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Moto & Scooter
Arlen Ness Gold Digger
di Daniele Massari, foto Marco Zamponi
il 23/03/2012 in Moto & Scooter
Ecco l'ultima creazione della dinastia Ness, che reinterpreta il Digger a decenni di distanza
Arlen Ness è uno dei grandi nomi del custom internazionale: partito dalla gavetta, ha creato un'industria di livello planetario che produce special e accessori, ma che cura anche il design delle motociclette Victory e che oggi può contare sul supporto di Cory, figlio di Arlen, e di Zach Ness, customizer di terza generazione.
Proprio Cory Ness ha collaborato alla realizzazione, a trent'anni di distanza dai primi esemplari realizzati dallo specialista californiano, di questa Gold Digger, una rivisitazione in chiave moderna messa a punto sul telaio rigido prodotto dall'azienda di famiglia e capace di ospitare cerchi da 23".
Avvicinato nel corso del Motor Bike Expo di Verona 2012, Arlen Ness, che firmava autografi dinanzi a una platea di ammiratori, si è prestato a farla fotografare nel set fotografico allestito per Dueruote. Lo ha fatto con la disponibilità e spontaneità tipica di certe star americane: "prendetela, portatela dove volete" ci ha detto, senza nemmeno chiederci dove fosse il nostro set fotografico, "però per favore, quando avete finito riportatela allo stand"…

La telaio rigido della Digger integra il serbatoio dell'olio, posizionato dietro il motore, mentre sotto la sella si trova l'alloggiamento per la batteria e il blocchetto di avviamento.
Sul cannotto di sterzo è installata la forcella Springer che è inclinata di 38° sormontata da un proiettore poliellissoidale di aspetto hi-tec. Le due enormi ruote da 23" Ness G3 a cinque razze sdoppiate sono in alluminio ricavato dal pieno e abbinate a due corone dentate che fungono da dischi freno.
La sella monoposto è artigianale, mentre la maggior parte degli accessori installati deriva dalla vasta offerta del catalogo stampato dall'azienda di famiglia.
Sul cannotto di sterzo è installata la forcella Springer che è inclinata di 38° sormontata da un proiettore poliellissoidale di aspetto hi-tec. Le due enormi ruote da 23" Ness G3 a cinque razze sdoppiate sono in alluminio ricavato dal pieno e abbinate a due corone dentate che fungono da dischi freno.
La sella monoposto è artigianale, mentre la maggior parte degli accessori installati deriva dalla vasta offerta del catalogo stampato dall'azienda di famiglia.

Il propulsore è un poderoso bicilindrico a "V" di 45° prodotto dalla RevTech con finitura nera "contrast cut" e filtro dell'aria a cornetto: con una cilindrata di ben 2.050 cc, promette coppia da vendere ed un sound decisamente poco street legal, che viene emesso dall'impianto di scarico 2 in 2 verniciato in nero opaco.
La trasmissione primaria scoperta BDL è abbinata alla finale a catena: la corona dentata funge anche da disco freno, con la pinza ancorata al telaio e al supporto della targa.
La trasmissione primaria scoperta BDL è abbinata alla finale a catena: la corona dentata funge anche da disco freno, con la pinza ancorata al telaio e al supporto della targa.
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