse, una riduzione degli attriti del 10% porta ad un ulteriore crescita di 3,5 cavalli, che salgono a 4,5 al limitatore. Il valore finale è quindi straordinario, 240,5 cavalli, un dato di potenza che fino a qualche anno fa era prerogativa dei prototipi della MotoGP. Per raggiungere simili vertiginose cifre si è resa necessaria l’applicazione di soluzioni estremamente sofisticate. Per la prima volta su una moto stradale sono utilizzate bielle in titanio di tipo “gun drilled”, ossia forate longitudinalmente lungo il fusto (foro di diametro 1,6 mm). Questa soluzione, permettendo il passaggio dell’olio dalla testa al piede di biella, migliora la lubrificazione dello spinotto e quindi l’affidabilità in condizioni estreme. I pistoni del Desmosedici Stradale R possiedono un mantello caratterizzato dal trattamento superficiale DLC (Diamond Like Carbon) che riduce gli attriti tra pistone e camicia, una soluzione impiegata nelle competizioni in MotoGP e Formula 1 e che viene applicata per la prima volta su un motore stradale. I pistoni hanno anche una nuova geometria che li rende più leggeri di 5 grammi (pari al 2% del loro peso) riducendo così le forze d’inerzia. Gli altri interventi coinvolgono un profilo delle camme di aspirazione più aggressivo, contraddistinto in questa versione da una maggiore alzata (1 mm) e accordato a nuovi cornetti a lunghezza variabile. Questa modifica migliora la respirazione agli alti regimi e innalza così la potenza massima nella configurazione con scarico racing. L’albero motore è poi di ben 1.100 grammi più leggero rispetto a quello della V4 “base”. Sempre in ottica di miglioramento delle prestazioni in circuito, la Panigale V4 R adotta la stessa rapportatura del cambio utilizzata dalle moto che competono nel mondiale Superbike, come già avvenuto sulla Panigale V4 S 2022, con un sensibile allungamento di prima, seconda e sesta marcia rispetto al modello precedente.  

ELETTRONICA DA MOTOGP

Sul piano elettronico la V4 R 2023 adotta la logica dei Power Mode già sperimentata sulla V4 e sulla V4 S. Quattro strategie motore: Full, High, Medium, Low. Per i Power Mode Medium e High è stato sviluppato un nuovo sistema di gestione delle mappe Ride by Wire con taratura dedicata per ciascuna delle sei marce, che garantisce al pilota di ottenere sempre la spinta ottimale ad ogni apertura del gas. La modalità Low è invece quella dedicata alla guida su strada o su fondi a bassa aderenza e che limita la potenza a 160 cavalli con una risposta particolarmente morbida all’apertura del gas. Per chi utilizza la Panigale V4 R solamente in pista, è disponibile il software specifico Ducati Performance DTC EVO 3 per l’utilizzo di pneumatici slick e rain (venduto come accessorio, e che rende la V4 R non omologata per la circolazione su strada), questo permette anche di attivare il funzionamento lampeggiante della luce di posizione posteriore, come previsto dai regolamenti agonistici in caso di pioggia, e sostituisce il Riding Mode Street con una modalità Rain specificamente pensata per l’uso su fondi bagnati. Sono stati poi affinati in maniera specifica per ogni singola marcia il controllo del freno motore Engine Brake Control EVO 2, capace di ottimizzarne l’intensità in funzione del carico sul retrotreno, e la strategia del Ducati Quick Shift, capace di adeguare la propria risposta sempre in base alla percentuale di apertura del gas, sia che questo sia parzializzato, sia che questo sia completamente aperto.    

CICLISTICA DURA E PURA

La Panigale V4 R conferma la ciclistica basata su telaio “Front Frame” e forcellone monobraccio in alluminio. Si distingue da quello della V4 S per gli alleggerimenti sui fianchi, apportati per ridurne il peso e accordare la rigidità complessiva a quanto richiesto dal reparto corse. È possibile regolare l'altezza del pivot forcellone posteriore su 4 posizioni a step di 2 mm. Per aumentare agilità, feeling del pilota e grip, anche la ciclistica della Panigale V4 R segue la direzione evolutiva tracciata dalla Panigale V4/V4 S con il modello 2022, pur mantenendo regolazioni completamente meccaniche per le sospensioni. All’avantreno la forcella pressurizzata Öhlins NPX25/30 da 43 mm (di 600 grammi più leggera rispetto a quella della V4 S) aumenta la sua escursione di 5 mm rispetto alla precedente R. Questa scelta tecnica, unita a un ammortizzatore Öhlins TTX36 il cui interasse passa da 312 a 316 mm e a una regolazione di serie del perno forcellone sulla posizione +1, aumenta l’altezza del posteriore di 20 mm. Tra gli accessori, sono disponibili cerchi in magnesio che garantiscono un risparmio di peso di 0,7 kg, -10% rispetto a quelli in lega standard. L’impianto frenante continua a fare affidamento sulle collaudate pinze monoblocco Brembo Stylema®.   La moto sarà prodotta in serie numerata, con numero progressivo riportato sulla piastra di sterzo superiore. Per il momento nessuna informazione rispetto al prezzo (ricordiamo che la precedente versione era posizionata a 39.900 €) o alla disponibilità della nuova V4 R, rimaniamo in trepidante attesa.