Attualità
Piaggio dice addio allo Zip
Lo scooter-icona degli Anni 90 non sarà più aggiornato alle nuove normative: dopo Scarabeo e Typhoon, viene scritta la parola fine su un altro capitolo della storia dei cinquantini
Con ogni passaggio omologativo, un ramo secco viene tagliato. Accadde col passaggio dall'Euro4 all'Euro5, quando vennero messi fuori produzione Aprilia Scarabeo e Piaggio Typhoon. Adesso, con l'entrata in vigore definitiva dell'Euro5+, Piaggio dice addio allo Zip, le cui vendite a onor del vero languivano da tempo.
Il glorioso cinquantino, nato nel 1992 e diventato un'icona per tutti i 14 enni degli Anni 90, non ha resistito alla prova del tempo. E paga dazio alla crisi del comparto dei ciclomotori, dove a questo punto Piaggio resta presente col solo Liberty 50 (il quale comunque rappresenta uno dei più venduti del segmento).
PIAGGIO ZIP: LA STORIA
Lo Zip è stato negli Anni 90 e 2000 uno dei best seller di Piaggio, in uno dei momenti di maggiore vitalità del mondo scooter. E ormai era l’ultimo sopravvissuto di una generazione di scooter iconici come Amico, Typhoon e F12. Al debutto nel 1992, lo Zip conquistò i quattordicenni con dimensioni compatte, design accattivante e possibilità di elaborazione, diventando un mezzo cittadino pratico ma anche sportivo. Equipaggiato con motore 50 cc 2T, 4,5 CV, pesava solo 80 kg e aveva doppi freni a tamburo.
Negli anni si è evoluto: freno a disco (1993), versioni SP (1996), marmitta catalitica (1999), motore 4T (2000) e omologazioni Euro. Fu anche protagonista di competizioni e innovazioni, come lo Zip&Zip (1994-97), primo scooter bimodale con motore termico ed elettrico.
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