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Moto & Scooter
Parigi: novità KTM Duke 690
di Riccardo Capacchione
il 28/09/2007 in Moto & Scooter
Leggera, dall'estetica accattivante e soprattutto divertente: la KTM Duke è nata 13 anni fa con queste prerogative che l'ultima versione 690 promette di esaltare al massimo.

Il nuovo motore LC4, come promesso al suo esordio, sta muovendo un'intera generazione di nuove "Kappa". Uno dei modelli più interessanti che sfruttano il monocilindrico 4 valvole a iniezione da 654 cc reali, è la Duke, la fun-bike austriaca per eccellenza. Nel corso del tempo questo modello è stato aggiornato, ma per il 2008 si parla di una moto completamente nuova. Il telaio in tubi di acciaio a sezione differenziata segue lo schema che alcuni definiscono a diamante o space-frame, per dirla all'inglese ma che, in soldoni, significa gran divertimento in sella, come promesso dai tecnici KTM.
Il peso si annuncia contenuto in 148 kg a secco il che, unitamente alle ottime doti del motore che abbiamo già avuto modo di provare sulla Supermoto 690, è garanzia di prestazioni esaltanti. Le dotazioni sono di prim'ordine, come la forcella rovesciata WP (fornitore consociato alla KTM) da 48 mm che lavora assieme a un monoammortizzatore della stessa marca. La corsa delle sospensioni è di 140 mm, ideale per l'uso su strade dal fondo non perfetto. Completano il quadro l'impianto frenante Brembo e quello di scarico posto sotto al motore.
Una volta c’era la Yamaha XT, era l’enduro che tutti usavano in tutte le occasioni, dal tragitto fino a scuola alle escursioni nei boschi fino, con un po’ di modifiche, alle gare. Il ruolo ricoperto da quel modello di così grande successo non è mai stato ereditato da nessun’altra moto, nemmeno dalle discendenti della stessa Casa. La KTM 690 Enduro vuole andare a riempire proprio quella nicchia lasciata libera dai tasselli della XT, e si propone con una dotazione di tutto rispetto. Telaio in acciaio a traliccio, sospensioni WP con forcella da 48 mm e mono con sistema Pro-Lever, per finire con il motore LC4 da 654 cc, dalle ottime caratteristiche di potenza e coppia. Il tutto è condito da delle sovrastrutture che se richiamano l’estetica delle moto da gara, è però più ammorbidito e “urbano”.
Ma accanto ai nuovi modelli nella famiglia delle monocilindriche, compare anche la versione “R” della 690 Supermoto. La 690 SMR avrà pinze freno Brembo Radiali a quattro pastiglie singole e tubi in treccia metallica, ma anche sospensioni ultraregolabili e pneumatici Dunlop Sportmax GPR di primo equipaggiamento.
Erede della 660 Supermoto Competition, che ha affollato i circuiti di Supermotard di tutto il mondo, ecco la 690 Supermoto Competition: ha una posizione di guida più sportiva della 690 Supermoto, ma è più adatta all’uso quotidiano della 450 SMR ed ha la notevole potenza di 62 CV per soli 139 kg di peso. Un valore così contenuto è stato ottenuto anche grazie allo studio del nuovo telaio in acciaio, che ferma l’ago della bilancia a 8 kg, al forcellone in alluminio e alla singolare struttura del parafango posteriore con serbatoio del carburante integrato con tappo del serbatoio alloggiato sotto la sella.
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