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Ducati Hypermotard 1100 EVO/EVO SP

di Riccardo Capacchione il 23/11/2009 in Moto & Scooter

Telaio alleggerito, motore più potente, e una nuova versione pronto-pista: la famiglia Hyper si evolve e si allarga. In arrivo a fine anno la 1100 EVO a 11.700 euro c.i.m., nei primi mesi del 2010 la SP (13.990 euro)

Ducati Hypermotard 1100 EVO/EVO SP
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Chi l'avrebbe detto che il prototipo della Hypermotard, presentato al Salone di Milano nel 2005 si sarebbe in pochi anni declinato in un'intera famiglia? La 796 è dedicata a chi vuole scoprire il mondo Ducati, la 1100 EVO a piloti esperti, mentre la 1100 EVO SP è pensata come moto track-ready, o pronto-pista, se non amate l'inglese. Si tratta di moto ideali per divertirsi tra le curve o tra i cordoli, che lasciano poco spazio ai compromessi e proprio per questo affascinano fin dal primo sguardo. Le maxi motardone sono più leggere, 7 i kg eliminati rispetto alla vecchia versione, e più potenti di 5 CV, con una curva di coppia più piatta e che si mantiene in prossimità del valore massimo per un range di giri più ampio.
Alleggerire una moto di per sé poco pesante e potenziare un propulsore che si trova già al top tra i bicilindrici ad aria ha richiesto interventi importanti.
Il telaio è stato modificato sostituendo le parti forgiate della zona di attacco del monoammortizzatore con degli stampati che, a detta dei tecnici bolognesi, garantiscono la medesima rigidità con un minor peso. Nel traliccio è ospitato il twin ad aria, dotato di un carter motore realizzato con la tecnologia Vacural, ovvero una pressofusione sottovuoto che consente di ottenere forme complicate e molto precise, permettendo così la riduzione degli spessori in tuta sicurezza. La parte posteriore del motore è stata ridisegnata, rendendola molto più "attillata" ai componenti interni. Questi interventi, assieme al generatore e al volano più leggeri, hanno ridotto il peso del propulsore di 5,2 kg che sommati al kilo e 800 grammi in meno del telaio fanno un risparmio di peso di 7 kg giusti giusti.
I 5 CV in più sono il risultato della riprogettazione dei condotti di alimentazione e delle camere di combustione, private della seconda candela in virtù del miglior rendimento fluido-termodinamico ottenuto, oltre che dell'adozione di nuovi pistoni ad alta compressione che portano il rapporto a 11,3:1 (era di 10,7:1 sulla vecchia Hyper 1100). Per compensare l'aumento di calore prodotto dal motore e migliorare la resa a bassa velocità, è stato adottato un radiatore dell'olio con superficie radiante quasi doppia (aumentata esattamente dell'85 %).

Più leggera, più potente e che sound con lo scarico libero!

Se l'Hypermotard 1100 EVO promette migliori prestazioni su strada, la EVO SP si propone come pronto-pista: la luce a terra è stata incrementata di 30 mm grazia anche alla forcella più lunga (ma con steli sempre da 50 mm con rivestimento Diamond Like Carbon, DLC) e alla corsa della sospensione posteriore aumentata di 15 mm. Il manubrio della SP è inoltre più alto di 20 mm (pressoché perfetta la posizione in sella). La frenata all'anteriore è garantita da monumentali pinze monoblocco, mentre i pneumatici Pirelli Diablo Supercorsa SP, montati su cerchi in alluminio forgiato, prendono il posto dei Pirelli Diablo Rosso della EVIO, alloggiati invece su cerchi fusi in alluminio.

L'impennata lunga e gustosa ci accompagna fino alla prima curva del circuito di Mores, in Sardegna. La Hypermotard 1100 EVO somiglia molto alla progenitrice mentre procediamo ad andatura "d'assaggio", scaldano i Diablo Rosso di primo equipaggiamento. Bastano pochi giri per fare conoscenza col nuovo twin, che si distingue dall'unità a "doppia candela" montata sulla prima Hypermotard soprattutto per l'ampliamento del regime di utilizzo. Basta superare i 3000 giri e la spinta diventa poderosa, così come il muggito dello scarico di serie. Inutile tirare le marce, la Ducati "fa strada" e così ci si ritrova ad inserire rapidamente il rapporto superiore, contando sul tiro poderoso di questo grosso Desmo. Le geometrie del telaio, ci assicurano dalla Ducati, non sono cambiate, sarà la differente distribuzione del peso o una taratura delle sospensioni particolarmente azzeccata, ma la nuova motardona ci rassicura negli ingressi di curva grazie ad un avantreno più solido del precedente che consente di percorrere la prima parte delle svolte secche della pista di Mores con i freni ancora "in mano". Le Pirelli, si sa, ci mettono poco ad entrare in temperatura e così ci ritroviamo in breve a toccare l'asfalto con le pedane, ma ad un angolo di piega più ampio rispetto a quel che accadeva guidando la vecchia Hyper. Il pilota non si annoia certo in sella a questa Ducati: in ingresso è bene caricare la ruota anteriore spostando il busto in avanti, mentre in percorrenza è di rigore sporgersi dalla sagoma della moto se si cerca la massima velocità a centro curva. Davvero gustosa la performance del propulsore rinnovato che alla coppia generosa ai medi abbina un ottimo controllo del pick-up del gas, ovvero di quel momento cruciale, quando si "punta" l'acceleratore, dove spesso si manifestano delle irregolarità di funzionamento - il famoso effetto on-off -, qui totalmente assente. L'allungo è buono, non si avvertono bruschi cali di potenza prima dell'intervento del limitatore, il che consente di "limitare" quando in pista non è conveniente cambiare marcia tra una curva e l'altra. Migliorabili gli innesti del cambio, soprattutto conoscendo la perfezione raggiunta da quello montato sulle sorelle superspotive di casa.

Passando dalla Hypermotard 1100 EVO alla EVO SP apprezziamo la superiore funzionalità delle sospensioni dalla corsa allungata, e soprattutto della forcella, la cui scorrevolezza è da applausi, in particolar modo considerando il diametro mostruoso degli steli, ben 50 mm. Il propulsore è lo stesso della EVO, ma la ciclistica più raffinata consente di sfruttare ancora meglio le sue potenzialità: probabilmente grazie alla diversa posizione del baricentro, alla differente distribuzione delle masse e ai cerchi più leggeri, la SP consente di dare gas appena prima del centro-curva: la moto esce dalle svolte come una pallottola, e la sensazione che si prova in sella è inebriante. Le prestazioni della ciclistica vengono ben supportate dai Pirelli Supercorsa SP che offrono buon grip e precisione nella discesa in piega. I progettisti e i collaudatori che tanto hanno lavorato all'affinamento di questa moto, centrando tutti gli obiettivi, diranno che siamo i soliti… tamarri, ma quello che più ci è piaciuto, ciò che massimamente ci ha fatto godere, la cosa che ci ha provocato un'estesa pelle d'oca è stato… lo scarico libero! Ragazzi, il suono del "cannone" Termignoni che spara gas e rumore verso il cielo è goduria pura per le nostre orecchie!
Ducati Hypermotard 1100 EVO/EVO SP
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