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Moto & Scooter
Kawasaki: lo stand
il 02/11/2010 in Moto & Scooter
Il marchio di Akashi porta al Salone di Milano le cinque novità già anticipate all'expo di Colonia: la sportivissima Ninja Zx-10R, la muscolosa Z1000SX (proposta anche in versione Tourer) e la più performante Z750R. Oltre alla gustosa retrò W800 e la custom VN1700.
Lo stand Kawasaki ospita la supersportiva Ninja ZX-10R, una motocicletta evidentemente pensata per l'uso in pista.
Desta interesse anche la Z1000SX, sviluppata a partire dalla naked da 1000 cc e pensata per un utilizzo più versatile, che può comprendere anche il turismo in coppia nella versione tourer, dotata di borse rigide.
Tra le naked due opposti: la classicissima W800, bicilindrica retrò che mira a spodestare la Triumph Bonneville, e la sportivissima Z750R.
Infine, la mastodontica cruiser bicilindrica da 1700 cc, la VN prosegue una dinastia di custom di successo "made in japan".
Tra le naked due opposti: la classicissima W800, bicilindrica retrò che mira a spodestare la Triumph Bonneville, e la sportivissima Z750R.
Infine, la mastodontica cruiser bicilindrica da 1700 cc, la VN prosegue una dinastia di custom di successo "made in japan".
Nell'intenzione di Kawasaki la Ninja ZX-10R nasce per vincere in Superbike. Obiettivo ambizioso e prestigioso, che necessità però di un DNA fortemente racing, estremo ed esagerato sotto ogni aspetto
costruttivo. Ed è proprio questa la filosofia con cui i tecnici di Akashi hanno riprogettato la loro 1000cc.
A partire dal motore al telaio che, per la prima volta dalla nascita del modello, hanno subito interventi profondi e radicali sulle caratteristiche costruttive. In termini pratici significa nuove componenti che garantiscono prestazioni nettamente più elevate. Ovvero dare la possibilità al pilota di raggiungere più velocemente il limite della guida sportiva.
Grazie anche ai nuovi sistemi per il controllo di trazione (S-KTRC) e all'introduzione dell'ABS (KIBS) di tipo supersport. Un connubio tra elettronica e meccanica, fondamentale per tenere a bada gli oltre 200 cavalli sprigionati a 13.000 giri/min con una coppia massima di 114,3 Nm a 11.500 giri/min.
Merito anche del grande airbox capace di 9 litri di volume, aumentato del 48% sotto il profilo dell'efficenza del flusso d'aria. E il cui ingresso è parte integrante del nuovo telaio a doppia trave di alluminio, ridisegnato per favorire la maneggevolezza e la diminuzione dei pesi. Una struttura che lavora in sintonia con il forcellone, fuso in tre parti.
E' in perfetto stile racing anche il cambio estraibile che facilità la modifica dei rapporti di trasmissione in funzione delle caratteristiche dei tracciati.
Infine sotto il profilo dello stile e del design, la Kawasaki punta tutto su linee taglienti e affilate. Aerodinamiche per efficacia, con ampie prese d'aria per la dispersione del calore, ma anche per esigenze d'immagine. Quasi si volesse spaventare la concorrenza con un look spigoloso, adeguato ad un'ergonomia compatta, con un anteriore molto aggressivo.
La ZX-10R SBK
Il video ZX-10R
La Gallery Kawasaki di Colonia
La ZX-10R SBK
Il video ZX-10R
La Gallery Kawasaki di Colonia
Nata nuda, ora la Z1000 si veste "da viaggio" per la gioia di chi ama macinare chilometri. Così la muscolosa maxi-naked di Kawasaki diventa SX: grazie al generoso cupolino, con tanto di vetro elettrico regolabile, oltre alla semi-carena anteriore che favorisce l'aerodinamica e riduce la mole d'aria percepita fontalmente dal pilota. Che tradotto significa viaggiare più comodi, senza dover per forza rinunciare ad una guida un po' guascona e divertente, tipica di questo modello. Inoltre via libera a maniglie per il passeggero, borse laterali e ABS, per non farsi mancare proprio nulla.
Z1000SX in anteprima
Video: Z1000SX
Z1000SX in anteprima
Video: Z1000SX
E' una delle naked più amate dal grande pubblico, nonché un vero successo di vendite. Un leadership importante, ma non semplice da mantenere. Se non rifacendosi il trucco, soprattutto a livello di componentistica. Ecco quindi che la Z750 diventa R, che significa più grinta e un aggiornamento generale su tutti i comparti tecnici. Quindi niente rivoluzioni: giusto una rinfrescata al cupolino, che ora si fregia di un design più spigoloso per assomigliare alle sorelle sportive del listino Kawasaki.
Cambia invece la sostanza. A partire dalla nuova forcella maggiorata e interamente regolabile, che sposa un sempre più massiccio impianto frenante, con dischi a margerita e nuove pinze radiali Nissin. Arriva anche un inedito forcellone in alluminio, più stiloso nelle linee e funzionale nel link del mono posteriore. Il motore invece rimane invariato, mentre arriva una pioggia di accessori dal racing al fashion, come la sella scamosciata e lo scarico Akrapovic.
Z750R vista da vicino
Z750R vista da vicino
La W650 del passato non aveva insidiato più di tanto la concorrenza. Per questo Kawasaki torna a battere la strada delle classiche stradali, proponendo la sua naked retrò in nuova cilindrata maggiorata, che ora passa a 800cc. Guarda a caso come la più diretta avversaria sul mercato, la Triumph Bonneville, segno che anche i giapponesi sono sensibili al fascino della vecchia scuola delle due ruote all'inglese. Un tipo di motociclismo che resta affezionato a cose tipo la sella lunga e morbida, alle sospensioni a molla e i cerchi a raggi. Senza dimenticare le parti cromatiche e i serbatoi tondi ed eleganti, da lucidare con orgoglio e da sfoggiare in strada sempre a testa alta. Ad impreziosire il tutto arriva ovviamente un aggiornamento meccanico di primo livello, con il bicilindrico parallelo raffreddato ad aria e gli immancabili scarichi a bottiglia con camere sottili che si rifanno a un look di altri tempi.
La W800 a Colonia
La W800 a Colonia
La VN1700 è l'interpretazione del motto "born to be wild", alla giapponese. Visto che ormai, dopo innumerevoli tentativi più o meno riusciti, anche le voyager prodotte ad Akashi vantano stile e caratteristiche non molto lontane dal made in America a cui si rifanno. Senza però trascurare quel guizzo tecnologico in più, come testimonia il display LCD incastrato nella più classica strumentazione di bordo. Inoltre il feedback custom è garantito dall'azzeccato design che gioca sulle finiture di tutta la moto. Come l'ampio cupolone anteriore, grande come il cuore twin da 1700cc, cromato quanto basta, ma soprattutto ruggente già dai bassi regimi. Forte di 54 kW a 5000 giri e di una coppia di 136 Nm a 2750 giri! Una bella spinta, capace di spostare agilmente i 382 kg della Classic Tourer, ben frenata grazie al doppio disco anteriore con sistema K-ACT ABS.
La VN 1700 vista a Colonia
La VN 1700 vista a Colonia
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