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Moto & Scooter
Mission Impossible per Tamburini
il 08/10/2003 in Moto & Scooter
Il Forum esplode: tutti vogliono la moto ideale da 8000 euro disegnata da Tamburini. E anche lui è convinto che si possa fare. Martedì ci dirà come

Possibile che le motociclette siano belle, desiderabili, gustose da guidare, solo se costano da 13.000 € in su e se fanno almeno 250 all'ora? Colpa dei motociclisti o delle industrie?
Un alto dirigente di una industria giapponese, incontrato al Salone del Ciclo e Motociclo, ha fatto questo commento a proposito delle nuove maxisportive da 160 e più cavalli e 300 all'ora: "Sono una razza in via di estinzione".
La stessa affermazione mi è stata ripetuta poche ore dopo da un altro manager di consumata esperienza nel nostro settore, con l'aggiunta: "Se qualcuno ci insegnasse come fare a liberarci del retaggio delle prestazioni assolute, che ha un sacco di controindicazioni in termini di costi industriali, di prezzo al pubblico, di immagine e di rischi legislativi, gli faremmo ponti d'oro, ma è una strada apparentemente obbligata dalla quale non riusciamo, e forse non vogliamo nemmeno uscire".
Una razza in via di estinzione. Questa definizione in realtà non è nuova. Quando arrivarono sul mercato le prime moto da un centinaio di cavalli, ormai venticinque anni fa, la vidi scritta per la prima volta sull'articolo di un mio competente collega tutt'altro che bacchettone. Che cosa è cambiato da allora? Nulla, se non che ormai siamo prossimi ai 200 CV di serie e si ripete la stessa frase.
Ma a parte le moto supersportive, più da pista che da strada, lo stesso dicorso, più centrato sul prezzo che sulle prestazioni, si può fare per gli altri modelli capaci di suscitare il desiderio dei motociclisti: moto da gran turismo, sport touring, street fighter, moto certamente più vendibili e meno impegnative da produrre rispetto alle sportive estreme, ma anche queste praticamente irraggiungibili per costo.
Tutti parlano di nicchie, di fibra di carbonio, di titanio e magnesio, ma noi siamo convinti che la strada da percorrere sia quella indicata da chi ha decretato il successo della Ducati Monster, della Yamaha TDM o della Honda Transalp: moto che soddisfano l'occhio, la tasca e il piacere di guidare sempre e dappertutto.
Da qui la nostra sfida a Massimo Tamburini, il designer autodidatta che tutto il mondo motociclistico ci invidia e che ha firmato le più belle moto apparse negli ultimi dieci anni (ma anche prima, quando era alla Bimota). Tamburini, ad esclusione della Mito 125, ha sfogato il suo grande talento disegnando sempre supersportive di grossa cilindrata. Noi gli chiediamo di fare il percorso inverso rispetto a quello di Ferdinand Porsche, che dopo aver creato quel miracolo di industrial design e di mercato che è stata la Volkswagen Maggiolino si dedicò alle vetture sportivissime che portano il suo nome.
È possibile creare moto non esasperate per prestazioni e prezzo, che possano comunque entusiasmare i motociclisti? Sicuramente è difficile, ma se c'è qualcuno che può farlo, questi è Massimo Tamburini. Gli diamo un tetto di 8.000 € di costo finale al pubblico e per il resto libertà assoluta. Lui ci sta, ma ad una condizione: che ad ispirarlo siate voi che leggete questo articolo e che andate in moto.
IL FORUM |
Avete delle idee? Andate sul forum di motonline ed esprimetele senza riserve. Tamburini dopo averle valutate dirà la sua. |
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