Moto & Scooter
Moto e design: la fine delle idee
L’inarrestabile ritorno delle icone del passato rivela una preoccupante mancanza di idee sul futuro della moto. Specie per i più giovani
Nel 2022, scorrendo il nostro listino, troverete fra le moto più importanti modelli come la Aprilia Tuareg, le Honda Africa Twin e Transalp, la Suzuki Hayabusa, quattro o cinque remake della Cagiva Elefant con nomi e marchi diversi e la Yamaha Ténéré. Anche saltando a pié pari le immutabili Moto Guzzi e Harley-Davidson sembra un listino del 1992, trent’anni fa. È come se in radio le cover di “Hanno ucciso l’uomo ragno”, “Smells Like Teen Spirit” e “Rhythm is a dancer” fossero non una curiosità, ma ben salde nella top 10.
Ducati e Cagiva hanno preso strade diverse, ma a Bologna si sentono un po' eredi di quella moto, e l’omaggio dichiarato che le hanno fatto a Eicma 2019 ha fatto sobbalzare molti cuori - a ragione. La base tecnica è quella della Scrambler 1100, con un classico telaio in tubi e le sospensioni “alte” della Desert Sled. Ma la magia la fa la linea che riprende, nelle proporzioni, nei colori e nel doppio faro, quella della “Lucky Explorer” di allora
La musica cambia... e le moto?
Ma mentre la musica ha mostrato la capacità di rinnovarsi, nelle moto sembra che le idee stiano finendo. Forse sta finendo la spinta vitale di questo mondo: i filoni che oggi costituiscono la quasi totalità del venduto – le crossover, le maxienduro e le naked – sono nati tutti 30 anni fa, e da allora non c’è stato più molto di nuovo. Se non addirittura niente: siamo fermi al grunge. Per carità, c’è stato tanto progresso tecnologico, però scarseggiano le idee sul come usarlo per fare moto diverse; e forse anche per questo in molti aspettano la rivoluzione elettrica (che per come la vedo io, potrebbe anche essere l’ultima).
Prima la Varadero e poi la Crosstourer, alla fine è tornata l'Africa Twin
Non che nessuno ci abbia provato, certo. Honda, azienda che per definizione guarda avanti, ha cercato in tutti i modi di contrastare il successo della BMW GS: prima con la Varadero e poi con la Crosstourer, cambiando aspetto, schema tecnico, contenuti. Ma alla fine si è arresa e ha rifatto l’Africa Twin. Husqvarna ha provato a fare cose nuovissime con scarso successo e ora punta sulla Norden, uno degli innumerevoli cloni della Elefant. Vedremo che ne sarà di Harley, che sta scommettendo tutto sull’innovazione e, più che una scommessa, è una questione di vita o di morte. Vedremo come sarà accolta la nuova Monster: che poi tanto nuova come idea non è, ma se non altro ha avuto il coraggio di rompere col passato per rivolgersi a un pubblico più giovane.
C’è stato tanto progresso tecnologico, però scarseggiano le idee sul come usarlo per fare moto diverse; e forse anche per questo in molti aspettano la rivoluzione elettrica
Ma questo pubblico giovane c’è? La domanda è difficile; di sicuro non si è fatto molto perché ci fosse. Perché alle aziende moderne, governate dai processi e dai team, dalle aspettative degli investitori e dagli equilibri del management, le idee non mancano. Quel che manca è il fiuto e un po’ di sana incoscienza. I bistrattati imprenditori del secolo scorso come Beggio e Castiglioni non erano dei mostri a tenere i conti in ordine, ma avevano fiuto nel capire cosa sarebbe piaciuto ai ragazzi e sapevano rischiare per offriglielo. Oggi, in mancanza di quel fiuto e di quel coraggio, si rispolverano le hit di 30 anni fa; salvo poi lamentarsi perché i motociclisti giovani non arrivano. Ma i giovani vorrebbero magari sentire un’altra musica.
Un salto nel tempo: ecco la Honda Transalp e tutti i modelli che hanno fatto la sua storia. La prima versione risale al 1987 e i suoi cromosomi sono quelli delle "navi da deserto" degli Anni 80... Ne arriverà una nuova versione? Staremo a vedere!
In attesa che la nuova crossover di Noale prenda forma facciamo un tuffo nel passato con le pubblicità e i modelli che hanno fatto storia della Aprilia Tuareg
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