Moto & Scooter
Scegliere l’usato: Kawasaki W800
Una giapponese molto british motore resistente, cambio a cinque marce, ciclistica tradizionale e look vintage: la più inusuale delle Kawasaki resta una valida alternativa nel mercato delle retro classic. E la sua manutenzione è molto economica. Unico difetto: la frenata, ma c'è un modo per rimediare
È stata la meno Kawasaki di tutte le attuali Kawasaki, eppure quella che, con le sue linee retrò, rappresenta il fil rouge che unisce il passato e il presente della Casa di Akashi. Stiamo parlando della W800, pronipote della W1 del 1966 e autentico mostro di longevità nei listini del costruttore giapponese.
L'obbligo dell'Euro4 e i costi eccessivi per riomologare il motore bicilindrico parallelo raffreddato ad aria ha fatto desistere Kawasaki dal commercializzare ancora la moto, almeno in Europa. La vita della W800 in Italia inizia nel 2011, quando la sostituta della W650 a carburatori inizia ad affacciarsi sulle nostre strade. E di fatto, da sei anni a questa parte, le sue caratteristiche estetiche e meccaniche sono rimaste le stesse attraverso i differenti model year.
Tra le prime ricordiamo i cerchi a raggi, la lunga e comoda sella, il faro a goccia, il doppio ammortizzatore posteriore, la forcella con soffietti parastelo e il serbatoio con paraginocchia in gomma. Nel secondo gruppo invece figurano motore bicilindrico da 773 cc per 48 CV di potenza, cambio a cinque marce, freno anteriore a disco singolo e posteriore a tamburo. Una moto all'inglese, molto tradizionale nell'impostazione eppure carica di quel fascino vintage che va tanto di moda.
Di fatto, nelle sue evoluzioni (residuali) che hanno portato alla moto del commiato, denominata Final Edition e realizzata per celebrare i 50 anni del modello, sono cambiate solo le combinazioni cromatiche del serbatoio. Certo, la W800 è una Kawasaki sui generis: non è potente, il sound del propulsore non è così coinvolgente e la frenata non è certo entusiasmante.
Eppure è una moto da passeggio amabile, ottima da guidare in modo rotondo e facile da gestire anche per i possessori di patente A2 e i motociclisti con poca esperienza, grazie anche all'erogazione regolarissima, fin dai bassi regimi. Inoltre, il prezzo di vendita sotto gli 8.500 euro della Kawasaki W800 la rendeva interessante anche da nuova. A maggior ragione lo diventa adesso che è stata dismessa.
I consigli del concessionario
"La W800 è un'ottima moto, con costi di gestione bassissimi - dice Italo Gilardi, concessionario Kawasaki a Torino - si parla di 150-200 euro per il tagliando più costoso, mentre la manutenzione ordinaria va effettuata ogni 12mila chilometri". Secondo Gilardi il difetto della Kawasaki W800 resta la frenata: "Colpa delle pastiglie originali. L'unica accortezza da adottare è sostituirle con delle pastiglie sinterizzate che sono decisamente più efficaci".
Le quotazioni dell’usato di Dueruote
2011 4.100 euro
2012 4.400 euro
2013 4.700 euro
2014 5.000 euro
2015 5.400 euro
2016 5.900 euro
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