Moto & Scooter
Scegliere l'usato: Yamaha TMAX
Sulla breccia da 20 anni, il maxiscooter sportivo giapponese sfida il tempo che passa: gli esemplari di seconda mano (specie se successivi al 2014) mantengono alla grande il valore
L'IDENTIKIT
Lanciato nel 2001, il Yamaha TMAX è da sempre sinonimo di comfort e sportività. Giunto alla sesta serie, in 20 anni di vita ha visto un’evoluzione massiccia da tutti i punti di vista. Segnaliamo i “salti” nella cubatura del motore: prima 499 cc, passati poi a 530 nel 2021 fino agli attuali 562 cc dal model year 2020 a oggi. È stato un clamoroso successo commerciale nel nostro Paese: basti pensare che a oggi il parco circolante di TMAX in Italia (che comprende modelli con omologazioni da Euro0 a Euro5) ammonta a 148.610 unità, concentrate in Lombardia (19,06%) e Lazio (16,62%).
LE QUOTAZIONI
ANNO | VALORE |
2006 | 1.950 |
2007 | 2.300 |
2008 | 2.700 |
2009 | 3.100 |
2010 | 3.550 |
2011 | 4.000 |
2012 | 4.450 |
2013 | 4.950 |
2014 | 5.500 |
2015 | 6.050 |
2016 | 6.600 |
2017 | 7.100 |
2018 | 8.150 |
2019 | 9.100 |
2020 | 9.800 |
COSTI E BUROCRAZIA
Il semplice controllo annuale costa 110-115 euro. Occhio al chilometraggio al momento dell’acquisto: i tagliandi dei 20mila e dei 40mila km incidono ciascuno per circa 500-600 euro. Sul fronte del bollo, si può calcolare che un Euro3 da 32 kW (il gruppo più rappresentativo all’interno del circolante) paga - a seconda della Regione di residenza - 47,27 euro.
IL VALORE RESIDUO
Un esemplare del 2016 (quindi con 5 anni di anzianità) tiene bene il mercato, con un valore residuo del 59%; un TMAX 530 di 10 anni (immatricolato nel 2011) ha un valore residuo del 31,4%.
E'UN AFFARE OPPURE NO?
Senza dubbio sì, perché tiene molto bene il valore nel tempo. Se si deve acquistare un usato, meglio puntare su un esemplare non più vecchio del 2014.
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