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Moto e design: la fine delle idee

Christian Cavaciuti
di Christian Cavaciuti il 14/04/2021 in Moto & Scooter
Moto e design: la fine delle idee
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L’inarrestabile ritorno delle icone del passato rivela una preoccupante mancanza di idee sul futuro della moto. Specie per i più giovani

Nel 2022, scorrendo il nostro listino, troverete fra le moto più importanti modelli come la Aprilia Tuareg, le Honda Africa Twin e Transalp, la Suzuki Hayabusa, quattro o cinque remake della Cagiva Elefant con nomi e marchi diversi e la Yamaha Ténéré. Anche saltando a pié pari le immutabili Moto Guzzi e Harley-Davidson sembra un listino del 1992, trent’anni fa. È come se in radio le cover di Hanno ucciso l’uomo ragno”, “Smells Like Teen Spirit” e “Rhythm is a dancer” fossero non una curiosità, ma ben salde nella top 10.

Moto e design: la fine delle idee

Ducati e Cagiva hanno preso strade diverse, ma a Bologna si sentono un po' eredi di quella moto, e l’omaggio dichiarato che le hanno fatto a Eicma 2019 ha fatto sobbalzare molti cuori - a ragione. La base tecnica è quella della Scrambler 1100, con un classico telaio in tubi e le sospensioni “alte” della Desert Sled. Ma la magia la fa la linea che riprende, nelle proporzioni, nei colori e nel doppio faro, quella della “Lucky Explorer” di allora

La musica cambia... e le moto?

Ma mentre la musica ha mostrato la capacità di rinnovarsi, nelle moto sembra che le idee stiano finendo. Forse sta finendo la spinta vitale di questo mondo: i filoni che oggi costituiscono la quasi totalità del venduto – le crossover, le maxienduro e le naked – sono nati tutti 30 anni fa, e da allora non c’è stato più molto di nuovo. Se non addirittura niente: siamo fermi al grunge. Per carità, c’è stato tanto progresso tecnologico, però scarseggiano le idee sul come usarlo per fare moto diverse; e forse anche per questo in molti aspettano la rivoluzione elettrica (che per come la vedo io, potrebbe anche essere l’ultima).

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Prima la Varadero e poi la Crosstourer, alla fine è tornata l'Africa Twin 

Non che nessuno ci abbia provato, certo. Honda, azienda che per definizione guarda avanti, ha cercato in tutti i modi di contrastare il successo della BMW GS: prima con la Varadero e poi con la Crosstourer, cambiando aspetto, schema tecnico, contenuti. Ma alla fine si è arresa e ha rifatto l’Africa Twin. Husqvarna ha provato a fare cose nuovissime con scarso successo e ora punta sulla Nordenuno degli innumerevoli cloni della ElefantVedremo che ne sarà di Harley, che sta scommettendo tutto sull’innovazione e, più che una scommessa, è una questione di vita o di morte. Vedremo come sarà accolta la nuova Monster: che poi tanto nuova come idea non è, ma se non altro ha avuto il coraggio di rompere col passato per rivolgersi a un pubblico più giovane.

Moto e design: la fine delle idee

C’è stato tanto progresso tecnologico, però scarseggiano le idee sul come usarlo per fare moto diverse; e forse anche per questo in molti aspettano la rivoluzione elettrica

Ma questo pubblico giovane c’è? La domanda è difficile; di sicuro non si è fatto molto perché ci fosse. Perché alle aziende moderne, governate dai processi e dai team, dalle aspettative degli investitori e dagli equilibri del management, le idee non mancano. Quel che manca è il fiuto e un po’ di sana incoscienza. I bistrattati imprenditori del secolo scorso come Beggio e Castiglioni non erano dei mostri a tenere i conti in ordine, ma avevano fiuto nel capire cosa sarebbe piaciuto ai ragazzi e sapevano rischiare per offriglielo. Oggi, in mancanza di quel fiuto e di quel coraggio, si rispolverano le hit di 30 anni fa; salvo poi lamentarsi perché i motociclisti giovani non arrivano. Ma i giovani vorrebbero magari sentire un’altra musica.

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Un salto nel tempo: ecco la Honda Transalp e tutti i modelli che hanno fatto la sua storia. La prima versione risale al 1987 e i suoi cromosomi sono quelli delle "navi da deserto" degli Anni 80... Ne arriverà una nuova versione? Staremo a vedere!

Qui un raro esemplare della Honda Transalp 400 prodotto per il mercato giapponese
Qui un raro esemplare della Honda Transalp 400 prodotto per il mercato giapponese
La Transalp è ormai entrata nel cuore di molti e Honda nel 1994 presenta il primo vero restyling, cambia il look si aggiorna la tecnica, ma il family feeling rimane. Da un punto di vista tecnico bisogna attendere il 1996 per ulteriori aggiornamenti
La Transalp è ormai entrata nel cuore di molti e Honda nel 1994 presenta il primo vero restyling, cambia il look si aggiorna la tecnica, ma il family feeling rimane. Da un punto di vista tecnico bisogna attendere il 1996 per ulteriori aggiornamenti
Nel 1997 la Transalp guadagna il doppio disco anteriore ma l’estetica rimane quella delle versioni precedenti
Nel 1997 la Transalp guadagna il doppio disco anteriore ma l’estetica rimane quella delle versioni precedenti
Nel 2000 la Honda Transalp è nuova fuori e dentro. L’estetica si fa più ricercata e il motore sale di cilindrata e potenza: è un bicilindrico a V di 52° di 647 cc. Confermato lo schema per il telaio anche se è diverso dal precedente
Nel 2000 la Honda Transalp è nuova fuori e dentro. L’estetica si fa più ricercata e il motore sale di cilindrata e potenza: è un bicilindrico a V di 52° di 647 cc. Confermato lo schema per il telaio anche se è diverso dal precedente
Nel 2005 tradizione e innovazione: piccoli ritocchi ma la sostanza non muta. Il look è identico dal 2000: nonostante ciò la linea della Transalp è ancora piacevole. L’alimentazione è a carburatori e non manca il catalizzatore allo scarico. Il telaio è sempre in acciaio, del tipo monoculla sdoppiata
Nel 2005 tradizione e innovazione: piccoli ritocchi ma la sostanza non muta. Il look è identico dal 2000: nonostante ciò la linea della Transalp è ancora piacevole. L’alimentazione è a carburatori e non manca il catalizzatore allo scarico. Il telaio è sempre in acciaio, del tipo monoculla sdoppiata
Lanciata a fine 2007 pur mantenendo lo schema classico di tutte le Transalp del passato, ha portato alcune grosse novità e un look molto moderno. Il famoso bicilindrico a V è cresciuto di cilindrata, ha ricevuto teste a 4 valvole (erano sempre state a 3) e l'iniezione elettronica. Per la ciclistica, la ruota anteriore da 19" al posto della 21" che era più adatta agli animi "fangosi"
Lanciata a fine 2007 pur mantenendo lo schema classico di tutte le Transalp del passato, ha portato alcune grosse novità e un look molto moderno. Il famoso bicilindrico a V è cresciuto di cilindrata, ha ricevuto teste a 4 valvole (erano sempre state a 3) e l'iniezione elettronica. Per la ciclistica, la ruota anteriore da 19" al posto della 21" che era più adatta agli animi "fangosi"
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In attesa che la nuova crossover di Noale prenda forma facciamo un tuffo nel passato con le pubblicità e i modelli che hanno fatto storia della Aprilia Tuareg

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