Attualità
A Milano la moto diventa un caso politico

Fdi promuove una raccolta firme per indire un referendum, con l'obiettivo di rimandare i divieti per le due ruote previsti dal 1 ottobre. Il sindaco Sala: "E' solo esibizionismo"
La moto è di destra, i divieti sono di sinistra. Se fosse ancora vivo Giorgio Gaber, questa dicotomia entrerebbe di diritto in una delle sue canzoni più celebri. Di certo c'è che oggi, sotto la Madonnina, si riaccende lo scontro politico attorno alle due ruote.
A far scoccare la scintilla i divieti (a ben vedere già previsti da tempo dal cronoprogramma del Comune di Milano) che impediranno, dal 1 ottobre 2025, a una consistente flotta di veicoli con motore 4T di circolare nelle zone del centro. Dell'argomento abbiamo parlato diffusamente qui.
La Lega è contraria ai nuovi divieti di circolazione che scatteranno per le moto più inquinanti a partire da ottobre. Il partito ha presentato un ordine del giorno in Consiglio comunale per chiederne il rinvio, mentre Fratelli d'Italia punta ad un referendum.
La replica del sindaco Giuseppe Sala non si è fatta attendere: "Possono fare tutti i referendum che vogliono, è tutta teoria. Per ottenere il consenso e incidere deve ottenere il 50% delle adesioni e sono costosissimi. Ogni tanto si evocano e poi non si fanno mai. È solamente esibizionismo di qualcuno. Noi sappiamo cosa fare. Cerchiamo di lavorare con buonsenso e anche su questo tema delle moto siamo attenti alle richieste e adesso ci rifletteremo - ha aggiunto - Penso sempre che sia la richiesta di qualcuno che vuole utilizzare la visibilità mediatica per far sapere che esiste. Ma detto ciò, porremo grande attenzione anche ai diritti dei motociclisti".
"Nonostante il fallimento delle politiche milanesi sulla mobilità, la sinistra non intende invertire la rotta ed è ormai imminente il blocco dei motocicli che causerà maggiore traffico e inquinamento - spiegano in una nota Samuele Piscina, segretario della Lega e consigliere comunale a Milano, e Silvia Sardone, eurodeputata e consigliera comunale -. La Lega, che è stata la prima a stanare la giunta su questa follia, ancora una volta è al fianco dei motociclisti".
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