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Ducati Desmo Fighter, il MOSTRO di Roland Sands Design
Un facoltoso (e un po' folle?) proprietario di una rara Ducati Desmosedici D16RR ha chiesto al customizzatore americano di trasformarla in una comoda naked. Trasformazione riuscita, voi che ne pensate?
Sul fatto che alla Roland Sands Design sappiano fare le moto non ci piove. Ma stavolta hanno rischiato davvero grosso: un (evidentemente) facoltoso cliente gli ha portato la sua Desmosedici RR per trasformarla in una naked (!!) visto che non riusciva a godersi il suo gioiellino a causa di una postura troppo racing.
Il rischio di profanare un mito era dietro l’angolo, ma bisogna riconoscere che anche questa volta Roland Sands ha saputo trovare un equilibrio estetico che saprà accontentare anche i ducatisti più duri e puri.
Roland Sands: “Il progetto Desmo è stato speciale, come tutte le realizzazioni Ducati, ma ha portato con sé un po' di ansia, in quanto mettere mano ad una Ducati Desmosedici D16RR potrebbe oltraggiare lo spirito dei ducatisti più puri. Sono state create solo 1500 Desmosedici in tutto il mondo e questa è la numero 0245/1500, con solo 4.158 miglia all’attivo. Il proprietario, essendo un chirurgo, è un tipo pratico e intelligente e quando l'età ha iniziato a superare la sua capacità di guidare una gp replica, piuttosto che venderla, ha scelto di farne una Desmo Streetfighter con un'ergonomia più confortevole. È qui siamo entrati in gioco noi”.
Rimossa la carenatura in fibra di carbonio è stata eseguita una scansione 3D dell’intera moto, una tecnica innovativa per Roland Sands. Attraverso un programma di realtà virtuale, sono state create in 3D tutte le parti necessarie per trasformare la Desmosedici, che sono state poi realizzate in fibra di carbonio. Le nuove parti della carrozzeria sono state poi verniciate con un trasparente e abbinate alla carrozzeria originale in carbonio della Desmo.
Essendo un chirurgo, era importante che il proprietario mantenesse le mani più comode possibile. Per cui l’obiettivo è stato quello di togliere peso dai polsi. È stata progettata e realizzata una piastra sterzo superiore che permettesse di utilizzare un nuovo set di riser RSD pullback e un manubrio ProTaper per ottenere una posizione più simile a quella di una streetfighter piuttosto che di una moto da GP. Sono stati realizzati dei distanziali per le pedane arretrate, abbassandole leggermente per diminuire la piega del ginocchio.
La regola principale era che la moto doveva rimanere una Ducati, per questo al di la delle modifiche estetiche ed ergonomiche, la moto è rimasta al 100% originale, senza modifiche o tagli. Le coperture del radiatore e del telaio sono state fabbricate in modo da allinearsi al design originale della moto ed è stata realizzata una nuova carenatura inferiore che si abbina all'impianto di scarico Termignoni GP7 in titanio.
Il cupolino riprende la forma del serbatoio Desmo ed è abbinato ad un parabrezza sagomato a mano, mentre i nuovi supporti del serbatoio sono allineati alla nuova posizione del manubrio. È stata sostituita la ruota posteriore da 16,5" con una da 17" e montato un set di pneumatici stradali Dunlop Sportmax Q4, che trasformano la Desmo in una comoda naked pronta a dare battaglia su qualsiasi strada asfaltata.