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Suzuki V-Strom 1000: la più snella tra le maxi?

di Lorenzo Cascioli il 23/09/2013 in Moto & Scooter

Ecco la versione definitiva della crossover Suzuki. Già entrata in produzione, arriverà in Italia a inizio 2014

Suzuki V-Strom 1000: la più snella tra le maxi?
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E dopo un anno di bozzetti, concept, anticipazioni e operazioni vedo—non vedo… eccola in carne ed ossa. La nuova Suzuki 1000 V-Strom è già sulle catene di montaggio (in Giappone) e arriverà in Italia a inizio 2014, forse già a gennaio. Una moto importante, perché sfida l'attuale tendenza delle crossover, esagerate in tutto.

In un segmento dove si è arrivati a potenze da 150 CV o a ingombri da carrarmati… la nuova Suzuki si candida come la più snella tra le maxi. Un contropiede che potrebbe anche portare a un'inversione di tendenza nel settore. Vedremo. Intanto, iniziamo a gustarci i numeri di questo nuovo approccio al mondo delle crossover.

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I 228 kg con il pieno di benzina (20 litri) posizionano la V-Strom poco oltre le crossover 800 (BMW e Triumph) e molto più in basso rispetto alle altre maxi. Una scelta che si riflette anche nel motore. Ci sarebbe voluto poco a gonfiare il precedente bicilindrico da 996 cc, andando a rincorrere le varie "1.200". Invece ad Hamamatsu si sono fermati a 1.037 cc, con una potenza di 100 CV a 8.000 giri. Che pochi poi non sono. Stesso discorso per l'elettronica. In un mondo di riding mode multipli, plurimappature e via dicendo… lei si presenta con la "sola" regolazione del traction control. Se la nuova V-Strom dimostrerà di essere assennata anche nel prezzo (lo sapremo presto, il press test è previsto a inizio dicembre) potrebbe davvero fare centro, andando a cogliere quei motociclisti per i quali le 650/700 sono "poco" e le maxi "troppo". Tutto ciò, intendiamoci, senza sacrificare l'abitabilità a bordo. Alla presentazione mondiale della V-Strom, avvenuta a Le Mans, abbiamo palpato per bene la sella ben "ciccotta": è morbida e sembra offrire spazio più adeguato per viaggiare in coppia. Non sono previste regolazioni in altezza. Abbiamo accennato al prezzo: la filiale francese ha dichiarato in conferenza stampa che in Francia potrebbe attestarsi tra i 12 e i 13.000 euro. Non c'è motivo di pensare che da noi sarà molto diverso. Da Suzuki Italia, comunque, tengono a sottolineare che ogni mercato ha le sue logiche. Attendiamo quindi il listino ufficiale.

OK, scendiamo in dettaglio. La moto (praticamente identica al "concept" presentato un anno fa a Colonia), pur ricalcando lo schema tecnico del precedente modello lanciato nel 2002, è tutta nuova. Beh, l'estetica parla da sola, voltando pagina. Il telaio rimane un doppio trave in alluminio, ma è stato completamente ridisegnato e presenta nuove quote. L'interasse è cresciuto da 1.535 a 1.555 mm, grazie anche a un forcellone più lungo.

Per le ruote si mantiene la scelta del 19" davanti e 17" dietro. La forcella è una KYB da 43 mm tutta regolabile, con 160 mm di escursione. Per il monoammortizzatore segnaliamo la presenza del comodo manopolone per il precarico, con 20 click. Come anticipato, nessun sistema di regolazione elettronico per le sospensioni e nemmeno per l'ABS (montato di serie, l'elettronica è Bosch). Qui si notano due belle pinze monoblocco radiali, che mordono i dischi da 310 mm. A vedere da fuori il motore, si percepisce un'inconfondibile parentela con il precedente V2 di 90°.

Dentro, però, è cambiato parecchio. Quasi tutto. Ci sono ora teste con doppia candela, nuovi cilindri (l'alesaggio + cresciuto da 96 a 98 mm, invariata la corsa di 66 mm), iniettori con 10 fori, alternatore con maggiori masse volaniche, una nuova frizione... e molto altro ancora. Per l'hardware segnaliamo lo scarico con silenziatore singolo e la scomparsa del radiatore dell'olio, grazie a un impianto di raffreddamento potenziato. Tutto questo ha contribuito alla riduzione del peso di 8 kg rispetto alla precedente V-Strom 1000. Per il software abbiamo ovviamente un'elettronica molto più evoluta. Compare inoltre il controllo di trazione, che può essere disinserito o attivato su due diversi livelli di intervento. In termini di prestazioni, la potenza max cresce di 2 CV, ma con molta più coppia ai bassi regimi (il massimo è di 103 Nm, a soli 4.000 giri) e un maggior allungo. Vengono promessi inoltre consumi inferiori.

Dettagli? Ottimo il plex del cupolino, regolabile nell'inclinazione con la semplice pressione di un dito, su tre posizioni predefinite. Si può inoltre spostare più in alto o più in basso. Per gli incontentabili, c'è quello maggiorato. Ma qui andiamo nel capitolo optional, dove ci preme sottolineare la presenza di borse dedicate, disponibili in due diverse capienze, ma sempre ben attillate. Anche in questo, la nuova V-Strom 1000 ci tiene alla sua silhouette snella.

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