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Aprilia: lo stand

il 02/11/2010 in Moto & Scooter

La Casa di Noale si presenta al salone di Milano con tre importanti novità stradali dal forte richiamo sportivo: le rinnovate RS 50, RS4 125 e l'attesissima maxi naked Tuono V4 R.

Aprilia: lo stand
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All'Aprilia va riconosciuto il merito di aver iniziato al motociclismo intere generazioni di centauri, grazie alla capacità di mettere in strada prodotti strettamente legati al mondo delle competizioni. Moto di piccola o grande cilindrata, ma con prestazioni sempre al top della categoria.
Al salone di Milano la Casa di Noale ha presentato la nuova maxi naked Tuono V4 e le piccole sportive 125 e 50 della serie RS.
Aprilia: lo stand
Di fatto la naked di Noale è la versione scarenata della celebratissima Superbike RSV4, dominatrice assoluta nel mondiale SBK 2010. Forte del motore V4 da 162 CV, gestito dall'evoluta elettronica APRC, e di una ciclistica raffinata più votata alla versatilità stradale.
La Tuono V4R eredita anche il Ride By Wire di ultima generazione e lo scarico con valvola parzializzatrice della RSV4 R, ora più leggero di 2 kg. Mentre il cambio è stato rivisto nei primi 3 rapporti, che ora sono più corti per dare maggiore evidenza ai 110 Nm di coppia massima, espressa con 1000 giri/min di anticipo per aumentare la spinta ai bassi regimi.
Con tali potenze in gioco, l'elettronica ha quindi un ruolo fondamentale nella guida della Tuono V4 R. Per questo arriva in dotazione il pacchetto completo APRC, gestibile attraverso il joystick sul manubrio. Tra le sue funzioni troviamo l'immancabile controllo di trazione ATC regolabile in ben 8 livelli, per gestire al meglio le fasi di accelerazione, percorrenza e uscita di curva. Un lavoro sulla curva di potenza che agisce in perfetta sinergia con i sistemi AWC, l'anti-wheeling, che tiene sempre l'anteriore incollato a terra, l'AQS per cambiare senza chiudere il gas e usare la frizione, e infine l'ALC, ovvero il Launch Control che gestisce efficacemente la cavalleria in partenza.
Per quanto riguarda l'impianto frenante si conferma il kit Brembo con pinze radiali e dischi flottanti da 320mm (220 mm al posteriore). Mentre le ruote sono in alluminio e alleggerite di 2kg rispetto a quelle in dotazione sulla RSV4R. La forcella è una Sachs upside down con steli da 43 mm, trattati al nitruro di titanio per incrementarne la scorrevolezza. Sachs che firma anche il mono con serbatoio d'azoto "Piggy Back". Tutto regolabile nel precarico molla, in compressione, estensione e interasse, per consentire la variazione d'assetto nei differenti stili di guida e in presenza del passeggero.
Infine Aprilia ha studiato il nuovo cupolino cercando di interpretare al meglio l'animo agguerrito di questa Tuono. Uno "sguardo" affilatissimo potenziato dai due fari polielissoidali che mantengono il concetto di derivazione racing. Come sottolineano anche il muscoloso V4 a 65° e il telaio a doppia trave in alluminio spazzolato, che "stacca" sul nero opaco della carenatura minimale.
Aprilia: lo stand
Così a colpo d'occhio non si può non notare la somiglianza tra la RS4 125 e la sorella più grande RSV4 Factory, che ha trionfato nel mondiale Superbike 2010. Quindi identico frontale, con triplo faro anteriore e grandi prese d'aria, nonché un codino minimal e affilatissimo. Il tutto approvato in galleria del vento, per trovare il giusto mix tra protezione ed efficienza aerodinamica.
Quindi un'innovazione tecnologica notevole per la ottavo di litro, che ora monta un avanzato motore da 125cc, monocilindrico 4T a iniezione elettronica e distribuzione a 4 valvole bialbero (DOHC). Un propulsore compatto e dal peso ridotto, che utilizza un sistema di lubrificazione a carter umido.
Sulla RS 50 ritroviamo invece il monocilindrico da 50cc a 2T.
Entrambi i motori sono ovviamente raffreddati a liquido e dotati del cambio a sei marce per poter sfruttare al meglio le potenze in gioco. Con un'attenzione particolare all'erogazione, che ora è più fluida e lineare, ma perfettamente compatibile con le norme ecologiche anti-emissione.
La RS 50 e la RS4 125 si distinguono anche per la ciclistica: con telaio in travi pressofuse in lega d'alluminio con nervature incrociate di rinforzo, al top in fatto di leggerezza e rigidità torsionale. Ma è soprattutto la sospensione anteriore, con forcella rovesciata da 41 mm e porta steli anodizzati in rosso, a dare un ulteriore tocco veramente racing a tutta la moto. Impreziosita dal mono posteriore agganciato direttamente al forcellone asimmetrico.
Uguale su entrambi i modelli, l'impianto frenante sfoggia un disco da 300 mm e una pinza radiale a quattro pistoncini sull'anteriore, e disco da 220 mm con pinza a singolo pistone al posteriore. Mentre i cerchi sono a sei razze sdoppiate sono da 17" con gomme da 100/80 e 130/70.
Il cruscotto è analogico/digitale multifunzione, con display LCD che si ispira all'esperienza Aprilia nell'elettronica della Superbike. Mentre diventa un gioco da ragazzi la trasformazione da biposto a monoposto: niente viti da smontare ma un bottone per lo sgancio/aggancio rapido, che permette di sostituire il sellino passeggero con la cover del codino.

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