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Kawasaki Z800, la strada è il suo habitat

di Stefano Gaeta il 29/11/2012 in Moto & Scooter

Partendo da un foglio bianco gli ingegneri Akashi hanno reso inconfondibile il design della Z800, che sfoggia nuove sospensioni regolabili, aggiornando telaio e motore, ora capace di 113 CV a 10200 giri. Disponibile nei primi giorni del 2013 a 8.890 euro

Kawasaki Z800, la strada è il suo habitat


Ne è passata di acqua sotto i ponti dal 2004, anno di lancio della prima versione della Z750. E in più di otto anni di carriera la naked di Akashi ha praticamente sempre sbaragliato la concorrenza, restando costantemente la moto più venduta in una categoria. Ovvero quella delle nude di media cilindrata, dove i numeri di vendita sono decisamente importanti. In pratica, in Europa, ogni quattro moto vendute nella classe delle naked medie, una era una "Zetina". Ma negli specchi retrovisori della Z750 iniziavano a comparire minacciosi i musi di agguerrite concorrenti. E così, sotto con la matita, oltre che naturalmente con la meccanica, per rinnovare la leadership di settore alla nuova Z800.
Sulla verdona arrivano dunque un telaio rivisto per accrescerne la rigidità, nuove sospensioni pluriregolabili e l'aumento del diametro dei dischi anteriori, che perdono però stranamente le pinze ad attacco radiale della versione precedente. Leggermente aumentata anche la lunghezza del forcellone, e di conseguenza l'interasse, per aumentare la stabilità sul veloce e la trazione in uscita di curva.

La nuova Kawasaki Z800 sarà disponibile presso i concessionari già nei primi giorni del 2013 a 8.890 euro per la versione normale e 8.090 euro per la e-version. Per entrambe il sistema ABS optional costa 600 euro. Un ulteriore piccolo sacrificio economico che ci sentiamo di consigliare sempre vivamente. Errato risparmiare sulla sicurezza.

Scopriamo i dettagli tecnici...
Kawasaki Z800, la strada è il suo habitat

Anche con una rapida occhiata al "muso" della Z800, si nota immediatamente che lo sguardo minaccioso è quello di una pantera. Aggressivo e in linea con la nuova posizione in sella. Le pedane sono abbastanza arretrate, prive di gommino e, per questo, veicolo di trasmissione di vibrazioni abbastanza accentuate sopratutto verso i 6.000 giri/min. Il peso è più spostato verso l'anteriore grazie al disegno del nuovo manubrio che ci da subito l'impressione di regalare maggior padronanza del mezzo rispetto alla versione precedente. Di avere un contatto più diretto con la ruota anteriore. L'aumentato braccio di leva, tra l'altro, aiuta a muovere più facilmente la Z800 anche da fermo. Anche se l'angolo di sterzo rimane ridotto. Il peso non proprio da modella, 229 Kg dichiarati in ordine di marcia, si fa un po' sentire negli spostamenti a bassissima velocità.

L'incremento dell'alesaggio ha portato la cilindrata fino a 806 cc con relativo aumento della potenza massima che ora raggiunge i 113 CV a 10.200 giri/min e 83 Nm di coppia a circa 8.000 giri/min. Il tutto, unito ad una rapportatura finale più corta grazie a due denti in più di corona, fanno della nuova Z800 una vera brucia semafori! Senza però nulla perdere in fruibilità nell'uso di tutti i giorni.

E' il momento di accendere il motore e partire...

Kawasaki Z800, la strada è il suo habitat

Il rumore sordo proveniente dal corto terminale di scarico ci comunica che siamo pronti a partire. La rapportatura finale accorciata permette di snocciolare le marce godendo di medi corposi che accompagnano fuori dalle curve in maniera decisa e senza esitazioni. C'è solo una leggera incertezza quando, dal tutto chiuso, riapriamo il comando del gas. Ma ci si fa presto l'abitudine. Il motore ha una erogazione estremamente fluida e priva di picchi fino agli ottomila giri. O almeno così crediamo, perché il contagiri incastonato nel nuovo cockpit completamente digitale, è tanto coreografico quanto poco intuitivo da leggere. Dopo tale soglia il quattro in linea della Z800 si schiarisce la voce ed inizia la rapida, molto rapida, salita verso la zona rossa. Prima di sbattere contro il limitatore senza cali di potenza degni di nota.

Aumentiamo il ritmo cercando di mantenere sempre il motore sopra gli ottomila giri per godere appieno della castagna in uscita di curva del quattro cilindri in linea di Akashi. La trazione è eccellente. Anche con l'asfalto umido che abbiamo trovato durante il nostro test, non abbiamo mai sentito il posteriore partire per la tangente in maniera impegnativa da gestire. Qui il controllo di trazione deve farlo il polso destro del pilota in sella.

Da gusto guidare la nuova Kawasaki Z800 nel suo habitat. Il misto veloce è il suo terreno di caccia preferito. Le sospensioni settate sul rigido la rendono estremamente efficace quando il manto stradale è liscio e privo di imperfezioni. Segue fedele la traiettoria impostata rendendo sempre facili ed intuitive le eventuali correzioni da parte del pilota. Nei cambi di direzione più repentini dobbiamo usare molto il corpo per rendere svelta la Z800 che, a causa del peso, non è proprio fulminea. Per contro la confidenza trasmessa al pilota è sempre altissima. Anche nei curvoni veloci,in autostrada, ondeggia pochissimo nonostante la protezione aerodinamica sia praticamente nulla, lasciandoci completamente in balia del vento.

Scomoda la nuova sella che trasmette precisa quello che sta succedendo sotto le nostre ruot, ma anche un precoce indolenzimento dopo pochi chilometri. Valida la frenata, priva di fading anche dopo diversi chilometri in discesa, con un attacco molto progressivo e una leva dal tono sempre sostenuto. Nonostante i tubi dell'impianto frenante siano in gomma e non in treccia metallica come negli impianti più performanti. Strani questi giapponesi: spesso fanno scelte poco spiegabili. L'ABS della Nissin è disponibile come optional.

Una moto estremamente valida la nuova Z800. Profondamente rinnovata rispetto alla precedente versione, senza però perdere le peculiarità che ne hanno decretato un grande successo in tutta Europa.

Disponibile anche la "e-version"...

Kawasaki Z800, la strada è il suo habitat

E proprio in funzione del mercato europeo che Kawasaki ha pensato ad una versione della Z800 con motore da 70kw denominata "e". La ridotta potenza rispetto alla versione normale, oltre ad una dotazione leggermente meno raffinata con sospensioni meno pregiate ed un impianto frenante semplificato, la rendono particolarmente appetibile per i neofiti. Oltre che a norma, secondo le nuove leggi, per essere depotenziata a 35 Kw e quindi guidata dai neo patentati. Non si tratta assolutamente di una scelta povera ma del frutto di un logico ragionamento votato ad attirare clienti che si trovano all'inizio della loro "carriera" motociclistica e desiderano una moto affascinante ma meno impegnativa. Oltre che con un maggior numero di potenziali acquirenti una volta che si decide di metterla in vendita.

Scopri la nuova Kawasaki Z800 nella nostra gallery...

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