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Scegliere l'usato: Ducati Supersport 900

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Questa Ducati da nuova è stata un po' snobbata, ma oggi merita di essere riscoperta. A dispetto della potenza contenuta, questa sportiva affascina per la sua guida "maschia" e la coppia del suo due valvole

La Ducati SS 900 dimostra che 80 CV, un peso contenuto e una ciclistica sana sono più che sufficienti per divertirsi tra le curve
Il design della Ducati 900 SS fu ispirato a quello della Supermono
Pierre Terblanche, al tempo responsabile del Centro Stile Ducati, si prese una bella gatta da pelare nel disegnare la Supersport 900 del 1998. Aveva di fronte il simbolo della sportiva all'italiana, la "vecchia" SS 900 con il faro rettangolare e quella linea che la accomunava un po' alla leggendaria 851. Alla fine, la "figlia" del designer sudafricano raccolse un buon successo, senza però davvero mai trafiggere il cuore degli appassionati. E dire che non mancavano validi riferimenti stilistici, in particolare alla Supermono del 1993, opera dello stesso Terblanche. Ma se nel 1998 la Supersport 900 non è stata un "instant classic", negli anni ha invece dimostrato di saper invecchiare bene. Con gli occhi di oggi, questa serie acquista un alone di classico e merita di essere riscoperta.


Lo schema tecnico, con i dovuti aggiornamenti, è quello delle SS che l'avevano preceduta: telaio a traliccio in tubi di acciaio e motore a due valvole per cilindro dall'estesa alettatura dei cilindri, raffreddati ad aria... Spariti invece i carburatori, a favore dell'iniezione elettronica. Assetto sempre rigido e posizione di guida estrema, come sulla progenitrice. Migliorata un po' la maneggevolezza, fermo restando che è comunque necessaria una guida decisa.

In ogni caso, questa verace bicilindrica è una delle ultime vere sportive "stradali", nel senso che per divertirsi non si deve per forza portarla in un circuito. Anzi, non brillando per potenza assoluta, si gusta di più la coppia del suo motore e la solidità della ciclistica su un bel passo di montagna, guidandola in maniera ragionevolmente brillante. In più ne traggono beneficio il bollo, i consumi... e magari anche i punti della patente.

La Supersport, declinata anche nella versione con mezza carena Sport, è stata prodotta in molte cilindrate (620, 750, 800, 900 e 1000 cc), ma secondo noi la più interessante è senza dubbio la 900. Le più piccole, infatti, sono davvero un po' "povere" di cavalli: 65 quelli dichiarati per la 750, 61 per la 620, mentre la 900 cc arriva a 80 CV e 8 kgm di coppia.
Per una 620 o 750, considerate prezzi attorno ai 1.800/2.000 euro. Le più recenti 800 e soprattutto la 1000 cc sono sicuramente delle ottime scelte, ma si trovano a circa un migliaio euro in più rispetto alla 900, che oltretutto è la cilindrata "storica" di questo modello. Anche il cuore vuole la sua parte. In vendita tra il 1998 e il 2002, come dicevamo la 900 si può trovare anche nella versione semicarenata Sport, che nel 2002 venne semplificata nella dotazione (sospensioni non regolabili, forcellone in acciaio) e venduta a un prezzo più interessante (la carenata costava circa 10.000 euro!).

Nella colorazione nera, la Sport assume un'aria da sportiva italiana verace. Per una 900 Supersport ben tenuta, originale o comunque con tutte le parti originali disponibili, potete spendere dai 2.000 ai 3.000 euro. Si può arrivare a 3.500 euro per un esemplare perfetto, magari arricchito da componentistica di qualità (ammortizzatore, scarichi, filtro aria... non era raro un certo tuning). Non è ragionevole spendere oltre: tanto per dire, con 4.000 euro si può già comprare una Ducati 999 del 2005. Le 900 SS con più di 40/50.000 km non sono da scartare a priori se il venditore dimostra un'impeccabile manutenzione. Inoltre, bisogna sottolineare che le Ducati con più di dieci anni richiedono cure che vanno al di là dei normali controlli. Bisogna "ascoltare" la moto, per rendersi conto se necessita di qualche cura o regolazione extra. Serve un'attenzione che rende unico il rapporto tra il proprietario e la sua moto. Non tutti condividono questo punto di vista, ma chi guida una Ducati spesso la pensa così.

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