Eicma 2019
Moto & Scooter
Triumph Rocket 3: la cruiser più esagerata che c'è
Avete mai provato a mettere in fila tre monocilindrici da 819 cc? ecco il motore da 2.458 cc della muscle cruiser inglese. nuova da capo a piedi, disponibile in due versioni
Due sigle, R e GT, per altrettanti allestimenti, ma sotto lo stesso carattere forte e molto british che ha sempre reso unica la Triumph Rocket III. Rispetto alla precedente versione la nuova Rocket 3 è tutta un’altra moto, più moderna, muscolosa, tosta e convinta dei propri mezzi. E il fatto che nel nome il tre in simboli romani sia ora espresso in numero decimale, va preso come una presa di distanza dal passato.
Più grosso che mai
Con la precedente cruiser la nuova (o le nuove) Rocket 3 non hanno proprio niente a che vedere, se non il fatto che il motore è anche qui un tre cilindri in linea longitudinale di enorme cubatura: il triple è da ben 2.458 cc (+164 cc rispetto alla precedente versione), guarda l’asfalto sul lato destro della moto, pesa oltre 18 kg in meno del suo predecessore ed è in grado di erogare ben 165 CV a 6.000 giri (contro i 147 del vecchio modello) con sempre una coppia massima di 221 Nm, ma questa volta a 4.000 giri e non a 2.750.
La Rocket 3 R e la Rocket 3 GT sfoggiano forme da cruiser ma con linee tirate che trasmettono tanta voglia di correre, così come i tre terminali (due sulla destra, uno a sinistra), corti, grossi e in un cattivo nero opaco. Il telaio è in alluminio, le sospensioni Showa sono regolabili, l’impianto frenante sfrutta pinze monoblocco ad attacco radiale, le pedane passeggero sono a scomparsa e la ruota posteriore forgiata in alluminio a 20 razze calza un pneumatico da 240 mm.
Rispetto alla vecchia Rocket III, qui sulla bilancia mancano ben 40 kg (291 kg a secco per la R, 294 kg per la GT), che fanno presagire una maneggevolezza e una confidenza che la big cruiser degli anni passati non aveva. Alla voce elettronica non manca nulla: ABS e controllo di trazione di tipo cornering, 4 riding mode (Road, Rain, Sport e Rider), cruise control, aiuto nelle partenze in salita (Hill Hold Control), keyless e l’acceleratore Ride by Wire. I blocchetti elettrici sono retroilluminati, il serbatoio è da 18 litri.
Doppia anima
Due versioni, perché? Semplice, per sottolineare la versatilità di questa maxi dragster che, oltre a stimolare partenze brucianti a ogni semaforo, può essere anche una buona compagna di viaggio. A differenziarle piccoli dettagli, come le pedane avanzate, il piccole plex, il manubrio alto, le manopole riscaldate e il poggiaschiena di serie sulla Rocket 3 GT. La Rocket 3 R, disponibile nelle colorazioni rosso o nero, mentre la Rocket 3 GT è in vendita nelle colorazioni nero o grigio-rosso. I prezzi non sono ancora disponibili, mentre le moto saranno in vendita a partire dalla fine dell’anno.
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